Autore Topic: Lazio - Inter: Ranieri attacca, ma i fatti dicono l’esatto opposto. E con Kolarov…  (Letto 449 volte)

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                           Nove anni e un giorno evidentemente non sono bastati per dimenticare Lazio - Inter. O forse in realtà non è quella la partita che Claudio Ranieri non riesce ancora a digerire, bensì Roma - Sampdoria della settimana precedente (25 aprile 2010), quando la doppietta di Pazzini rappresentò per la sua squadra l'addio allo Scudetto. Nella vita l’autocritica non appartiene a tutti, più facile attaccare gli altri insinuando qualcosa di mai esistito. Ma quando si accusa qualcuno c’è bisogno delle prove, tanto più se in ballo si tirano valori come l’etica e la lealtà sportiva.



LAZIO - INTER DEL 2010 - Di quella partita si è scritto tantissimo, sia prima che dopo. Davanti c’erano la Lazio peggiore degli ultimi 14 anni e l’Inter migliore della storia, quella che dopo pochi giorni vinse in successione Coppa Italia, Scudetto e Champions League. La quasi totalità dei tifosi biancocelesti tifò per la squadra di Mourinho per non favorire la corsa degli eterni rivali, reagendo in modo ironico soprattutto al primo gol di Samuel. Vai a vedere che è proprio quello striscione, è l'‘Oh nooo’ che è rimasto indigesto a Ranieri.



LAZIO - INTER DEL 2002 - Qualche anno prima la Lazio si trovò sempre sulla strada Scudetto dell’Inter, con un finale diverso. Il 5 maggio 2002 l’atmosfera all’Olimpico era simile a quella del 2010, il risultato invece non premiò i nerazzurri, smentendo così con i fatti i pensieri maliziosi di Ranieri. Anche in quel caso a lottare per il titolo c’era la Roma, che venne sopravanzata di un punto dalla Juventus. La vittoria della Lazio però permise ai giallorossi di superare l’Inter ed evitare i preliminari di Champions League. Forse Ranieri in quella stagione era talmente impegnato al Chelsea da non poter seguire l’ultima giornata della Serie A.



LAZIO - JUVENTUS DEL 2001 - “Una fetta dello Scudetto della Lazio è anche nostra” disse il presidente della Roma Anzalone nel 1974, per aver battuto al ritorno (dopo la sconfitta dell’andata) la Juventus, concorrente della squadra di Maestrelli. Secondo questo modo di pensare allora più di una fetta del tricolore giallorosso del 2001 appartiene alla Lazio. La Juventus, antagonista di Totti e compagni, chiuse la stagione a 2 punti dalla vetta, avendo raccolto un solo punto in due partite contro i biancocelesti. Soprattutto la gara dell’Olimpico del 18 marzo 2001 finita 4-1 per gli uomini di Zoff (prima del fischio d’inizio a -11 dai rivali cittadini) fu una brusca frenata per i bianconeri: da un potenziale -4 si ritrovarono a -7. Considerando la memoria di ferro a distanza di anni, anche in questo caso Ranieri sarà stato distratto da altro.



ROMA - JUVENTUS DEL 1973 - A un tempo dalla fine del campionato 1972-73 Lazio e Milan erano in testa alla classifica, un punto sopra alla Juventus. La Lazio poi perse a Napoli, il Milan a Verona (la fatal Verona), mentre la Juventus, precedentemente in svantaggio in casa della Roma, ribaltò il risultato. Il modo in cui arrivò la vittoria bianconera all’Olimpico fece molto discutere: le due tifoserie a fine partita esultarono insieme in mezzo al campo, mentre si vociferò di un intervallo quantomeno strano. Sarà anni dopo il capitano giallorosso Ciccio Cordova (non in campo quel giorno) a rivelare il discorso del presidente Anzalone tra il primo e il secondo tempo: “Avete dimostrato di saper tener testa anche alla prima in classifica, però a noi non cambia nulla, la Juventus può esserci utile ai fini del mercato. Fate voi”. Indovinate chi faceva parte della rosa della Roma, seppur giovanissimo e mai impiegato? Claudio Ranieri.



ROMA - GENOA DEL 2017 - L’ultima puntata è poco lontana, di due anni fa. Giornata conclusiva del campionato 2016-17, la Roma conquistò nel recupero la vittoria contro il Genoa e la qualificazione diretta alla Champions League, nel giorno dell’addio al calcio di Totti. In un’intervista il presidente rossoblù Preziosi ha recentemente confessato: “Non volevamo rovinare la festa di Totti, avevamo anche messo il sedicenne Pellegri tra i titolari. Poi è successo che quello ha fatto gol dopo due minuti e Juric aveva motivato molto la squadra. Voleva fare bella figura”. Forse uno come Ranieri, libero perché licenziato dal Leicester, già prima delle parole di Preziosi dalla tv aveva intuito un qualcosa di strano.



CON KOLAROV… - Ranieri nel puntare il dito contro la Lazio evidentemente non ha considerato che uno di quelli che secondo lui allora si ‘scansarono’, oggi gioca nella sua squadra. Kolarov scese in campo contro l’Inter, e riguardando le immagini della partita fu uno dei principali artefici dei gol nerazzurri. Samuel e Motta infatti colpirono di testa sotto gli occhi, secondo Ranieri compiacenti, del serbo. Evidentemente con Kolarov il tecnico ha abbandonato i panni del malizioso accusatore per vestire quelli del convinto garantista. La coerenza…

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