Autore Topic: Floro Flores: "Luis Alberto e Milinkovic sono di un altro pianeta"  (Letto 305 volte)

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Floro Flores: "Luis Alberto e Milinkovic sono di un altro pianeta"
« : Venerdì 10 Luglio 2020, 10:07:28 »
www.sslazio.it

Antonio Floro Flores, ex attaccante tra le altre del Sassuolo, è intervenuto a S.S.Lazio Agenzia Ufficiale.

La Lazio viene da due sconfitte consecutive: c'entra il fattore fisico o mentale?
"Difficile dare una risposta, probabilmente è più un problema fisico. La Lazio è sicuramente stata penalizzata dallo stop forzato del campionato: i biancocelesti avevano preso consapevolezza e stavano bene, con Immobile partivano sempre con un gol di vantaggio. Quando si gioca ad alti livelli, non puoi permetterti errori".

Immobile è a 29 gol in campionato, può ancora battere il record di Higuain (36, ndr)?
"Assolutamente. Ciro deve crederci perché mancano ancora 7 partite. Il suo campionato è stato incredibile, spero che torni presto a segnare con regolarità".

Dalla Lazio al Sassuolo: la squadra di De Zerbi è in forma, qual è il suo segreto?
"Propone calcio, diverte e si diverte. I neroverdi sono sempre propositivi, hanno una mentalità offensiva, accettando anche qualche rischio in fase di costruzione. Inoltre giocano spensierati e questo è un potenziale vantaggio".

Berardi è ormai una bandiera degli emiliani, rimarrà a Reggio Emilia a vita?
"Ha avuto la sua occasione qualche anno fa. Deve capire cosa vuole lui, per vincere e fare la differenza ad alti livelli bisogna andare in una big. Ha un talento incredibile, al Sassuolo è capitano e simbolo ma così rischia di rimanere solo un bomber di provincia. Io al suo posto punterei sempre a vincere, solo così si rimane nella storia".

Quindi anche più pressione.
"La pressione è la benzina di ogni calciatore. Ho sempre amato giocare in piazze calde, come quella che ha la Lazio. Parliamo di tifoserie che sanno regalare stimoli unici".

Domani ti aspetti una partita spettacolare o bloccata, anche a causa del caldo?
"Sicuramente spettacolare, si affronteranno due squadre con il gol nel sangue. De Zerbi è uno Zeman più organizzato ma la Lazio è sempre temibile, sa giocare bene in verticale. I neroverdi poi concedono molti spazi, che potrebbero essere sfruttati da Immobile. Me la vedrò senz'altro"

È più fortunato Immobile con il duo Milinkovic-Luis Alberto alle spalle o Caputo con Boga e Berardi?
"Boga e Berardi sono due ottimi calciatori, ma Luis Alberto e Milinkovic sono di un altro pianeta. Fanno la differenza in ogni partita, sono due giocatori che la Lazio dovrà essere brava a blindare perché farebbero comodo a chiunque".

A Sassuolo sei stato compagno di Acerbi: ti ha sorpreso il suo rendimento?
"Un ragazzo d'oro, mi hanno impressionato la sua voglia e costanza. Prima era una testa calda, la malattia lo ha cambiato. Ricordo quando la mattina faceva la chemio e il pomeriggio veniva al campo a correre, una scena mai vista che mi porterò dentro per sempre. Sicuramente se avesse raggiunto questa maturità ai tempi del Milan, non lo avrei conosciuto perché non sarebbe mai venuto a giocare a Sassuolo".

C'è una partita contro la Lazio che ti è rimasta dentro?
"Ho segnato molti gol ai biancocelesti (5, ndr), ma quello che ricordo con più piacere arrivò in amichevole. Era un Napoli-Lazio del settembre 2002, avevo 16 anni. La partita finì 1-1 ed io aprii il match segnando a Peruzzi. Quel gol fu l'inizio della mia carriera".

Cosa fai adesso?
"Sto studiando per il patentino da allenatore, sento che è la mia strada. Ho capito di avere la voglia di allenare quando ero a fine carriera, adesso dovrò capire se lo saprò fare. Inizierò con le giovanili della Casertana, il mio ultimo club da giocatore. In carriera ho avuto grandi allenatori, cercherò di prendere il meglio da ognuno di loro".

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