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Tra chi di derby se ne intende, c'è sicuramente anche Giancarlo Oddi. La Lazio nel DNA e, di conseguenza, la Roma come acerrima nemica sportiva. Nella settimana che precede la stracittadina, l'ex difensore biancoceleste ha confessato di aver fatico molto a uscire di casa ai tempi della sua vita calciatore. “Troppi amici romanisti”, riporta la rassegna stampa di Radiosei. D'altronde il derby è una cosa seria, specialmente in una città come Roma. La sfida che su tutte salta in mente a Oddi è la prima vissuta sul campo: “Nel '72 eravamo appena tornati in Serie A, e viaggiavamo in testa alla classifica insieme a Milan, Napoli e Roma. Vincemmo il derby 1-0 co gol di Nanni. Lì capimmo il nostro valore”. Così come una prova del reale valore della Lazio sarà anche la partita di domenica che, per la prima volta nella sua storia, arriverà già alla seconda giornata di campionato. E se Chinaglia e Frustalupi erano i trascinatori di quel gruppo storico, oggi Oddi rivede in Leiva, Radu e Lulic lo stesso carisma: “Parlano poco, ma si fanno sentire dal gruppo”. E sui pronostici il campione d'Italia '74 non si sbilancia: in fin dei conti, anche la scaramanzia è parte integrante del derby della Capitale.
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