www.sslazio.itPasquale Foggia, ex attaccante biancoceleste, è intervenuto quest'oggi ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM: “Quando giocavo nella Lazio tenevo il gruppo molto allegro tramite tantissimi scherzi. Ho ricordi incredibili dell’esperienza in biancoceleste: il 13 maggio del 2009, giorno della finale di TIM Cup con la Sampdoria, all’arrivo allo stadio c’era tantissima gente, c’erano anche tantissime famiglie allo stadio. Aver vinto quella finale all’Olimpico davanti a tantissima gente è stato un traguardo grandioso. Ero uscito a dieci minuti dal termine e, dalla panchina, non ho visto l’ultimo rigore tirato da Dabo, mi sono accorto di aver vinto la Coppa Italia sentendo il boato dello stadio. Vincere a Roma vuol dire vivere ogni giorno dell’anno una grande sfida con la Roma e, quando si vince un trofeo, è una grande soddisfazione. Vincere un trofeo è bello, ma farlo a Roma ancora di più.
Per passare da calciatore a dirigente, bisogna essere predisposti. Fare il direttore sportivo vuol dire accettare un ruolo complesso. La gestione tecnica è necessaria, ma bisogna saper anche intrattenere rapporti umani con ogni componente della piazza. Sto vivendo grandi soddisfazioni in questo ruolo, è bellissimo poter costruire una squadra come ho fatto io a Benevento, ma come ha fatto anche Tare. In squadra il gruppo era sempre composto da me, Inzaghi e Tare”.
Vai al forum