Autore Topic: Lazio, protocollo allenamenti: il piano di Lotito  (Letto 520 volte)

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Lazio, protocollo allenamenti: il piano di Lotito
« : Giovedì 19 Marzo 2020, 12:08:55 »
www.corrieredellosport.it


Turni alternati e sicurezza, il club biancoceleste vuole aprire la strada. Ripresa graduale e da confermare per lunedì a Formello

Un protocollo d’intesa per la ripresa graduale degli allenamenti non è ancora stato raggiunto tra i club di Serie A, ma neppure è lontanissimo e c’è l’intenzione di andare avanti. Lotito e lo staff sanitario della Lazio sono al lavoro: apriranno la strada sulle nuove modalità di allenamento in sicurezza. Uno “smart working” della preparazione atletica da non svolgere più a casa, ma sul campo di Formello. Due obiettivi: azzerare i rischi, tutelando la salute dei giocatori, garantire un minimo sindacale di allenamento (anche individuale) per evitare che uno stop lungo due mesi possa ripercuotersi in modo determinante sulla condizione atletica della squadra di Inzaghi. La Lazio non gioca dal 29 febbraio e si ipotizza (nel migliore dei casi) il ritorno alle partite ufficiali nella prima metà di maggio. Alcuni grandi club (come sottintendono a Formello) punterebbero allo stop definitivo della Serie A. Lotito, invece, freme per portare a termine il campionato. E vuole che la squadra torni ad allenarsi.
La società biancoceleste ha fissato per lunedì prossimo la convocazione dei giocatori al centro sportivo di Formello, modalità e criteri restano allo studio. (...) Gli allenamenti collegiali forse ripartiranno il 3 aprile, ma già prima si potrebbe procedere con un lavoro individuale o diviso per gruppi. E’ la via che intende percorrere la Lazio e bisognerà attendere il nuovo aggiornamento in Lega calendarizzato per domani. Formello è stata svuotata, igienizzata e sanificata. Lotito e i suoi collaboratori stanno pensando a una ripresa graduale e organizzata in modo razionale, non certo all’idea di radunare 25 giocatori all’interno di uno spogliatoio da un giorno all’altro. Nemmeno vogliono ipotizzare, al contrario, un’inattività totale e lunga due mesi. 

           

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