www.corrieredellosport.itMedia di sei tiri a partita da dentro l’area è tra i primati dei cinque campionati top ROMA - È una Lazio all'europea, quella che si è vista nelle prime due giornate di campionato. Che sembra quasi voler esibire tutta la sua qualità. Fraseggio nello stretto, scambi ad alta velocità, tiri a ripetizione e occupazione della metà campo avversaria. Una sorta di rivisitazione del "tiki-taka" di Guardiola, associata al gioco in verticale. Ben 35 le conclusioni complessive (escludendo quelle ribattute) registrate in due soli turni di Serie A, 17 delle quali nello specchio.
Questi alcuni dei numeri che certificano la svolta offensiva di Simone
Inzaghi. Che, almeno per il momento, sotto uno di questi aspetti è riuscito a fare esattamente come il
City di
Pep. Sia i Citizens che i biancocelesti, infatti, arrivano alla conclusione da dentro l'area di rigore 6 volte a partita (12 tra Sampdoria e
Roma per la
Lazio, 24 tra
West Ham,
Tottenham,
Bournemouth e
Brighton & Hove Albion per i campioni d'Inghilterra in carica). Una media a cui viaggia anche il
Sassuolo di
De Zerbi (altro allenatore che predica un calcio a trazione anteriore) e che, considerando i 5 maggiori campionati d'Europa, solamente l'Atalanta di Gasperini è stata capace di superare, arrivando a 6,5 grazie ai 13 tentativi entro i 16 metri. Lazio quindi come il Manchester City e meglio del Psg, che dopo quattro partite di Ligue 1 ha messo insieme 23 tiri e ne realizza dunque 5,75 ogni match.
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