Autore Topic: Lazio-Atalanta il 15 maggio Una finalissima mai vista  (Letto 420 volte)

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Lazio-Atalanta il 15 maggio Una finalissima mai vista
« : Venerdì 26 Aprile 2019, 12:01:45 »
www.gazzetta.it



Appuntamento all'Olimpico con l'ultimo atto (inedito) del torneo. L'unico successo dei nerazzurri risale al 1963, i biancocelesti hanno perso le due ultime finali (2015 e 2017) dopo la vittoria nel 2013 contro la Roma. Tutto quello che c'è da sapere sulla sfida




L’Atalanta non vince dal 1963, unico successo della sua lunga storia. La Lazio ha sollevato il sesto e ultimo trofeo nel 2013 e successivamente ha perso due volte contro la Juve (2015 e 2017). Sarà una finalissima di Coppa Italia inedita: mai nerazzurri e biancocelesti si sono affrontati nell’ultimo atto. Si giocherà all’Olimpico mercoledì 15 maggio, orario ancora da decidere, e non sarà in ballo soltanto la coppa ma tanto altro: premi economici, qualificazione alle coppe, purtroppo anche gestione (presumibilmente complessa) dell’ordine pubblico.

LA STORIA  —

 Per l’Atalanta è la quarta finale. Dopo la vittoria nell’edizione 1963 (3-1 al Torino), due sconfitte contro Napoli (1987) e Fiorentina (1996) in edizioni a doppia sfida di andata e ritorno. La Lazio è alla decima finale. Ne ha vinte sei, la prima nel 1958 e l’ultima nel 2013 (derby con la Roma, 1-0), ne ha perse tre, e nelle ultime stagioni ha raggiunto l’epilogo con impressionante regolarità: 2013 (campione), 2015 e 2017 (sconfitta dalla Juve), in pratica ogni due anni. Per Simone Inzaghi è la seconda finale, Gasp è un debuttante.

IL CAMMINO  —

 Non erano le favorite della vigilia ma Atalanta e Lazio sono arrivate meritatamente all’Olimpico. I nerazzurri hanno eliminato il Cagliari negli ottavi (2-0), poi hanno letteralmente distrutto la Juve nei quarti, un 3-0 i cui segnali sono forse stati sottovalutati dai bianconeri, quindi la Fiorentina eliminata con un 3-3 al Franchi e il 2-1 di Bergamo. La Lazio ha superato il Novara (4-1) negli ottavi, poi l’Inter in un quarto davvero drammatico, risolto ai rigori dopo che i supplementari si erano chiusi al 122’ con il gol di Icardi che dal dischetto aveva sigillato l’1-1. Quindi un piccolo Milan in semifinale.

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LA SFIDA  —

Da un lato il calcio aggressivo, offensivo, spesso con sistema “puro” di Gasperini, illuminato da un Ilicic negli ultimi tempi versione top player e dalle giocate tecniche e fisiche di Zapata in attacco. Dall’altro, la difesa a tre di Simone Inzaghi, declinata però in un 3-5-2 meno verticale di quello atalantino, molto tecnico a centrocampo e con la mossa Correa accanto a Immobile che s’è rivelata decisiva contro il Milan, chissà se riproponibile in finale. Mancano tre settimane e, tra condizione fisica, calendario e classifica (in prospettiva coppa), è difficile immaginare oggi lo scenario della sfida dell’Olimpico: certo l’Atalanta degli ultimi tempi mette paura, ma la Lazio giocherà comunque in casa.

IL PUBBLICO   —

 In casa ma con uno stadio che dovrebbe accogliere 25mila tifosi dell’Atalanta. Si prevede un esodo impressionante da Bergamo, con relativi problemi di ordine pubblico. Le due tifoserie, per usare un eufemismo, non sono gemellate e non si può sottovalutare il rischio di episodi violenti nei pressi dello stadio. Alla finale dovrebbe assistere anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

LE PROSPETTIVE   —

 Ne parliamo più approfonditamente in un altro articolo, ma è inevitabile sottolineare come Lazio-Atalanta sia un implicito playoff per le coppe europee. Se la classifica fosse quella di oggi, la Lazio, ottava, avrebbe soltanto una possibilità di qualificarsi per l’Europa League: vincere la Coppa. L’Atalanta oggi è in piena corsa per la Champions, a pari punti al quarto posto con il Milan. In ogni caso entrare in EL dalla Coppa Italia evita due turni preliminari estivi – le cui conseguenze si ripercuotono sul campionato – e fa partire a settembre dai gruppi. Altra vita.

I PREMI   —

 Chi vince la Coppa Italia incassa 5,2 milioni, alla finalista sconfitta ne vanno 3,4. Inoltre i campioni sfideranno la Juve nella Supercoppa Italia in programma in Arabia Saudita (con 3,5 milioni di premio partecipazione). C’è abbastanza per immaginarsi una finale spettacolare.

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