Autore Topic: Lazio, ecco il tuo governo: le figure chiave del quarto mandato di Inzaghi  (Letto 272 volte)

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                           Offensivo, concreto e con una voglia matta di sfondare in Europa: il nuovo governo biancoceleste non lascia spazio a interpretazioni o alleanze strane. Il suo leader, Simone Inzaghi, al quarto mandato non vuole più sfuggire ai suoi obiettivi. Certo, non sarà salito al Colle, ma dalle consultazioni di Villa San Sebastiano qualche promessa il presidente Lotito avrà pur strappato. Quella di Inzaghi non è la squadra del cambiamento, ma della continuità. Bada poco all'outfit e alle lauree dei suoi: vuole solo far valere la sua idea politico-calcistica e oggi ha a disposizione le risorse migliori. Il segreto non sta nella mente, ma nei piedi e nelle scelte. Non c'è un programma da far votare su qualche tipo di piattaforma, ma giusto qualche traguardo che si spera finalmente di tagliare. Per raggiungerlo, agganciandoci all'attualità politica, abbiamo creato la nuova squadra di governo.



Simone Inzaghi, Presidente del Consiglio - Il suo non è un Bis, ma un poker vero e proprio. I votanti laziali sperano di andare oltra la legge sugli anni di legislatura (cinque). È un leader, ha numeri in Parlamento e santi in paradiso. Giovane e convincente, non ci ha messo molto per farsi amare. E poi se notate bene una qualche somiglianza con il vero Premier, Giuseppe Conte, ce l'ha. 



Lucas Leiva, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Una vera e proprio colonna, simile a quella che campeggia proprio di fronte Palazzo Chigi. È il sottosegretario di questa Lazio, figura di supporto e di responsabilità del dipartimento del centrocampo. Tra i banchi del governo biancoceleste è una figura chiave.



Manuel Lazzari, Ministro degli Ester(n)i - Ha lasciato Ferrara per avvicinarsi alla Farnesina, il top per le sue ambizioni proprio come il 3-5-2 di Inzaghi per un laterale a tutta fascia come lui. È il rappresentante migliore del gioco sulle corsie, il top in questo Paese (calcistico). Una manna per la Lazio, i suoi cross fanno stropicciare gli occhi ai tifosi biancocelesti, non abituati a un esponente di partito così convincente.



Senad Lulic, Ministro dei Trasporti - Ogni anno lo additano come un Intercity, puntualmente si rivela un freccia rossa. L'infrastruttura mancina è ancora di sua competenza, quella poltrona proprio non la molla. Inzaghi si fida ciecamente. È il capitano, ma di questi tempi meglio non sbandierare certi slogan.



Francesco Acerbi, Ministro della Difesa -  Scontato, ma non abbiamo resistito. Assenteista? Mai. Ha più presenze al Ministero laziale che a casa. È al secondo mandato, spera di fare meglio del primo. Radu e Luiz Felipe completano l'intelligence ai suoi fianchi, è un dicastero di tutto rispetto.



Ciro Immobile, Ministro della Salute - I suoi gol sono il vaccino migliore per i laziali assetati di Champions. Per salvaguardare la sanità di tutti basta poco, nessun decreto particolare, basta segnare. È la "Speranza" di tutti i biancocelesti, nell'anno dell'Europeo e di una Nazionale da riconquistare.



Sergej Milinkovic, Ministro Agli Affari Europei - Internazionale, completo e così maledettamente europeista. Per caratteristiche tecniche e appetibilità, intendiamoci. Il Vecchio Continente osserva le sue doti da ormai tre anni, ma un profilo così è difficile toglierlo alla madrepatria: quella Lazio che lo ha scoperto e presentato al grande pubblico. La stessa che dovrà traghettare verso nuovi orizzonti d'Europa (magari quella dalle grandi orecchie).



Luis Alberto, Ministro dell'Istruzione - È l'università del calcio: raffinato e con quell'area da studente andaluso. Istruisce e indirizza ogni trama di gioco, la formazione di una Lazio perfetta passa anche dai suoi piedi. Sale in cattedra spesso e volentieri, si riconosce tra mille. Quando sta bene sembra il professore di questa squadra.



Tucu Correa, Ministro della Giustizia - Lo scorso anno, quando Inzaghi lo preferiva a partita in corso, era una condanna per tutti. Ora che ha un ruolo da titolare può fare da corte suprema, legiferando sulle sorti di una gara con strappi e giocate funamboliche. Punta e sentenzia, è il deputato chiave di Inzaghi per ogni gara.



         

         

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