Autore Topic: Laziomania: Lotito senatore contestato ma che succede al mercato Lazio?  (Letto 283 volte)

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Come un giallo senza colpevole il mercato Lazio. Che sta succedendo? Non so se avete presente quei romanzi gialli di Agatha Christie: stavolta il colpevole non si sa bene chi sia, non è il maggiordomo. Il mercato si è arenato: Raiola e la Spal stanno rosicando male - scusate il francesismo - del parcheggio in cui è stato sistemato Fares per giorni. Si è parlato a lungo di indice di liquidità che, in un moderno Cluedo in biblioteca, o meglio a bilancio, starebbe condizionando le società, Lazio compresa. Tutto molto giusto, ma l’enorme difficoltà di trovare cessioni utili alla causa è pari forse solo a quella di trovare qualcuno che faccia la lista delle formazioni dall’altra parte del Tevere.

 Voglio dirlo chiaramente: è una faccenda complessa (gli indici sono 3), non vi tedio perché è tutta roba finanziaria, ma vi posso dire un’impressione personale: sono tante le società - non solo calcistiche - che prevedono passivi pesanti nei prossimi mesi. E tengono le granaglie al sicuro nel granaio, se possono, in previsione di tempi di carestia. Non mi sorprendere se alla fine il colpevole fosse il granaio.

MERCATO POCO STUZZICANTE - C’è tempo, quindi cerco di predicare un po’ di calma: certo non ci aiuta sapere quello che scriveva qualche giorno fa un giornalista di Sport Mediaset. Ovvero che Inzaghi avrebbe chiesto, ad inizio mercato, Vertonghen (poi finito al Benfica), Fofana (al Lens, squadra veramente affascinante) e il grande e irreprensibile Kumbulla, di cui abbiamo già parlato, e non ha senso rivangare l’annosa vicenda.

 Ora che, spinto da una ferale disperazione, abbia avallato Hoedt, possiamo crederci ma fa sorridere: mi piace, per me la Lazio può anche rivalutarlo, e farlo di nuovo crescere. Ma certo non possiamo dirci soddisfatti di un cavallo di ritorno di questo tipo. Non mi stuzzica l’entusiasmo, e credo non lo stuzzichi a nessuno, manco ad Inzaghi. Detto ciò, meglio di Mustafi: almeno Hoedt è un bel ragazzetto. Scherziamoci su, è il fondo direi.

LA VIA DI MEZZO - Qui il problema è sempre lo stesso: che ci sia un congiuntura finanziaria negativa, un big che dice no, alla Lazio manca sempre lo scenario di riserva all’altezza. Lasciatemi dire: il piano B di dimensioni e portata ridotta a volte funziona. Esemplare Bielsa Inzaghi: un big firma, poi molla, poi arriva un tecnico che è forse la cosa più bella che ci sia capitata da tanti anni. Ma lo scenario B è sempre troppo B, troppo in basso: abbiamo credo un problema con le mezze misure. O tutto troppo, o niente, o Diaconale o silenzio di tomba, o Lotito che sbraita al telefono o nessun comunicato.

 LOTITO SENATORE MA CONTESTAZIONE IN CASA - Lotito, che promette nuovi acquisti, e tra poco potrebbe addirittura andare in Senato. Purché, novello Bruto o Cassio, dagli alti scranni non ci secchi definitivamente il mercato, preso da troppi impegni ("quoque tu, Callejon..."). Intanto viene vagamente contestato dagli ultras della Lazio: «False promesse e mediocrità, il calciomercato è il solito scempio. Fuori il mercante dal tempio». Giusto un colpetto, per un senatore che vuoi che sia. Ora dovrà reggere le italiche sorti, non sarà uno striscione a fermarlo. Il colpevole è il mercante, per la parte più strutturata dei tifosi Lazio. Che si sono accorti, al netto di alcuni strenui giannizzeri del senatore entrante, che forse un solo titolarissimo e mezzo - Muriqi, una volta che rientrerà, più Fares, se ci fanno il favore di renderlo ufficiale - non è tantissimo per la Lazio. Dove potrebbe giocare Armini - bontà sua, gli auguriamo il meglio - in difesa. Bisogna premere sull'acceleratore ora: poi dopo difenderemo i nostri contro tutti. Fino alla fine del mercato però bisogna chiedere tanto. Al mercato nel tempio.

COME STA MURIQI - Qualcosa su Muriqi qualcuno doveva dirlo: è positivo? Non lo è? Almeno la positività di un giocatore può essere comunicata, chiaramente è una faccenda delicata, ma se diventa oggetto di speculazione mediatica e finisce sull’ANSA, forse un sì, o un no si poteva dire. Senza fare i Soloni dell’informazione e della comunicazione - che alla Lazio ci sono bravi professionisti, migliori di me, quindi non mi permetto - lo faccio rientrare in un altro contesto: è sempre la via di mezzo che manca. Ma lasciatemi dire: forse il colpevole è David Silva.

IL COLPEVOLE E’ DAVID SILVA - Forse lo voleva usare come testa d’ariete per poi prendere tutti utilissimi comprimari. Ma la scelta dello spagnolo ha spogliato il mercato Lazio fino ad ora dell’aura di magia, lasciando solo una stanca praticità. Ma forse anche noi pensiamo che i colpevoli siano sempre Lotito e Tare, e ci sfugge l’intero disegno, le difficoltà. Tra tutti colpevoli e nessun colpevole, manca il maggiordomo: alla Lazio, e all’ambiente.

 p.s. E c’è Cagliari-Lazio, per dire, finalmente comincia il calcio, quello vero.

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