Autore Topic: Laziomania: Vai Gasp, dimmi ancora quella di Immobile tuffatore!  (Letto 373 volte)

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Laziomania: Vai Gasp, dimmi ancora quella di Immobile tuffatore!
« : Martedì 2 Giugno 2020, 11:00:51 »
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                   Raccontami ancora di Immobile tuffatore, Gasp! Ammetto che sono rimasto sorpreso dalla copertura mediatica gigantesca e forzuta e scandalizzata che la stampa italiana ha tributato alle sconcertanti dichiarazioni di Gasperini. Che ha fatto esattamente quello ci hanno spiegato per mesi di NON fare: è stato menefreghista, irresponsabile, incosciente. Per inciso: non se le è filate nessuno, forse perché non era Lotito il protagonista, chi lo sa. Tira più un latinorum di Lotito che il Covid di Gasperini.



MINIMA MORALIA -  I tifosi della Lazio ricordano le tirate moraleggianti del tecnico orobico su Immobile, ora osservano con curiosità un fenomeno strano: in Spagna il Valencia si è fortemente esposto, parlando di un atteggiamento assurdo, con la partita a porte chiuse e il terrore del contagio. Un fenomeno strano: in Italia tutti zitti e muti. Gasperini, che giustamente era anche spaventato, se ne è fregato e non ha detto a nessuno di avere sintomi compatibili con il Covid-19. Voglio fare un ragionamento che va oltre l'antipatia che i tifosi della Lazio possono provare per il tecnico dell'Atalanta: è chiaro a tutti che il momento fosse durissimo, e che la paura del contagio e le ore di angoscia non sono da augurare a nessuno. Ma proprio quando in Italia si comincia a scaricare l'app Immuni, avevamo bisogno di questa storia?

 Ora vi chiedo uno sforzo intellettuale: se al posto di Gasperini ci fosse stato Lotito, La Gazzetta dello Sport come l'avrebbe titolata la prima pagina? Lotirchio l'untore? Ah, ovviamente spero che Gasperini si sia tenuto paura, preoccupazioni e altro per sé, perché se qualcun altro all'Atalanta avesse saputo e taciuto sarebbe incredibilmente grave. Penso al medico sociale, penso allo staff. Nessuno sapeva nulla, spero. Nessuno si è accorto di nulla, proprio nessuno? Altrimenti, a fronte di una ripresa discussa e molto controversa, ci sarebbero squadre con precedenti davvero poco incoraggianti nella lotta comune al Coronavirus. Francamente non sono un Anti-Gasp, un anti-Atalanta, come molti tifosi della Lazio. Non amo essere anti a prescindere. Ma quando mi si dà un ottimo motivo per pensare che, in questi tempi di responsabilità comune, di fiducia sociale che va alimentata e ancora di più diventa indispensabile, un allenatore che non avvisa di avere sintomi preoccupanti è francamente pericoloso. Pensate alle conferenze stampa, o a chi siede vicino a lui in panchina: con che occhi possono guardare uno che già ha omesso, già ha taciuto, già ha tenuto per sé una paura immensa in maniera del tutto consapevole? La Lazio giocherà contro l'Atalanta il prossimo turno di campionato: possiamo fidarci? Semplicemente è già successo: è già venuto meno il senso di coesione e trasparenza che è la base di questa ripresa. Altro che le frasi di Lotito: questo sì che è lesivo del calcio italiano. E la figuraccia internazionale rimediata francamente fa venire voglia di nascondersi. Ci voleva proprio: mentre c'è chi si concentra sui pagamenti di 10 anni fa a Zarate, nel frattempo a Zingonia... 
 Proprio una bella figura. Grazie Gasp, ora sì che ci è venuta voglia di calcio giocato e Serie A. Il futuro del calcio, il miracolo sportivo Atalanta: vai Gasp, raccontami ancora di Immobile tuffatore, ne hai ben diritto...


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