Autore Topic: Laziomania: Tare al Milan? 120 milioni pe' gamba! (E Inzaghi rinnova)  (Letto 405 volte)

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Tare al Milan è il nuovo Milinkovic Savic. Viene da chiedersi se, in casa Milan, siano ossessionati dalle vicende biancocelesti. Deve esserci un sottile fil rouge tra le due dirigenze, una consonanza di amorosi sensi che le porta a pensarsi a vicenda, a sfiorarsi. Questione di feeling, avrebbe cantato qualcuno, quindi di contro mi viene da dire: la Lazio non può fare a meno di Igli Tare. 



MILINKOVIC OUT - Piuttosto che rivedere i primi mesi di Milinkovic della scorsa stagione, sono disposto a cederlo e a cedere pure una mano, un occhio, e tutto il cucuzzaro. Quella strascicata apatia fuori forma no: il Milinkovic di fine stagione, decisivo, superbo, incisivo, è un Milinkovic vivo. Senza ambizioni e motivazioni, meglio cederlo. E ragazzi, non si può sempre dire di no alle offerte vere, perfino lo stomaco ferreo del serbo potrebbe avere ulteriori sobbalzi. Ceduto Milinkovic, poi, sarebbe meglio mettersi una macina al collo se l'idea è quella di non fare un mercato veramente importante. Nota a margine: chi scrive non lo cede volentieri, lo vorrebbe sempre al suo fianco, nei bar e sul comodino. Ma la vita è così, è dolorosa come svegliarsi con la sveglia che non ha suonato.   STAVOLTA TARE - Ma gli insider stavolta hanno un nuovo, altisonante obiettivo: vogliono al Milan pure Igli Tare. Meno male che Lotito il giardiniere, il maggiordomo e l'autista non li manda davanti alle telecamere, sennò a Milanello vorrebbero pure quelli. Tare alla Lazio ha anche dei difetti: ha portato giocatori che in maniera frettolosa possiamo tranquillamente definire errori di valutazione, e che i tifosi a Roma con meno diplomazia chiamano in modi fantasiosi, tutti poco generosi. Astri nascenti come Postiga e Saha arrivati in pensione, il gemello poco ferrato col calcio di Kakuta, Bisevac più infortunato che vivo, e potremmo continuare all'infinito. Tutti sbagliano, pure Igli Tare. 



MEDIAZIONE - Ha svolto un ruolo fondamentale nel recentissimo rinnovo di Inzaghi: senza di lui, Inzaghi non avrebbe mai firmato. Le garanzie tecniche sul tavolo le ha messe l'unico che di cose tecniche è profondamente insider, Igli. Il patto d'acciaio con Lotito è stato vergato sulla pietra della sua ars diplomatica. In questa lunga trattativa ha messo una parola buona per il suo sodale Simone, ha intessuto una trama di relazione nuova, proprio lui che passa per schivo, ultra top-secret. Il Tare segreto ha messo a segno un altro colpo, mentre tutti guardavano da un'altra parte (anche al Milan, pure Inzaghi, ossessione vera). 



TARE NON SI TOCCA - Ma Igli Tare, lo sanno a Milanello, e per questo golosamente lo concupiscono, è anche un brillante conoscitore di calcio, uno scopritore di talenti eccezionale, un mediatore, uno che a Formello detta una legge di precisione, disciplina, valori da grande squadra e grande società. Il direttore è uno che di calcio ne sa in abbondanza, di natura umana pure, sa muoversi nell'ombra come pochi. Se dovesse andare al Milan, ci rimarrei male. Può non piacere - e a molti non piace - ma io ne ho sempre apprezzato la sincerità - anche disarmante - e la competenza. Il sodalizio con Lotito, esteso e ramificato, è una specie di parentela stretta, avviluppata. Non credo che il pres abbia alternative in testa in quel ruolo (Mauri un giorno? Chissà). Ma credo che abbia già una delle sue salaci risposte pronte per il buon Scaroni: "Milinkovic 120 milioni? Pè gamba!". E le gambe di Tare so' lunghe. 





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