Autore Topic: Il tifoso della Lazio  (Letto 733 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Fabio70rm

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 17897
  • Karma: +185/-13
  • Sesso: Maschio
  • Laziale di Quarta Generazione
    • Mostra profilo
Il tifoso della Lazio
« : Sabato 26 Settembre 2020, 13:40:18 »
Il tifoso della Lazio è un animale strano.

E' quello che si stringe in 50.000 a Lazio -Vicenza, che va in 30.000 agli spareggi in B, che va alle manifestazioni (anche se pilotate) sotto la sede dell'Agenzia delle Entrate o della FIGC, che si entusiasma per la corsa in moto al tribunale di Tivoli per evitare la messa in mora, che però poi protesta perchè la festa scudetto costa troppo e l'anno dopo della vittoria del massimo titolo italiano diminuisce il numero degli abbonamenti.

E' quello che si accalora per una rovesciata di Podavini, per un contrasto di Magnocavallo, che ricorda ogni stazione dei maledetti calvari percorsi in anni e anni di travagli e sofferenze, che ricorda con calore presidenze e dirigenti che spesso hanno tradito le aspettative o peggio, lasciato la società in mutande dopo male gestioni, ma che poi tira le bottigliette a Nesta, che insulta Nedved e Crespo, che Veron è lento, Vieri mercenario, Mancini traditore.

E' quello che gonfia il petto per le origini antiche, che si vanta della Polisportiva più grande d'Europa salvo poi ignorarne perfino i nomi delle discipline e non frequentandone o supportandone nessuna.

E' quello che sbraita per i negozi di merchandising che dovrebbero sorgere al posto di tutti gli esercizi commerciali entro le mura aureliane e oltre, in tutte le maggiori location di shopping frequentate, salvo però passarci davanti storcendo il naso perchè "noi non siamo come loro, non andiamo in giro come arlecchini o pupazzi" e facendo un acquisto ogni morto di papa, centellinando ai centesimi e lamentandosi di prezzi elevati.

Quello che Lazio - Juve costa troppo, Lazio - Torino facce lo sconto, Lazio - Cosenza metti i biglietti ad un euro per far venire la gente, salvo poi presentarsi in numeri infimi negli appuntamenti non d'elite.

E' quello che discute di correlate, aumenti di capitale, gestioni societarie, plusvalenze e utili di bilancio, dimenticando che una rovesciata di Giordano, un rigore di Signori, un tacco di Mancini o una bordata di Immobile sono anni luce più appassionanti.

In sostanza il tifoso della Lazio non sa vincere, ha paura della vittoria.

Gli piace la sofferenza, ci si macera dentro, anche nei momenti del trionfo c'è sempre spazio abbondante per i "sipperò", il timore che si possa tornare alle annate maledette, anche se più che timore è un desiderio fremente.

Pane e salame e non sushi, le mille lire e non i milioni di euro, il tifoso della Lazio è un fossile vivente, in arretrato perenne per i suoi tempi. Antico quando nacque la società, nel secondo dopoguerra si rifaceva a tradizioni papaline quando c'era il boome economiche, nel 2000 rimpiangeva gli anni '70, ed oggi mitizza gli anni 2000.

Mai capace di andare avanti, di evolversi.

Se vogliamo davvero imprimere una svolta dobbiamo cambiare noi. Altro che stadi di proprietà, ricchi scemi alla presidenza o gioielli mondiali dal vivaio.

Dobbiamo capire che la Lazio è ora, che vive con noi ogni giorno.

E che si tratta dopotutto solamente di una squadra di calcio. Che deve attirare passioni sane e nient'altro.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

geddy

Re:Il tifoso della Lazio
« Risposta #1 : Sabato 26 Settembre 2020, 14:07:52 »
A parte romanisti, napoletani e fiorentini e' uguale a tutti gli altri. Il tifoso Laziale.

Offline bisevac

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 648
  • Karma: +18/-0
    • Mostra profilo
Re:Il tifoso della Lazio
« Risposta #2 : Sabato 26 Settembre 2020, 14:20:53 »
Basterebbe trovare la giusta prospettiva, e godersi la Lazio.

Noi nel nostro piccolo così abbiamo fatto.
Passione e leggerezza, sempre.
Rabbia e rancore, odio irrazionale, lo lasciamo fuori all'uscio.
La cosa peggiore è dover combattere il nemico interno, e di questi tempi ce ne sono millanta. Basti pensare che la partita di oggi è già una bomba ad orologeria, e siamo solo ai prodromi di una stagione fin troppo anomala, che si è andata ad accavallare alla precedente, con problemi pesanti di ogni tipo quasi in club.

Lo sappiamo già, predichiamo nel deserto, e le prefiche di sventura sono pronte per aizzare i loro lai. Imoossibile quindi farci fronte, è come provare a far recuperare un minimo di senso comune a in pezzo di mogano. Così stanno, così restano, impossibile modificarne alcunchè.
Ma 'sti cazzi. Il nostro metodo del 2020 di fronte a certuni.
Passione e leggerezza.
Con la Lazio nell' anima, e tanta umana simpatia per chi la rappresenta al massimo livello
c'erano una volta il grande darienzo

borgorosso

Re:Il tifoso della Lazio
« Risposta #3 : Sabato 26 Settembre 2020, 16:20:42 »
A parte romanisti, napoletani e fiorentini e' uguale a tutti gli altri. Il tifoso Laziale.
Bah, solo ai romanisti


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Offline MagoMerlino

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 16959
  • Karma: +493/-398
  • Sesso: Maschio
  • Fare o non fare! Non c'è provare.
    • Mostra profilo
Re:Il tifoso della Lazio
« Risposta #4 : Sabato 26 Settembre 2020, 16:25:15 »
Per niente d'accordo, ai tifosi della Lazio riconosco pregi e difetti come per qualunque altro tifoso di qualunque altra squadra, ma nessuno dei difetti elencato.
Mai sentito da nessuna parte che il tifoso deve evolversi, il tifoso deve fare il tifoso.
Ogni tifoso fa storia a se, impossibile inquadrarlo in prospetti più ampi.
Solo i trigorioti fanno eccezione.
Conosci un trigoriota, li conosci tutti. Conosci un milione di Laziali non ne trovi 2 uguali.


Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Orazio Scala

Re:Il tifoso della Lazio
« Risposta #5 : Sabato 26 Settembre 2020, 17:29:35 »
De Angelis e Plastino hanno creato una generazione di piagnoni e con il complesso di inferiorità nei confronti dell'asroma. Hanno mitizzato periodi storici ignobili per gestione societaria, profilo tecnico, confronto (inesistente) con la controparte cittadina, professionalità dei calciatori. Hanno inchiodato il tifoso alla percezione da anni Ottanta: con le pezze al sedere ma, per questo, belli.

Piano piano ci libereremo di questo odore stantio di olio canforato e spogliatoi di Tor di Qui(n)to.

geddy

Re:Il tifoso della Lazio
« Risposta #6 : Sabato 26 Settembre 2020, 17:52:52 »
Bah, solo ai romanisti


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
I fiorentini e  i napoletani mi sa non li conosci.