Autore Topic: Spadafora chiede la Serie A in chiaro: Figc d'accordo, ma la Lega dice no  (Letto 338 volte)

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                21.00 La Lega Serie A ha fatto sapere all'Ansa: "Pur comprendendo e condividendo le finalità alla base della richiesta del Ministro Spadafora, volta, in un momento di massima emergenza per il Paese, a valutare la possibilità di consentire la libera fruizione televisiva del campionato di Serie A, la Lega Serie A rileva che il quadro normativo vigente, e gli obblighi contrattuali già assunti, non consentono di potervi aderire". 
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</br>20.00 Il Ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora ha inviato ieri pomeriggio al Presidente della Figc, Gabriele Gravina, e per conoscenza al Presidente della Lega Calcio Seria A, Paolo Dal Pino, una lettera per chiedere di valutare le eventuali condizioni per trasmettere in chiaro le competizioni di Serie A almeno della prossima giornata di campionato. Questo in considerazione dei forti disagi cui è chiamata la popolazione in questo momento difficile e in ottica di salvaguardia della salute. Sarebbe infatti un segnale importante poter unire tutti gli appassionati garantendo una finestra di distensione in un momento di difficoltà collettiva.
</br>Il presidente della Figc ha per le vie brevi dato il suo sostegno all'invito del Ministro. Si attende la risposta della Lega Calcio Serie A e di Sky.  Di seguito il testo completo:
</br>“Caro Presidente,
</br>nell’attuale fase di emergenza sanitaria - dalla quale il Paese uscirà, ne sono certo, più forte e unito di prima - lo sport, come molti altri settori della vita sociale e culturale, sta subendo inevitabili conseguenze.  Il mondo del calcio, per la passione che suscita e la grande rilevanza che lo contraddistingue, anche in proiezione estera, è certamente tra i settori più esposti.
</br>Superata la fase di primo confronto sulle soluzioni volte a fronteggiare al meglio l’emergenza ed essendosi chiarito, al netto di comprensibili diverse sensibilità, il quadro delle misure vigenti nelle prossime settimane, ritengo opportuno sottolineare la vocazione più autentica dello sport, e quindi del calcio, e cioè quella di unire e consentire a tutti di godere uno spettacolo emozionante, senza ansie, né paure.
</br>E’ con questo spirito che Le chiedo, in questa delicata contingenza, di verificare se favorevoli condizioni, rispettose della normativa vigente e degli accordi in essere, possano eventualmente consentire la libera fruizione televisiva di imminenti competizioni calcistiche di cui si prevede la disputa a porte chiuse. Ciò costituirebbe, io credo, un bellissimo segnale verso tutti gli italiani, ma anche un modo per limitare i disagi associati alle misure di contenimento in essere e, addirittura, di cooperare attivamente al raggiungimento delle loro stesse finalità.
</br>Confido nella Sua azione di impulso e nella disponibilità di tutti gli attori coinvolti a volersi confrontare e rendersi protagonisti di un grande messaggio all’Italia e all’Europa
”. 
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