Autore Topic: Laziomania: l'ultima di Inzaghi a casa sua?  (Letto 325 volte)

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Laziomania: l'ultima di Inzaghi a casa sua?
« : Martedì 21 Maggio 2019, 10:03:33 »
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Tutti con lo sguardo attento. Doveva essere una festa, sotto la pioggia invernale di questo maggio tutti sono tesi verso qualcos'altro. Tutti con lo sguardo attento. I tifosi della Lazio scrutano i volti di Inzaghi e Mihajlovic: il primo è accostato alla Juventus, il secondo fa l'impresa, si batte sul cuore quando la Curva Nord chiama il suo nome, ed è uno dei possibili sostituti dell'ex compagno scudettato. 



Sugli spalti lo striscione è evidente, sventola alto: 'Simone a vita', e il sigillo sulla storia della Lazio c'è già. 3 anni, una lunga storia d'amore precedente alla panchina, i successi della Lazio cragnottiana, Lotito, protagonisti e delusioni: tutto davanti agli occhi di Inzaghi. 



In porta sceglie Guerrieri, terzo portiere giovanissimo, e si emoziona, ma gli si perdona tutto: ha giocato tutta la vita alla Lazio, tutta la trafila giovanile, esordio in A con qualche incertezza (una grossa sul gol), ma a questo ragazzo di cortesia e professionalità esemplare va fatto solo un lungo applauso, in un anno anche duro a livello personale. Nella ripresa fa entrare Armini: è un 2001 che ha tutto per essere un predestinato, carisma, personalità, forza. La Lazio ha un talento, deve stringerlo forte. 



Il suo Milinkovic Savic è stato da poco eletto il miglior centrocampista della Serie A, qualcuno ha storto il naso: sicuramente ha iniziato malissimo, sicuramente poteva fare meglio, ma negli ultimi mesi è stato spesso decisivo. Dal gol contro l'Inter, alla perla porta-Coppa Italia, fino alla punizione alla Mihajlovic di ieri notte, un doveroso tributo al vero artefice di un'impresa. A proposito, la salvezza del Bologna è l'ultima splendida parabola disegnata dal sinistro di Sinisa. Bello il destino che lo fa festeggiare nel suo Olimpico, a casa sua.   Prossimo allenatore della Lazio? I tifosi della Lazio lo scrutano, lo chiamano, lo invocano. Il rapporto è forte, è un legame che emerge dalla storia, inciso nei lineamenti di ferro di un uomo che a pochi sembra voler regalare affetto, ma a questa piazza sì, alla Lazio sempre. 



Inzaghi era alla sua ultima in casa? Nessuno ha visto nei suoi occhi questa certezza: la solita gioia profonda, pacata ma vibrante, ruggente. Questa Lazio probabilmente è a fine ciclo, ha alzato la Coppa Italia, ha regalato grande calcio e un anno pazzesco, quello precedente. 



Ora bisogna rivoluzionare, cambiare tutto per provare il salto. Lotito sembra essersi convinto, Tare e Inzaghi sono legatissimi, sembrano volerlo spingere a investimenti più sostanziosi. Il futuro del mister forse è già scritto, forse sono ore di profonda riflessione. La panchina della Juventus chiama, è libera, è un trono di Spade conteso da tutti. I tifosi aspettano, forse non sanno nemmeno cosa sperare, tra un tributo ad Inzaghi, e qualche critica velenosa. 



Questa è stata anche l'ultima casalinga di una lunga cavalcata raccontata con voi e per voi qui su Calciomercato.com, appuntamento alla prossima stagione. L'ultima casalinga è sempre emozionante, ma nel cuore ho avuto la sensazione forte che il ciclo di una parte di questo gruppo sia finito. E che un'altra parte, gli Acerbi, i Correa, i Leiva, siano destinati a costruire qualcosa di nuovo. Fa paura, come tutte le cose nuove, e come tutto quello che è futuro, la prossima stagione chiama già, nonostante manchino 90 minuti. Chiama già, il calciomercato già sussurra, già pretende, già costringe a riflessioni, volti nuovi, dolorose separazioni, audaci conferme. Come tutte le cose nuove, già intriga, seduce, è già qui. L'ultima di Inzaghi a casa sua? Speriamo per lui. Di no. 



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