Autore Topic: Correa e Veron insieme: "La nostra Lazio è una forza. Peruzzi un grande"  (Letto 320 volte)

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I due argentini hanno condiviso una diretta Instagram parlando del passato e del presente. La Brujita: "Tucu, invitami che torno a Roma"

ROMA - Il maestro di Joaquin Correa? Juan Sebastian Veron, uno degli uomini-leggenda in casa Lazio. I due argentini condividono l’amore per l’Estudiantes, il club che prima di altri li ha fatti diventare grandi e conosciuti. La Brujita insieme al Tucu, vecchie e odierne glorie biancocelesti, un piacere per gli occhi e per gli orecchi, hanno condiviso una diretta Instagram insieme.
“A Roma ho subito sentito fiducia grazie alla gente e alla squadra. Ho tanti amici: Leiva, Luis Alberto, Patric, Luiz Felipe su tutti. Senza dimenticare il gruppetto sudamericano con Caicedo. Siamo tutti bravi ragazzi, spesso andiamo a cena insieme. Serve aiutarsi e sostenersi da squadra. Peruzzi? Ogni tanto mi scrive, è preoccupato perché in questa quarantena sono solo. Ha l’umiltà dei grandi, ci aiuta tanto, sta sempre con noi, anche per scherzare. Spero di rivederlo presto, mi manca (ride, ndr). Siamo una bella squadra, un mix di giovani e giocatori di esperienza, sono felice. Abbiamo voglia di vincere. Inzaghi è una persona che conosce il calcio ed è bravo a tenere unito il gruppo. Quest’anno abbiamo vinto tante partite importanti: a San Siro, due volte con la Juve. Questi successi ti danno la carica”. Poi uno sguardo al passato: “Debuttare in Primera con l’Estudiantes fu un sogno. Pensi ai sacrifici fatti e a dove sei arrivato. Ora è dura stare senza la mia famiglia, mi mancano. Ad inizio stagione ho perso mia nonna, mi è dispiaciuto non salutarla, mi sono anche caduti i capelli. Sono cose brutte che nessuno vede. Ma bisogna comunque andare avanti, allenarsi, giocare la domenica. Adesso posso contare sempre sull’appoggio della mia famiglia, della mia ragazza, degli amici che ho qui".Il centrocampista argentino ha chiesto subito a Correa: “Invitami a Roma e io vengo, ho sempre piacere di tornare in città. In biancoceleste sono stati due anni intensi. Voglio bene ai tifosi, alla squadra, al club. Peruzzi? Un grande che ha conservato l’umiltà. Era un portiere coraggioso, se doveva buttarsi con la testa, lo faceva. E poi era sempre di buon umore, positivo. Inzaghi invece mi ha sorpreso, non mi aspettavo fosse diventato un allenatore così bravo, non aveva una grande personalità. Ma è cambiato, maturato. Infine abbraccio tutti i tifosi e gli italiani, è un momento difficile per voi, dall’Argentina vi seguiamo. L’Italia è uscita dalla guerra, uscirà anche da questa grave situazione”.

           

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