Autore Topic: Lazio, Garlaschelli compie 70 anni: vinse lo scudetto nel '74  (Letto 387 volte)

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Lazio, Garlaschelli compie 70 anni: vinse lo scudetto nel '74
« : Domenica 29 Marzo 2020, 09:07:57 »
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Insieme alla "Banda Maestrelli" consegnò al popolo biancoceleste il primo tricolore della storia del club

Pulici, Petrelli, Martini, Wilson, Oddi, Nanni, Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, D'Amico. Nella più famosa filastrocca del mondo Lazio, nata dopo il primo scudetto biancoceleste e impressa nella testa di ogni tifoso, c'era pure lui, la spalla di Chinaglia, l'esterno di Maestrelli: Renzo Garlaschelli. Che oggi compie 70 anni, settant'anni vissuti con il pallone nel destino e il calcio come passione, iniziati il 29 marzo 1950 quando Renzo nasceva a Vidigulfo, in provincia di Pavia. In poco tempo la sua carriera calcistica avrebbe preso piede, partendo dalla Serie D fino al trionfo storico con la Lazio nella stagione '73-'74 e alla Nazionale Under 23 (non esordì mai in quella maggiore).
La carriera di Garlaschelli è stata un continuo crescendo, fino all'apice raggiunto con la Lazio di Maestrelli negli anni Settanta. Dopo gli inizi nel Sant'Angelo in Serie D nella stagione '68-'69, viene acquistato dal Como con cui gioca per tre anni fino al '72 sfiorando anche la promozione in Serie A. Ma il nome di Garlaschelli passa alla storia quando il suo destino incrocia quello della Lazio di Umberto Lenzini, presidente dal 1965 al 1980, che naviga in Serie B ma che nel 1972, anno in cui Garlaschelli si trasferisce a Roma, sale in A. In poco tempo Garlaschelli diventa l'ala destra titolare della Lazio e nel '74 vince lo scudetto, il primo del club. Con i capitolini disputa dieci campionati fino al 1982, collezionando 228 presenze e mettendo a segno 51 gol. In Coppa Uefa scende in campo per 38 volte realizzando anche 9 reti e in Coppa Italia sigla 4 centri in 10 partite. Numeri di una carriera a tinte biancocelesti, conclusa (prima del ritiro nel 1984) con la maglia del Pavia, la squadra della sua città natale. I dieci anni nella Capitale e il successo nel '74 lo consegnano alla memoria come uno degli eroi della 'Banda Maestrelli', capace quel 12 maggio di procurarsi il rigore (trasformato da Chinaglia) decisivo per battere il Foggia all'Olimpico e regalare a un popolo intero il sogno di una vita. 

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