Autore Topic: Lazio, contro il Parma una notte di cattivi pensieri  (Letto 967 volte)

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Lazio, contro il Parma una notte di cattivi pensieri
« : Domenica 22 Settembre 2019, 11:01:15 »
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Il cantiere è aperto, il caso va chiuso. Il secondo ko consecutivo, tra campionato e coppa, ha crepato Formello, Inzaghi rigetta il cemento: «Abbiamo perso due partite dove sicuramente dovevamo fare meglio, dove si è vista una buonissima Lazio all’inizio, poi nella ripresa siamo andati peggio. Abbiamo analizzato tutto, appena smettiamo di essere intensi, puntualmente lo paghiamo». Il problema è che questo trend negativo va avanti da troppo tempo. Nel 2019 i biancocelesti hanno disperso addirittura 25 punti nella ripresa fra campionato e coppe. Anche per questo su Inzaghi stanno piovendo adesso tante critiche.

IL TURNOVER
Lotito non gli attribuisce certo tutte le colpe, ma qualcosa non ha funzionato nemmeno nel turnover. Giustamente sottolinea le grandi prove di Parolo e Caicedo a Ferrara, Simone, giura d’aver deciso di far riposare in vista di stasera contro il Parma, Radu, Luis Alberto e Immobile. Solo Jony però ha risposto presente in Romania fra le seconde linee. La panchina insomma non convince, ma il tecnico si sofferma solo sui cali di concentrazione e spesso sulla mancanza di unione: «Dobbiamo ripartire contro il Parma umili come in ritiro e con più fame. Abbiamo tante partite davanti, serve più cattiveria sotto porta quando andiamo in fatica, dobbiamo ammazzare le gare». Insomma, non si può giocare 50 minuti, non aggrapparsi alle reti e poi lanciarsi dentro un burrone.

UNITÀ
Il gioco aggressivo della Lazio prevede un grande dispendio. L’età media sopra il trentesimo anno indurrebbe a fare un passo indietro, ma Inzaghi non ne vuole sapere. In Romania ha provato pure a passare alla difesa a quattro nel finale, ma il 3-5-2 non è affatto in procinto di sparire: «Se torneremo a lavorare da squadra, torneremo a vincere le partite». È quello che chiederà Lotito al tecnico e a ogni giocatore, né ha già parlato al telefono col diesse Tare. Il presidente ha diversi impegni personali in queste ore, ma stasera cercherà di viaggiare in pullman con la squadra da Formello verso lo stadio Olimpico per parlare e farsi sentire presente. Sono tutti già sotto esame, ma Inzaghi ostenta serenità. È presto perché la sua panchina possa cominciare a traballare: «Ho rimediato due-tre sconfitte anche in passato e non è successo niente. Adesso va solo trasformata in rabbia la delusione». Il Parma però è pronto al copione: «A tutti i costi la Lazio vorrà vincere – spiega D’Aversa – e per questo noi dovremo fare la partita della vita per non soccombere». Gli emiliani arriveranno a Roma per difendersi, poi cercheranno con le ripartenze di far male.
 
FORMAZIONE
Torna così la Lazio quasi tutta titolare. Davanti a Strakosha, Radu, Acerbi e Luiz Felipe, riconvocato per ottobre dall’Under 23 del Brasile. Dopo quattro gare, Inzaghi non rinuncia a Lazzari (che poteva essere sostituito con Marusic). Milinkovic, Leiva e Luis Alberto a centrocampo con Lulic favorito su Jony, nonostante la prestazione convincente dello spagnolo col Cluj. Davanti Correa e Immobile per ritrovare la rete. In questo campionato Ciro è già vicecapocannoniere, ma contro la Spal ha segnato solo su rigore. Non trova la porta dal 25 agosto con la Lazio su azione. E’ fondamentale ritrovare le reti per rivedere i punti. Adesso sono solo 4 in classifica, mai così pochi negli ultimi 4 anni (sette, dieci e sei) alla quarta giornata. Mai per Inzaghi c’era stata una simile falsa partenza. È il momento d’ingranare un’altra marcia.

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