Autore Topic: Lazio-Atalanta, ex arbitro Marelli: "Gasperini inaccettabile", poi spiega...  (Letto 374 volte)

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                           L'ex arbitro Luca Marelli, è intervenuto sul suo blog come ad ogni fine giornata, per commentare il weekend che ha visto protagonista la classe arbitrale in campo. Il commento di Marelli parte proprio dalla sfida fra Lazio e Atalanta: "Le dichiarazioni di Gasperini ormai non sorprendono più: sempre pronto ad attaccare gli arbitri per decisioni sfavorevoli, naturalmente niente da obiettare nel caso in cui qualche fischio dovesse andare a penalizzare gli avversari. Al di là delle simpatie personali (e Gasperini lo ritengo un eccellente allenatore), questi atteggiamenti li ho sempre condannati: per tal motivo ritengo inaccettabile che le interviste come quella di ieri pomeriggio rimangano senza punizioni disciplinari da parte del Giudice Sportivo. L’ho scritto in tante circostanze e lo ribadisco per l’ennesima volta: è fondamentale che si torni alle segnalazioni in merito da parte della Procura Federale perché ormai chiunque può esprimersi come meglio crede senza incorrere nemmeno in una multa. E le dichiarazioni senza senso si ripetono ogni settimana".

LA PROVA DI ROCCHI - "Nel complesso (ed al netto degli episodi, come sempre) Rocchi ha offerto la solita prova solida, senza alcuna difficoltà nel farsi accettare e nessuna criticità sotto il profilo tecnico/disciplinare. Sorprende (ma nemmeno tanto per chi ha un occhio di riguardo per gli arbitri) l’incredibile preparazione atletica per un uomo di 46 anni ma che corre quanto e più dei colleghi di A". 

PRIMO RIGORE - "Al 67esimo minuto l’episodio sul quale si sono scatenate le polemiche del pomeriggio. Immobile controlla un pallone sul lato sinistro del terreno di gioco, entra in area, affronta Palomino, lo salta e cade a terra. Rocchi è in posizione ideale, vede tutta la dinamica dell’azione e fischia il calcio di rigore. Premessa doverosa: che Immobile cada dopo un passo conta nulla. Ha un suo valore ma nessuna implicazione immediata sulla valutazione della fattispecie e su quanto accade prima della trasformazione. in circostanze simili per me questo non è mai calcio di rigore. Se un tocco c’è stato, è stato veramente minimo. C’è un tocco? Non c’è tocco? Non lo sappiamo, al limite possiamo ipotizzare che ci sia un contatto tra il tallone di Palomino e la punta del piede di Immobile. Ed il punto è proprio questo: anche il VAR Guida non poteva avere alcuna certezza sul fatto che un contatto ci sia stato o meno e, pertanto, non aveva alcun margine di intervento dato che l’entità è ambito esclusivo dell’arbitro. Nella gara di Champions fra Atalanta e Shakthar viene concesso un rigore ad Ilicic. E’ un episodio diverso come dinamica generale ma praticamente identico concettualmente: il rigore assegnato all’Atalanta in Champions League era inesistente ma il VAR non è intervenuto per il semplice motivo che non aveva margini. C’è stato un contatto su Ilicic? Non lo sappiamo: forse sì, forse no. Ma la sola sussistenza di questo dubbio impedisce al VAR di intervenire".

SECONDO RIGORE - "In presa diretta non c’erano grandi dubbi: rigore evidente. Rivisto, non cambia nulla: rigore netto. Immobile anticipa l’avversario coprendo il pallone, De Roon commette una sciocchezza è colpisce platealmente Immobile sulla caviglia sinistra. Con tutta la fantasia possibile non riesco a vedere un singolo motivo che possa aver portato Gasperini a lamentarsi per questa decisione". 

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