Autore Topic: Laziomania: esultare in faccia al Milan dopo 30 anni, giusto così!  (Letto 362 volte)

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                Era giusto così. Dopo 30 anni, la Lazio ammutolisce San Siro, e forse il peggior Milan degli ultimi 30 anni, che comunque forse aveva tirato fuori la miglior prestazione stagionale.  Era giusto così, che contro il Milan la Lazio arrivasse al tanto desiderato quarto posto, ad un punto dal terzo. Era giusto così, e lo dirò schiettamente: tra questa Lazio e il Milan ci sono 3 gol di differenza. Ma si sa, a San Siro è tutta un'altra storia, è un tabù, è una maledizione per i colori biancocelesti. Anzi, era. 







CIRO FA 100 - Era giusto così, che Ciro Immobile proprio alla Scala del calcio segnasse il suo gol numero 100, entrando di diritto nella leggenda, quella vera, quella degli uomini enormi, fuori dal tempo, che guardano dritto in faccia l'eternità. Che lo facesse in un'altra serata storica, incredibile, da raccontare ancora, e ancora, e ancora. 





Era giusto così contro la squadra della maglia di Acerbi esibita come uno sconcio trofeo, era giusto così contro la squadra che Berlusconi ha svenduto al miracolo cinese e poi ai mastini di Elliott, era giusto che il piccolo, provinciale Lotito da trattoria gli esultasse in faccia, a questi signori della Finanza mondiale, rabbioso, era giusto così che Tare, che tanto volevano, scattasse in piedi, che proprio Correa per cui avevano bussato spalancasse la porta alla gioia biancoceleste. 



MISSIONE COMPLETATA - Era giusto che la Lazio chiudesse questo ciclo durissimo con 10 punti presi contro Atalanta, Fiorentina, Torino e Milan, scavando di fatto un abisso tra chi davvero vuole lottare per la Champions e chi è stata tirata in ballo da giornali, sparacchiata in alto dai contafrottole e dagli amici di bevute. Scusate se è poco, ora il calendario sorride un po', scusate se è poco, ora questa squadra si prende quello che è suo, quello che è merita, e lo fa con il carattere, con la grinta, tirando fuori punti da una partita tosta, complicata, ostica. 



30 ANNI DOPO - Era giusto così, perché 30 anni fa ero appena un bambinetto e ora esulto in macchina svegliando mio figlio, chiamando mio padre ancora immerso nei festeggiamenti dei suoi 60 anni, era giusto così esultare con lui al gol di Correa, il regalo più bello. Era giusto sentirlo dire a tutti: "HA SEGNATO LA LAZIO. HA SEGNATO LA LAZIO".  Il calcio alla fine è una cosa semplice: regala gioia, ed era giusto così, proprio stasera, proprio Correa. 



PROTAGONISTI NELLA STORIA - Era giusto così perché definitivamente questa Lazio di Inzaghi, specialmente nella ripresa, sa soffrire, sa fare casini e ricomporli, ma soprattutto ha un Luis Alberto splendido che incastona gemme, non assist. Era giusto così per questo numero 10 così poco televisivo ma così artista, così poco da star system ma così bravo sinfonizzare calcio, spaziare tra le linee, trovare visioni di linee di passaggio dove ci sono solo gambe e sudore e fatica, proprio nel finale. Ed era giusto che segnasse Correa, proprio lui che non sa ancora che vale forse ben più dei 70 milioni chiesti, che stasera vale la leggenda, che stasera non lo sa ma ha scritto una pagina che i custodi di questo tifo, di questa passione tramanderanno per anni e anni, gelosamente.  Non lo sa, ed è giusto così, che effettivamente il calcio sia una robba tra noi, bella e preziosa e rara come questa Lazio corsara, questa banda al servizio di Simone Inzaghi. Era giusto che l'assist, il primo, lo piazzasse Lazzari, che sta faticando, che forse a San Siro ha trovato il passaggio vero dalla provincia alla capitale. Contro un Milan che ci ha provato, ha pensato che fosse la sua serata di svolta, è curioso che invece sia arrivata la svolta per la Lazio e molti dei suoi interpreti. 



INZAGHI L'HA DECISA ANCORA - Era giusto così per Simone Inzaghi, era giusto così che i suoi cambi operai tenessero duro, mangiassero la terra e si portassero a casa zolle e punti. Era giusto così che la vita personale e il calcio trovassero come sempre intesa e balletto, che andassero a braccetto come due vecchi amici, nello stadio del fratello esultare come un pazzo, era giusto così, vincere soffrendo, con un'intensa, fortissima scossa di emozione. Quella che solo la Lazio sa regalare, quella che solo la storia sa depositare, quella che solo un grido di pura gioia al telefono nella notte piovuta su Roma sa davvero rispecchiare: "ha raddoppiato la Lazio, contro il Milan, a San Siro, dopo 30 anni!"

           

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