www.corrieredellosport.itIl bomber biancoceleste ha segnato due rigori e un gol bellissimo in contropiede. Inzaghi ha stabilito il nuovo record di punti, 75, agganciando l'Atalanta. L'Inter seconda è solo a +1 La Lazio non si accontenta. Dopo aver centrato il quarto posto vuole arrivare almeno terza, se non seconda. Con la vittoria per 5-1 a Verona, seconda consecutiva dopo la crisi post lockdown, i biancocelesti hanno agganciato l'Atalanta che resta terza per il vantaggio negli scontri diretti. L'Inter seconda è solo a +1. Inzaghi intanto ha centrato il record di punti, salendo a quota 75. La Lazio era arrivata massimo a 72, come nella stagione dello scudetto 1999/2000 quando però le giornate del campionato erano 34. Presto incontrerà Lotito con questi numeri per parlare di rinnovo.
Immobile ha firmato una tripletta (due su rigore) portandosi a quota 34: +4 su
Ronaldo (che ha una partita in meno) nella battaglia per la classifica dei capocannonieri, agganciato
Lewandowski per la
Scarpa d'Oro. Bellissimo il secondo gol del bomber biancoceleste. Mancano due reti per arrivare a trentasei ed eguagliare il record in un campionato stabilito da
Higuain con la maglia del
Napoli.
Immobile ha eguagliato un altro record, arrivando con questa tripletta a quota 101 gol in serie A con la maglia della
Lazio: solo
Signori (107) e
Piola (143) hanno fatto meglio. Il bomber biancoceleste con 123 gol totali, ha anche superato
Chinaglia al terzo posto nella classifica dei marcatori di tutti i tempi. L'unico rimpianto per
Inzaghi è aver perso troppi punti per la corsa scudetto, nel black-out alla ripresa del campionato, perché ora la sua Lazio è tornata. Il
Verona ormai non ha più obiettivi, ma dopo aver stupito tutti non vince più: nelle ultime sette partite
Juric ha collezionato cinque pareggi e due sconfitte.
Inzaghi schiera il tradizionale 3-5-2 con
Correa titolare accanto a
Immobile. Sulla fascia sinistra la sopresa e
Djavan Anderson, titolare con la
Juventus e poi fuori con il
Cagliari. In difesa
Acerbi ce la fa.
Juric deve fare i conti con una vera e propria emergenza in difesa e arretra
Veloso. in attacco schiera la coppia
Eysseric e
Zaccagni dietro
Borini: non c’è
Salcedo. Assente anche
Kumbulla, gioiellino nel mirino della
Lazio. I ritmi sono subito abbastanza alti con il
Verona che se la gioca a viso aperto e lascia spazio alle ripartenze della
Lazio. Djavan
Anderson mette subito in mostra le sue qualità sulla sinistra. Il primo tiro in porta è di
Milinkovic-Savic all’11’, ma è troppo debole e centrale. Ci va molto più vicino
Immobile, con una gran botta al 14’ da fuori che sorvola la traversa. La prima occasione per il
Verona arriva al 25’, con un tiro di
Veloso dalla distanza deviato da
Strakosha con una bella parata, anche se sarebbe comunque uscito di poco. Al 32’
Milinkovic-Savic sfiora la traversa dopo uno schema su punizione. La gara si sblocca al 36’ per un’ingenuità di Luiz Felipe che si fa rubare palla da
Zaccagni e lo sgambetta da dietro regalando un rigore al Verona. Dal dischetto
Amrabat spiazza
Strakosha, firmando il suo primo gol della stagione. La
Lazio trova il pareggio proprio allo scadere, grazie a un altro rigore concesso da Volpi, questa volta dopo aver rivisto al Var il fallo netto di
Lazovic. Dagli undici metri Immobile firma il trentaduesimo gol del campionato, portandosi a +2 su
Ronaldo. Nella ripresa parte bene la
Lazio, che sfiora il gol dopo tre minuti con
Acerbi di testa. Il
Verona risponde e colpisce un palo con un cross di
Lazovic deviato da
Luiz Felipe. Al 56'
Milinkovic-Savic firma il sorpasso su punizione, grazie a una deviazione decisiva di
Faraoni che beffa
Radunovic. Al 60' Strakosha nega il pari a
Borini con una grande parata. La Lazio si salva e poi trova il colpo vincente con
Correa. Ancora una volta è una deviazione di un suo difensore a tradire
Radunovic. Al 78' ancora un grande
Strakosha nega il gol a
Salcedo e impedisce al
Verona di riaprire la partita. All'83' arriva la doppietta di
Immobile con un tiro a giro stupendo in contropiede imparabile. In pieno recupero ancora uno scatenato
Immobile si procura un altro rigore. Lo stava per calciare
Luis Alberto, che poi lascia al bomber biancoceleste. E' il quattordicesimo rigore realizzato dall'attaccante in questa stagione, che ora insegue il sogno della Scarpa d'Oro e del titolo di capocannoniere. Ci sono ancora due partite per centrare altri record.