www.sslazio.itSergio Petrelli, ex calciatore biancoceleste, è intervenuto quest'oggi ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM:"La Lazio ha ritrovato lo spirito di qualche tempo fa, vincere a Cagliari non era facile, hanno ripreso il passo, tutti sembrano siano tornati nella condizione ottimale. Hanno acquisito fiducia e se la giocheranno fino alla fine in ogni gara. Con l’Atalanta sarà una partita vera, i bergamaschi li vedo in flessione rispetto a prima, sono un po’ di partite che non sembrano essere sui loro livelli. Contro di noi, all’Olimpico, hanno pesato molto gli errori individuali.
La Lazio si è ricompattata bene, la difesa è molto solida, non c’è una favorita per mercoledì, giocare in casa poi è un fattore da non sottovalutare. Parolo è tornato il calciatore fondamentale di qualche mese fa, Acerbi è un vero leader difensivo e Correa è tornato a segnare. Caicedo anche è in ottima forma, Immobile ha passato il momento brutto in una nuova veste di assist-man. Fosse per me li farei giocare tutti in attacco, Milinkovic non lo rischierei dati i problemi fisici, contando anche che Parolo è in grandissima condizione. Ora bisogna remare tutti nella stessa direzione compiendo l’ultimo sforzo per la conquista di un prestigioso trofeo. Le due compagini hanno ognuna il 50% di possibilità di conquistare la Coppa Italia. Non si potrà assolutamente pensare di rinunciare a Immobile in finale, è impensabile.
L’attaccante partenopeo come già si è dimostrato può convivere benissimo con Caicedo o con Correa, mettere fuori qualcuno sarebbe un vero peccato. In questo momento il centrocampo della Lazio non può fare a meno di Parolo. Durante le partitelle in allenamento si giocava fino a che Chinaglia non vinceva, la partita durava anche per un’ora e mezza. Quelli erano veri allenamenti, sono cose che a mio parere mancano adesso, si deve sempre dare il 100% anche durante la settimana. Lazio-Foggia del 1974 è stata decisa da Chinaglia, penso non potesse andare diversamente, il rigore trasformato da lui è stata una rete segnata da tutta la squadra a livello mentale diciamo, eravamo sicuri che la palla andasse in rete".
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