Autore Topic: Lazio, nel mirino di Diaconale anche Malagò: “Lui e Cellino i Marchesi del Grillo”  (Letto 386 volte)

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Il portavoce del club biancoceleste questa volta tira in ballo il numero uno del Coni: "Annullamento del campionato? Da capire chi lo ha suggerito. Spetta a lui rilanciare lo sport"

ROMA - Ormai è un gioco di attacco e contrattacco. Arturo Diaconale, portavoce della Lazio, difende ad ogni costo, a colpi di note scritte sul suo taccuino Facebook, gli interesse del club. Nell’ultima puntata i protagonisti sono Massimo Cellino (ancora una volta) e Giovanni Malagò: “Auguri di pronta guarigione al presidente del Brescia Massimo Cellino che, rientrato nella sua città dopo aver passato la Pasqua con la famiglia in Sardegna ha scoperto di essere affetto da coronavirus. Auguri a lui ed ai suoi famigliari con l’auspicio di incontrarlo come sempre frizzante e combattivo quando, a campionato finalmente ripreso, la sua squadra verrà ospitata allo Stadio Olimpico. Gli auspici e gli auguri non sono in contraddizione con la considerazione che la sua richiesta di vedere interrotto e concluso il campionato a causa della propria malattia debba essere interpretata come una singolare pretesa: “Tutti fermi perché io sono malato”.
"Nell’impossibilità di sapere chi sia la gente che propone a Malagò di premere per la mancata assegnazione dello scudetto e quindi dell’individuazione di chi dovrà retrocedere e chi andare in Champions League, una domanda sorge spontanea. Ma a chi spetta disegnare il futuro dello sport italiano dopo il coronavirus se non al presidente del Coni ed a tutti i principali operatori dei tanti settori sportivi e di quelli del calcio in particolare (dato che il calcio è il motore economico dell’intero comparto?). Speriamo che Malagò non pensi di delegare questo compito ad un governo che ha colori amici, ma che mai come in questo momento sembra avere la necessità di appoggiarsi ai tecnici ed ai competenti!".

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