www.corrieredellosport.itL'attaccante della Lazio chiude a 36 gol. Gattuso prova la squadra per Barcellona e vince con Fabian Ruiz, Insigne (che poi si fa male) e Politano Ciro Immobile ha scritto la storia del calcio italiano. Con il gol realizzato a Napoli ha chiuso la stagione a 36 gol, ha vinto il titolo di capocannoniere del campionato, ha eguagliato Higuain per i gol segnati in un singolo torneo e ha vinto la Scarpa d’Oro. Un tris di traguardi che coronano una fantastica cavalcata, un meritato premio per un attaccante che, scherzo del destino, ha insaccato l’ultimo pallone della stagione proprio nella stessa porta del San Paolo dove il Pipita realizzò la rete del record 4 anni fa nella sfida con il Frosinone. Grazie anche ai gol di Immobile, la Lazio è stata protagonista di una stagione da applausi, ha sognato a lungo anche di toccare il cielo con un dito accarezzando il sogno scudetto, ma alla fine ha comunque festeggiato il quarto posto e la qualificazione in Champions che mancava da 13 anni.
La firma sulla vittoria l’hanno messa
Fabian Ruiz, lo stesso
Insigne, in gol su rigore, e
Politano mentre alla Lazio non è bastato il momentaneo pareggio di
Immobile. Ha fatto più possesso palla e ha tirato di più il Napoli, ma entrambe le squadre hanno costruito tanto. Gli azzurri dopo il vantaggio iniziale hanno sfiorato il bis con
Insigne e
Mario Rui, i biancocelesti sono andati vicini al secondo gol con
Acerbi di testa. Vivace anche il secondo tempo, aperto dal rigore di
Insigne (fallo di
Parolo su
Mertens) e da un palo di
Correa e poi seguito dalle occasioni fallite da
Fabian,
Callejon,
Marusic e ancora
Correa.Momenti di tensione in campo nel finale: prima per un duro battibecco fra
Gattuso e
Inzaghi dopo un fallo di
Manolas su
Correa, poi un acceso faccia a faccia fra diversi giocatori per una brutta entrata di
Luiz Felipe su
Lozano e al fischio finale ancora tensione con
Gattuso che è andato a cercare un componente della panchina laziale, che, a suo dire, lo aveva pesantemente offeso.Molto più toccante è stata l’uscita dal campo di
Callejon, che ha giocato la sua ultima partita al
San Paolo (
Insigne gli ha lasciato indossare la fascia di capitano): sette anni entusiasmanti in campo e fuori, un esempio di professionalità per l’esterno che ha collezionato 348 partite in azzurro e che l’ultima, forse, la giocherà a
Barcellona.