www.corrieredellosport.itNel post partita contro la Juve, il tecnico biancoceleste ha ribadito l’affetto per la squadra: “Mi arrabbio se qualcuno mi dice qualcosa, nessuno può toccarmi i ragazzi”ROMA - L’unione fa la forza, soprattutto nei momenti di difficoltà. È una Lazio in crisi di risultati quella vista dalla ripartenza della Serie A in poi. La buona prestazione contro la Juve non è bastata. Se si contano i numeri freddi, i biancocelesti hanno raccolto appena un punto nelle ultime 5 partite. La Champions è sempre a portata di mano, ma serve l’ultimo sforzo. L’alchimia del gruppo non si è sfaldata sotto i colpi della sfortuna. Tanti infortuni hanno decimato una squadra in rampa di lancio per qualcosa di storico. Poi tutto è finito. Il sorriso e la voglia però, oltre le difficoltà, non sono mai andati via.
C’è una frase di
Simone Inzaghi che ha colpito più di tutti. Un messaggio condiviso sui social da tanti tifosi e dalle lady biancocelesti, su tutte Patricia, la moglie di Luis Alberto e da Gaia, la moglie dell’allenatore:
“Quando qualcuno mi dice qualcosa mi arrabbio, perché ho un gruppo che ha 14 punti in più dell’anno scorso, ha vinto una Supercoppa contro la Juve e non andava in Champions dal 2007 quando c’erano i bianconeri in Serie B, la Fiorentina che partiva da -14 punti e il Milan da -8. I ragazzi non me li deve toccare nessuno”. Un messaggio arrivato anche ai calciatori, che si stringono intorno al proprio allenatore e guardano avanti. Più volte, davanti ai microfoni, i protagonisti della stagione hanno ribadito: “
La Lazio è come una famiglia”. Lo è ancora, soprattutto ora, in un momento difficile.
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