Autore Topic: Il caos rinvii, una guerra di potere vinta dalla Juve: Inter e Lazio furiose. Ecco cosa succede la p  (Letto 321 volte)

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di Stefano Agresti

E’ stata una guerra di potere. E l’ha vinta la Juve. La quale voleva - e ha ottenuto - che la partita contro l’Inter venisse rinviata e non giocata a porte chiuse. Perché? Per tanti motivi: salvaguardare l’incasso; avere la spinta dei tifosi in una sfida di fondamentale importanza; evitare di disputare una gara così delicata in un momento difficilissimo sul piano tecnico per la squadra di Sarri. Tutto è stato racchiuso nella voce: il calcio è più bello con la gente. E pazienza se al momento non ci sono date per recuperare tutt’e due le gare dell’Inter già rinviate.

Ovviamente non si poteva posticipare solo Juve-Inter, perché c’erano altre quattro partite nella stessa situazione: impensabile fare differenze e ufficializzare discrepanze. Ecco dunque che sono state rinviate anche Udinese-Fiorentina, Milan-Genoa, Sassuolo-Brescia e Parma-Spal. I friulani auspicavano da giorni una scelta di questo tipo, non a caso il dg Marino ha preso pubblicamente una posizione opposta rispetto a quella dell’omologo interista Marotta. Anche il Milan si è posizionato dietro la Juve, cercando di sfruttarne la scia favorevole. Vana è stata l’opposizione della Fiorentina (quando la decisione è stata annunciata, i giocatori viola erano già in Friuli, con tutti i disagi del caso) e del Genoa. Se è una guerra di potere, non possono essere questi due club ad arginare la Juve.

Una posizione totalmente opposta al rinvio avevano l’Inter, coinvolta direttamente perché impegnata contro la Juve, e la Lazio, che era toccata in modo indiretto in quanto concorrente nella lotta per lo scudetto. E questo lascia uno strascico di tensione elevatissima. Marotta e Lotito sono furibondi, entrambi hanno preso molto male questa decisione. Il dirigente dell’Inter si è esposto, ma senza esasperare i toni; il presidente della Lazio ha mandato in avanscoperta Tare, il quale ha tenuto una posizione diplomatica e non polemica.

Marotta e Lotito, però, si sono fatti sentire con virulenza in Lega. Soprattutto il proprietario della Lazio, il quale si è sentito tradito dal nuovo presidente Dal Pino. Il quale è stato appena eletto ai vertici della confindustria del pallone proprio grazie al sostegno dello stesso Lotito e, alla prima occasione, si è inchinato ad Agnelli senza nemmeno avvertirlo: una scelta che gli è stata rinfacciata con toni forti. Di sicuro Inter e Lazio non dimenticheranno facilmente questo sgarbo: entrambe hanno subìto - non accettato né tantomeno condiviso - la decisione di rinviare le 5 partite.

Diventa fondamentale, a questo punto, capire cosa accadrà nel prossimo turno di campionato in base alle nuove disposizioni del Governo. Marotta ha tracciato una linea assolutamente logica: se si sono rinviate le gare di questo fine settimana, non si può certo giocare a porte chiuse la prossima. E ciò potrebbe portare al rinvio di altre gare, compresa naturalmente Inter-Sassuolo di domenica. A quel punto diventerebbero addirittura tre le gare di campionato che i nerazzurri dovrebbero recuperare. Ma, se non vengono eliminati dalle coppe, ci sarà spazio solo per una di queste. Chissà se la Lega ha un’idea per risolvere un problema irrisolvibile.

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