Autore Topic: Calciomercato Lazio: Reina, perché non è solo un secondo portiere  (Letto 346 volte)

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Il portiere spagnolo non sarà soltanto il vice Strakosha. Nella coppa più prestigiosa ha collezionato 69 presenze, tutta la rosa biancoceleste 72. E Inzaghi lo apprezza per la costruzione dal basso

di Elmar Bergonzini

Non pensate sia un semplice secondo portiere. Pepe Reina alla Lazio non farà solamente panchina a Strakosha. I biancocelesti hanno puntato su di lui anche per far crescere il portiere albanese, che, per quanto bravo in alcuni fondamentali (nell’esplosività e nella reattività è eccezionale), non riesce a migliorare in alcuni suoi punti deboli (le uscite e la comunicazione con i compagni). Non un caso se a oggi Reina guadagnerà più del suo titolare (1,8 milioni per due anni lo spagnolo, 1 milione fino al 2022 l’albanese), benché Strakosha sia in trattativa per rinnovare al doppio del suo attuale stipendio.

LEADER—  Reina, però, non aiuterà il solo Strakosha. Pepe porta esperienza e carattere che alla Lazio è mancato proprio nel momento clou della scorsa stagione. Quando sembrava che potesse competere per lo scudetto la squadra di Inzaghi (che da Lulic a Immobile, passando per Milinkovic, Luis Alberto e Leiva non ha fra i leader giocatori che abbiano vinto campionati) si è sciolta come neve al sole. Reina in carriera ha invece vinto 6 titoli con i suoi club e tre con la nazionale (campione del mondo nel 2010). In Champions League, competizione alla quale la Lazio parteciperà per la prima volta dopo 13 anni, Pepe ha collezionato 69 presenze. Tutta la rosa biancoceleste arriva invece a 72 gettoni (dei quali il 66,6% sono però dei soli Leiva e Proto). Un’iniezione di esperienza non indifferente. A Inzaghi sta inoltre molto a cuore che la squadra cominci l’azione dal basso, dal proprio portiere, e anche in questo Reina è uno dei migliori al mondo. Nelle sue ultime avventure lo spagnolo ha dimostrato di sapersi adattare a qualsiasi tipo di ruolo: fino al 2017-18 è stato il titolare di una squadra ambiziosa come il Napoli, ma ha anche avuto l’umiltà di fare da secondo a profili diversi quali Donnarumma al Milan (situazione non troppo lontana da quella che troverà alla Lazio) e a Neuer al Bayern. Negli ultimi 6 mesi, all’Aston Villa, ha inoltre fatto vedere di non essere affatto arrugginito nonostante i suoi quasi 38 anni (li compirà il prossimo 31 agosto). Reina potrebbe quindi anche alternarsi con Strakosha che ogni tanto ha dovuto stringere i denti e giocare nonostante qualche problema al piede e alla schiena (Inzaghi non si è mai realmente fidato di Proto). Insomma, Reina alla Lazio sarà un leader carismatico, un dispensatore di esperienza, un insegnante e, forse, un titolare aggiunto. Quel che è certo è che non sarà solo un secondo portiere.

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