Autore Topic: Laziomania: presa a pallonate la roma  (Letto 320 volte)

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Laziomania: presa a pallonate la roma
« : Lunedì 2 Settembre 2019, 11:00:43 »
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A pallonate. A Roma diremmo così, in maniera un po' generale: la Lazio ha preso la Roma a pallonate. Ha giocato molto meglio, forte di un'identità concreta, forte, superiore. Ha avuto chance su chance, preso 4 o 5 legni, ma non è bastato. E l'amaro in bocca resta: questa Lazio doveva annichilire la Roma anche dal lato del risultato. Doveva dominarla, certo, ma aveva anche tutte le possibilità di regalare all'altra sponda del Tevere due settimane di calvario, complice la sosta. La prima crisi vera di Fonseca. E invece gli ha regalato un attimo di ossigeno, un punto di respiro.

I BIG DEVONO SALIRE IN CATTEDRA - Luis Alberto fa un ottimo secondo tempo, ma i big - aggiungo Milinkovic e Immobile - devono salire in cattedra in queste partite. Zaniolo man of the match - anche se ha giocato una gran partita - magari non sarà proprio un riconoscimento del tutto strameritato - intervento durissimo su Luiz Felipe da rosso diretto, graziato per divina misericordia insensata - ma è sintomatico del fatto che Milinkovic in cattedra del tutto non ci sia salito. Intendiamoci: ha fatto tante cose da Milinkovic. E a tratti mi ha fatto veramente strabuzzare gli occhi - quando controlla il pallone ad altezze siderali di petto fa una cosa di cui è uno dei pochi portatori nel mondo - ma non ha deciso, non si è innalzato di una spanna sopra tutti. Luis Alberto nel secondo tempo pareggia il match e cresce molto, sembra quasi quello di due anni fa. Ma quel quasi fa tutta la differenza nel mondo: sulla trequarti l'impressione che la Lazio sbagli delle scelte, che sia imprecisa, che a volte non sia decisa quanto deve resta. Insieme all'amaro in bocca: anche perché Fonseca - oltre ad aver avuto un derby da macumba dalla sua - qualche scelta l'ha pure azzeccata. 

LE SCELTE DEI MISTER - Inzaghi come sempre non ha cambiato molto: Leiva all'esordio stagionale fa la sua solita partita elevata, ma ha avuto un serio problema di sovraffollamento dalle sue parti. Zaniolo + Kluivert + Under spesso stringevano tutti intorno a lui, e questa mossa di Fonseca ha costretto Inzaghi - già con un cambio in meno, unito al fallo di mano - a mettere dentro un pimpante Parolo - anche per lui un bel legno. Un cambio da discutere: Milinkovic a mezzo servizio impegnava comunque sempre la Roma, ed è il tipo di giocatore da togliere il meno possibile. Se non costretto. Se non spaventato. Fonseca ha costretto Inzaghi ad inseguirlo sul campo dell'aggressività e della stasi, quando il mister biancoceleste aveva in testa altre idee, inizialmente. Invece ha scelto di cambiare per adattarsi. Detto tra i denti, l'allenatore giallorosso sembra preparato e sveglio, e questo aumenta i rimpianti: al ritorno difficilmente la Roma sembrerà così tanto un cantiere aperto. La Lazio ha dalla sua una certezza: è forte, veramente. Forse è davvero un anno zero: il carattere c'è, il gioco pure. L'ultimo giorno di mercato potrebbe regalare qualcosina, ma ne dubito. Il regalo la Lazio deve farselo da sola. Senza contare sulla fortuna, a quanto pare.  

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