Autore Topic: Casiraghi  (Letto 403 volte)

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Casiraghi
« : Martedì 5 Maggio 2020, 00:04:38 »
www.LaLazioSiamoNoi.it



                           Chi ha giocato nella Lazio continua a portare nel cuore quei colori. Come Casiraghi, che sulle frequenze di Teleroma56 ha parlato della sua Lazio e di quella di oggi: "La mia Lazio era un grande gruppo, abbiamo fatto anche vittorie importanti, preludio poi a quelle dello Scudetto. Zeman? Con lui c'era un rapporto di odio e amore. Da una parte si lavorava tantissimo e arrivavi al venerdì pensando "ma perché fare il doppio allenamento se dobbiamo giocare domenica?" Dall'altra parte per quanto mi riguarda dal punto di vista tattico e fisico mi adattavo benissimo a quello che chiedeva. Avevo benefici dal punto di vista fisico e il suo calcio offensivo mi facilitava. Il ritorno di Zoff? Zeman andrò via perché era un allenatore che pretendeva tantissimo. Per questo dopo 2-3-4 anni o cambi tutti i giocatori o cambi allenatore. Questione naturale. Alla fine un ciclo di lavoro vede il suo termine e bisogna cambiare. Zoff lo abbiamo avuto anche come presidente. Persona con cui è difficile non andare d'accordo. Per quanto riguarda Eriksson, all'inizio bene. Era un allenatore di esperienza internazionale, aveva un ottimo curriculum. Il discorso poi per gli allenatori vale anche per i giocatori. Il ciclo finisce e devi cambiare aria".



FINALE PARIGI - "La finale di Parigi? L'ho cancellata dalla mente. Forse la delusione più grande della carriera, più dei mondiali ai rigori. A Parigi abbiamo proprio perso male, non ai rigori come contro il Brasile. Siamo arrivati con partite brutte fatte in campionato di fila. La condizione fisica e mentale non era al top e non era il modo migliore per arrivare a una finale. Un grande dispiacere perché era la Coppa Uefa che è tutt'ora una coppa importante e a quel tempo lo era di più".



LAZIO OGGI - "Sarà un caso, io non guardo più tantissime partite, perché alcune mi annoiano. Poche squadre mi divertono e le guardo. Manchester City, Barcellona, qualche volta il Chelsea, e in Italia guardo la Juventus che ha grandi campioni e la Lazio che mi diverte. Devo dire che la Lazio ha dei grandi campioni. Uno come Luis Alberto è fenomenale. Giocatore che crea calcio. Ce ne sono veramente pochi come lui. Lo scelgo perchè è geniale. Immobile è quello che era per noi Signori, quello che la butta dentro. Si può paragonare a lui in questo senso. Inzaghi? Onestamente non mi aspettavo crescesse cosi in fretta e si adeguasse a una squadra e un ambiente non facile. A Roma bisogna essere bravi. Insieme a Tare e Lotito ha creato una squadra equilibrata, forte difensivamente. Sembra sorniona ma quando entrano  quei 3-4 giocatori come Correa, Immobile, Luis Alberto e Milinkovic fa male. Peccato essersi fermati".


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