Autore Topic: Lazio, Tare: "Non vendiamo, ma con Milinkovic valuteremo. Immobile a vita qui”  (Letto 404 volte)

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Il ds biancoceleste ha parlato di calciomercato e non solo: "Abbiamo prima un sogno, poi penseremo al resto. Priorità al rinnovo di Inzaghi, Giroud sarebbe stato un grande colpo"

ROMA - Si confessa Igli Tare. Il ds della Lazio, ai microfoni di Sky Sport, parla di calciomercato e non solo. In biancoceleste ha dato vita ad un progetto che, con il tempo, si è rivelato vincente: "Il calciomercato cambierà nell'era post virus, per la Lazio e per tutti. Questa emergenza è una cosa che accade una volta nella vita, bisogna adeguarsi. Servirà fantasia, ma anche chiarezza per capire come agire nel presente e anche nel futuro. Per me sono stati i 3 mesi più belli della mia vita, ho avuto finalmente il tempo per la famiglia. Abbiamo vissuto sempre insieme. Per la nostra professione non siamo abituati a questo. Una cosa piacevole. Dall’altro lato è stato difficile. Non si capiva il percorso di convivenza con il virus. Tante difficoltà: si sperava di partire prima, poi piano piano grazie a Dio da tre settimane abbiamo avuto il modo di avvicinarci alla nostra quotidianità”.
“Non siamo una squadra che fa prestiti. Priorità è avere una formazione di giocatori nostri. Anche in questa situazione ci potevamo trovare in difficoltà. Tranne Durmisi, che ha finito la sua attività in Francia, gli altri hanno una deroga per rimanere sino alla fine dei campionati. Abbiamo parlato con le società. I rinnovi? Dovevamo affrontare prima di tutto la data della ripresa del campionato. Ora, passo dopo passo, cercheremo di risolvere ogni questione in essere. Soprattutto con quei giocatori che vogliamo far rinnovare. Tutto verrà risolto, i giocatori già lo sanno”.“Di sicuro noi non abbiamo bisogno di vendere. Penso comunque che i giocatori di un certo livello non avranno cali di prezzi. Forse qualche giocatore di fascia medio-bassa sì. Tante società faranno le proprie valutazioni più avanti, c’è incertezza. Non è un momento buono per tanti club per fare un mercato di alto livello. Ma ci sono comunque i presupporti per lavorare bene”.“Milinkovic? Il rapporto con la piazza, con la società, con la squadra non morirà mai. Parliamo di un legame forte. Va comunque vista la situazione, i desideri del giocatore. Ne abbiamo parlato, ogni situazione verrà valutata senza pressione per il bene di tutti. Se ci sarà una possibilità, con società e giocatore accontentanti, vedremo. Altrimenti rimane e siamo felici. Il suo valore? Non sono bravo con i numeri. Una cosa è certa: parliamo di un giocatore di prima fascia. Immobile? Nessun contatto con il Napoli. Ciro è la Lazio, la Lazio è Ciro. Legame fortissimo, rimarrà per tanti anni. Non ho mai fatto un mercato costoso. Per me sono fondamentali determinate caratteristiche. L’esempio clamoroso? Caicedo. Acquistato per le sue qualità, il suo ruolo, ad un prezzo basso. Ma noi sapevamo che, alla lunga, sarebbe stato un grande colpo. Per noi è fondamentale avere una squadra competitiva e che possa giocare su 2-3 fronti. Ho un legame forte con questo gruppo. Ha dimostrato in tanti momenti di difficoltà di essere vera squadra, sana, responsabile. Mi fa piacere lavorare con loro, con lo staff di Inzaghi. Abbiamo realizzato una creatura unica, cerchiamo di mantenere il tutto il più possibile. Li vorrei vedere tutti finire la carriera alla Lazio. Cosa impossibile, ma con questi risultati, con questo legame tra città, tifosi, società, squadra, ho sempre sognato questo. Staremo attenti in fase di cessioni, vogliamo migliorarci"."Il rinnovo è una priorità. Il legame con questa società va al di là di un rapporto normale. È la storia di questi colori, nessuno ha fatto meglio di lui. Lo sa, è una priorità prolungare il suo contratto. Il nuovo Milinkovic? Il nome non lo dico, piuttosto mi ammazzo. Vivere e lavorare a Roma è difficile. Sono una persona riservata, anche perché cerco di lavorare con tranquillità. In un calciomercato ci sono tante cose imprevedibili, nel bene e nel male. Non ci nascondiamo, ma lavoriamo con serenità. A volte non si può. Nomi che so solo io, il giorno dopo me li ritrovo sui giornali. Adryelson e Luis Suarez? Il brasiliano non lo conosco, sono sincero. Mai trattato, mi auguro che sia un grande giocatore, ma non verrà. Cerchiamo nei reparti in cui c’è necessità. A breve ci sarà anche l’annuncio di Escalante. Un giocatore che serve a questa squadra per esperienza e caratteristiche. Valuteremo in ogni reparto insieme ad Inzaghi, poi vedremo. In questo momento la situazione è un’altra: pericoloso parlare di mercato, c’è da finire il campionato, ci giochiamo la storia. Nel momento opportuno saremo presenti anche nel mercato. Per ora non ci pensiamo. Abbiamo un sogno, lavoriamo per questo, vogliamo portarlo a casa”.“Un punto interrogativo per tutti quanti. È difficile dare una risposta. Mi auguro di ripartire da dove abbiamo finito. Ci saranno delle difficoltà. Dal 24 giugno tutte le squadre avranno le stesse possibilità di vincere. Contano il gruppo, poi la mentalità, l’entusiasmo. Servono queste cose in un percorso breve, ma intenso. Bisogna essere bravi a far ruotare la squadra e dare entusiasmo". "Nutro una grande simpatia per il club e per la città di Salerno. Mi piace l’entusiasmo che c’è, parliamo di una piazza che merita grandi cose. Mandare un giocatore lì è importante, ti dà la possibilità di valutarlo bene per capire se sia pronto per la Lazio. Questo legame lo usiamo in due modi: per far crescere il ragazzo sotto pressione e per far tornare la Salernitana in Serie A. Non l’ho nascosto, negli ultimi giorni di mercato ci è stata data questa possibilità di portare Giroud a Roma. Parliamo di un giocatore integro, forte, con tanta esperienza. Sarebbe stato un grande acquisto. L’ho incontrato, è stato veramente una cosa piacevole. Ho avuto modo di conoscere una grande persona e un grande professionista. Ma voleva rimanere al Chelsea, anche per la famiglia. Dentro di me pensavo che sarebbe stato possibile prenderlo in estate, ma anche che potesse rimanere a Londra. È stata una grande sorpresa per me conoscere questo ragazzo. L’esperienza mi ha insegnato che servono tempo e pazienza per un progetto vincente. Tanti giocatori sono stati accolti con scettiscimo, poi sono diventati importanti. I miei modelli? Napoli, Atalanta negli ultimi due-tre anni. Ci sono esempi da prendere in considerazione senza snaturarsi. La Lazio ha grandi ambizioni e un passato importante. Bisogna essere bravi nel migliorarci. Il contatto con il Milan? Tifavo quei colori, da bambino guardavo Maldini, Gullit, van Basten e gli altri grandi. Ma la Lazio è la Lazio. É nel mio cuore, mi sento laziale. Il legame con questo club va oltre la questione professionale. E diventa sempre più forte. Il calciomercato che verrà? Sarà povero".

           

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