Autore Topic: S.S.Lazio e Covid-19  (Letto 36523 volte)

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Offline jegue98

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S.S.Lazio e Covid-19
« : Martedì 27 Ottobre 2020, 13:30:09 »
Buongiorno a tutti,
apro questa discussione perché ritengo, che anche la comunicazione della S.S.Lazio (come tante altre), abbia più di qualche difficoltà riguardo a questo tema.
Ad oggi il sospetto (mio personale) che non ci sia chiarezza per quanto riguarda i canali ufficiali, su tutto ciò che ruota attorno al virus in relazione alla prima squadra. Capisco il momento di estrema confusione, ma perché non danno alcuna informazione? Perché dobbiamo leggere da altre testate giornalistiche o dai vari social notizie informali o semi-ufficiali?

Non so se è vero, ma sembra che la UEFA abbia riscontrato dei positivi ai test sierologici e stiano aspettando conferme dai molecolari di alcuni giocatori. Insomma per la trasferta contro il Club Brugge, alcuni giocatori (compreso l'allenatore) per questo motivo non dovrebbero partire.

Anche se erano previsti dei contagi, non pensate che siano fortemente condizionati i vari campionati?
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Offline MCM

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Re:S.S.Lazio e Covid-19
« Risposta #1 : Martedì 27 Ottobre 2020, 13:37:39 »
Il Covid, per il movimento calcistico, è un infortunio come qualsiasi altro virus che un calciatore può prendersi.

Grazie a Dio la sua letalità, rapportata alle condizioni anagrafiche e atletiche dei giocatori, lo rende sostanzialmente innocuo per un atleta.

Fatta questa premessa non esiste alcuna ragione per la quale la Lazio debba svelare al mondo eventuali positività di calciatori.

Tanto se lo sono semplicemente non giocano.

Forza Lazio, forza Calcio ❤️
Covid roma!

Offline jegue98

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Re:S.S.Lazio e Covid-19
« Risposta #2 : Martedì 27 Ottobre 2020, 13:46:24 »
Hai ragione MCM, però a me sembra evidente che ci sia poca considerazione nei confronti dei tifosi, almeno per quanto riguarda i canali ufficiali.
Dovrebbero essere più vicini.
Mi dirai, che significa?
Significa, a mio modo di vedere, più informazioni, più rassicurazioni, più chiarezza, più considerazione verso chi segue la squadra, così probabilmente ci sarebbero meno illazioni da parte di coloro che sguazzano dietro a storielle inventate.
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Gasco luis veron

Re:S.S.Lazio e Covid-19
« Risposta #3 : Martedì 27 Ottobre 2020, 14:08:28 »
Buongiorno a tutti,
apro questa discussione perché ritengo, che anche la comunicazione della S.S.Lazio (come tante altre), abbia più di qualche difficoltà riguardo a questo tema.
Ad oggi il sospetto (mio personale) che non ci sia chiarezza per quanto riguarda i canali ufficiali, su tutto ciò che ruota attorno al virus in relazione alla prima squadra. Capisco il momento di estrema confusione, ma perché non danno alcuna informazione? Perché dobbiamo leggere da altre testate giornalistiche o dai vari social notizie informali o semi-ufficiali?

Non so se è vero, ma sembra che la UEFA abbia riscontrato dei positivi ai test sierologici e stiano aspettando conferme dai molecolari di alcuni giocatori. Insomma per la trasferta contro il Club Brugge, alcuni giocatori (compreso l'allenatore) per questo motivo non dovrebbero partire.

Anche se erano previsti dei contagi, non pensate che siano fortemente condizionati i vari campionati?

Continuando cosi vincera' chi avra' meno contagiati: per me continuare potrebbe aver un senso a livello di Business ma non piu' sportivo.

Se il numero dei positivi e' contenuto allora si potrebbe anche persistere nell' anomalia (ma attenzione perche' ci sono delle testimonianza di anche video di alcuni giovani che precedentemente erano in hran forma, guariti dal Covid ma a cui sono rimasti degli strascichi (polmoni, ecc.).

Sono effettivamente a quanto dicono, un numero molto limitato ma vuol dire che comunque anche i giovani in perfetta forma possono correre de rischi per la loro salute.

Se il numero dei calciatori positivi inizia ad essere numeroso che senso avrevve continuare?

Io, non sono di quelli che dicono: si chiude tutto o, si apre tutto.

Sono per valutare ogni situazione individualmente in base al contesto e il calcio a differenza del tennis (ad  esempio), comporta molti piu' rischi perche' uno sport di squadra e soprattutto di contatto quindi andrebbe valutato di conseguenza perche' in uno sport di contatto si hanno maggiori possibilita' di contrarre il Covid.

E' vero che i calciatori fanno i tamponi ma o tamponi ti dicono se sei posotivo o, negativo non prevengono il virus: i giocatori nelle loro case o, allenandosi a distanza senza possibilita' di contatto avrebbero meno possibilita' di contrarre il Covid.

Fermando momentaneamente il calcio che e' la terza industria italiana, potrebbero abbassarsi tutti gli stipendi e quei soldi potrebbero essere sfruttati per aiutare le persone piu' in difficolta' come quelle che hanno perso il lavoro, le piccole aziende, i piccoli commercianti.

Ritrovando un equilibrio tra poveri e ricchi tra salute ed economia potremmo combattere molto meglio il Covid.

Tutto si riassume in due parole: redistribuzione della ricchezza (prevista dalla nostra costituzione!).

Non siamo in guerra (teniamo fuori la retorica), ma nel dopo guerra tassarono le grandi aziende e i grandi imorenditori fino al 99% (basta leggere la storia del nostro dopo-guerra, quale fonte migliore dei libri di storia?).

E cosi' pian piano redistribuendo la ricchezza questa nazione usci' dalla poverta'.

Cio' che oggi ci sembra impossibile ed utopico e' stato applicato realisticamente e ci abbiamo salvato il nostro paese.

La differenza tra i poveri e i ricchi va' colmata attraverso la redistribuzione della ricchezza (tassando i grandi capitali), per salvare ile famiglie piu' povere, le piccole aziende, i piccoli commercianti.

La salute viene prima dell' economia: na in questa era basata sul consumismo capitalista basata sul Dio denaro senza soldi non si mangia.

E' sbagliato proprio il concetto di basare una societa' sul denaro: ma ora, ormai in pieno consumismo capitalista, dobbiamo pensare a salvare salute ed economia dei piu' poveri.


Poi, se proprio nessuno vuole fermare il campionato (almeno, per limitare l' anomolia sportiva), che si portino gli over a 20 giocatori anziche' a 17!

ThomasDoll

Re:S.S.Lazio e Covid-19
« Risposta #4 : Martedì 27 Ottobre 2020, 14:21:13 »
Gasco, se si ferma il campionato salta la metà delle squadre pro.

Offline Leòn

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Re:S.S.Lazio e Covid-19
« Risposta #5 : Martedì 27 Ottobre 2020, 14:55:39 »
Gasco, se si ferma il campionato salta la metà delle squadre pro.

Sì ma questo è più o meno la playstation. Ieri con Donnarumma le merde scajavano, per esempio.
Qui, a botte de dieci contagi ( e magari, di questi, nessun malato) a squadra, capace che è la volta buona che lo scudetto lo rivince il Cagliari, il Verona o la Samp.
Eddaje su.

ThomasDoll

Re:S.S.Lazio e Covid-19
« Risposta #6 : Martedì 27 Ottobre 2020, 15:09:02 »
eh lo so.
Soluzioni alternative?

Offline jegue98

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Re:S.S.Lazio e Covid-19
« Risposta #7 : Martedì 27 Ottobre 2020, 15:10:51 »
Forse Jim ci può aiutare: non era forse il caso di isolare tutte le squadre professionistiche come hanno fatto negli Stati Uniti con il Football Americano?

Ad ogni modo, la critica nella comunicazione persiste nonostante ci sia molta confusione.
Sul sito ufficiale www.sslazio.it l'ultimo comunicato parla della cessione di Bastos e fra le ultime notizie c'è la rifinitura pomeridiana con apertura ai Media alle 15:00.
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Offline Leòn

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Re:S.S.Lazio e Covid-19
« Risposta #8 : Martedì 27 Ottobre 2020, 15:21:24 »
eh lo so.
Soluzioni alternative?

Quelle che dovrebbero essere attuate anche nella vita di tutti noi: messa in sicurezza dei soggetti deboli/a rischio, malati a casa e libertà per tutti gli altri.
Nello specifico della Lazio, Leiva e Luis Felipe a casa e tutti gli altri in campo.

Gasco luis veron

Re:S.S.Lazio e Covid-19
« Risposta #9 : Martedì 27 Ottobre 2020, 15:56:32 »
L' alternativa e' che la ricchezza del mondo calcio (Tv, Sponsor, Patrimoni personali dei presidenti piu' ricchi, Stipendi dei calciatori che superano i 2 milioni l' anno), potrebbero essere utilizzati per salvare le famiglie in difficolta' dove si e' perso il lavoro a causa del Covid, le piccole aziende e i piccoli commercianti.

E non solo il.mondo del.calcio dovrebbe far questo ma ora stiamo parlando del mondo del calcio.

Il calcio e il nostro divertimento si fermerebbe ma molte persone riuscorebbero a non scendere sotto la soglia della poverta' in quest' era buia.

Almeno fino ad un eventuale vaccino (ieri, ho sentito di una probabile iniezione che coprirebbe dal virus per almeno 6 mesi), che non e' un vaccino ma che comunque sarebbe un arma molto importante per contrastare il Covid che dovrebbe esser pronta a Marzo-Aprile 2021, circa.

Le date possono sempre slittare ma ci stanno lavorando: cio' significa che dobbiamo aiutare le classi piu' poveri almeno fino a Marzo-Aprile non mi sembra un enormita'.

Il calcio e' una delle "aziende", in grado di far questo: ci divertiremo di meno ma salveremo piu' famiglie.

I calciatori potrebbero (e dovrebbero), allenarsi ma senza far partitelle in maniera da evitare i contatti: e' importanti che si mantengano in forma in attesa di una ripresa.

Nel frattempo cosi' facendo salverebbero dal fallimento tante famiglie, tante piccole attivita' salvaguardando parallelamente MOLTO DI PIU' la loro salute.

Tra le squadre ci sono nello staff 40enni, 50enni che corrono un rischio maggiore di un 20enne-30enne (che non sono comunque a rischio 0 nonostante la giovane eta' e lo stato fisico eccellente come ricordato da alcune testimonianze di giovani che sono guariti dal Covid mantenendo degli strascichi fisici).

Tra l' altro dal punto di vista sportivo spiegatemi se si puo' partire alla pari in una partita dove una squadra ha 7-8 calciatori fuori per Covid (con sintomi o, senza), rispetto ad un altra squadra che e' stata piu' fortunata.

Il Covid non va' considerato come un infortunio qualsiasi calcistico: e' qui' che sbagliamo.

Poi anche io ho tantissima voglia di Calcio di Lazio, e di Vita (per quanto la mia vita e' ristretta all' interno della mia abitazione con tutti gli Handicap del caso).

Tutto quello che puo' andare avanti deve andare avanti (magari migliorando le idee e gli strumenti per difendefci dal virus): ma con un virus in atto continuare a fare uno sport di contatto e' veramente difficile.

Se cadi ma riesci a fermarti prima del precipizio riuscirai sempre a rialzarti!

Detto questo stasera FORZA LAZIO ma vedete: Luis Alberto era in una forma strepitosa, in questo momento e' capace di fare qualsiasi cosa sul  campo (anche di segnare da solo).

Non manchera' per una botta, pef un infortunio muscolare, ma per una cosa che non riguarda il calcio.

Non ho le ultime notizie e non so' piu' quali giocatori siano rimasti (clmpreso lo stesso tecnico): come sipuo' in questa condizione, giocare?

Il risultato sara' inevitabilmente alterato: quest' anno vincera' la squadra che avra' avuto la fortuna di aver avuto meno contagiati per il Covid.

Ed e' un gran peccato: dal punto di vista sportivo rosoco perche' abbiamo uno squadrone e nessuno mi toglie dalla testa che senza Covid avremmo vinto il.campionato precedente (siamo arrivati a -5 dalla Juve cin una squadra a pezzi fisicamente con un ecatombe di infortuni).

Il risultato del campionato dello scorso anno e' stato falsato: questo di quest' anno sara' totalmente alterato se si continuera' a giocare.

Poi la smetto perche' vorrei portare positivita' e senza calcio stiamo tutti male (NOI SENZA LAZIO): ma se ci pensate il calcio puo' fare qualcosa di molto piu' grande di quello di farci divertire ovvero potrebbe in quest'era salvare le famiglie che economicamente sono sul lastrico, potrebbe salvare i piccoli imorenditori, i piccoli negozi e le piccole aziende dal fallimento.

E NON SOLO IL MONDO DEL CALCIO: ALTRE GRANDI AZIENDE DOVREBBERO CONTRIBUIRE (NON SOLO LO STATO!)

Sono sicuro che verso Marzo-Aprile tutto tornera' "quasi"alla normalita': con la differenza che ci saremmo tutti quanti salvati il culo (compreso i calciatori che comunque anche se sono giovani stanno rischiando se pur in una percentuale molto bassa rispetto agli anziani e agli immunodepressi), la loro vita.

Io, sono per combattere il consumismo capitalista per salvaguardare LA VITA.

Non esiste una soluzione unica: il chiudere tutto o, l' aprire tutto.

Esiste la logica: ogni situazione andrebbe analizzata singolarmente molto attentamente.

FORZA LAZIO!




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Re:S.S.Lazio e Covid-19
« Risposta #10 : Martedì 27 Ottobre 2020, 16:00:32 »
Mancini delle merde era positivo venerdì ed era negativo domenica.
Speriamo che anche i nostri negativizzino presto.
Una volta preso, per svariati mesi si dovrebbe essere coperti dagli anticorpi. Il che vuol dire che quelli che sono assenti oggi, non dovrebbero più esserlo, sperando che nei primi mesi dell'anno prossimo sia disponibile il vaccino...

Gasco luis veron

Re:S.S.Lazio e Covid-19
« Risposta #11 : Martedì 27 Ottobre 2020, 16:17:58 »
Quelle che dovrebbero essere attuate anche nella vita di tutti noi: messa in sicurezza dei soggetti deboli/a rischio, malati a casa e libertà per tutti gli altri.
Nello specifico della Lazio, Leiva e Luis Felipe a casa e tutti gli altri in campo.

Sarebbe la soluzione perfetta se non avessi visto personalmente QUEI RARI MA CLMUNQUE ESISTENTI CASI, di giovani in gran forma malati di Covid che sono stati comunque malissimo, che hanno rischiato la pelle.

E che ne' sono usciti ma portandosi degli strascichi: nel mondo del calcio FORTUNATAMENTE, questa cosa non e' ancora successa.

E' chiaro che non possiamo rintanarci tutti in casa e il tuo disti guo tra i soggetti piu' debi e meno deboli e' corretta ma i meno deboli dovranno comunque esser tutelati (magari con un maggior raggio d' azione rispetto ai piu' deboli), perche' non sono a rischio 0.

Allora e' importante andare a vedere il contesto e la specifica situazione: un calciatore pratica uno sport di contatto per cui sara' teoricamente maggiormente esposto al Covid rispetto ad un tennista.

Questo tipo di ragionamento come croterio andrebbe fatto per ogni categoria in modo di fare un ragionamento logico e in modo di diminuire al minimo i rischi senza pero' fare un Lockdown totale.

Va' fatto un ragionamento anche sulle metodologie: ma qui' sarebbe un discorso troppo lungo.

Ad esempio dopo quasi un anno di Covid (in tutto il mondo politico di destra, sinistra e centro), ancora non si e' fatta una legge per poter aprire ed utilizzare le porte antincendio per creare piu' entrate e piu' uscite che diminuirebbero i rischi di contatto.

Esempio concreto?

Andate presso gli uffici postali e capirete: in molti uffici si entra e si esce scaglionati ma sempre da un unica entrata/uscita.

Problema risolvibile utilizzando le porte antincendio: ma queste non possono essere aperte se non in casp di incendio.

Ecco, in questa particolare era abbiamo perso la capacita' delle soluzioni semplici a favore di quelle piu' difficoltose.

La nostra mente riceve maggiori informazioni ma ha perso la capacita' di arrivare alle soluzioni attraverso la semplicita': questo perche' non siamo piu' abituati ad arrivare alla soluzione attraverso un processo mentale che tieme allenati il nostro cervello alla semplicita' delle soluzioni.

Siamo diventati complessi poiche' disabituati al cercare il modo come ttovare una sokuzione: i contadini di un volta sapevano fare le divisioni molto piu' velocemente di noi cittadini "informati", o, "disinformati", di oggi.

Noi abbiamo bisogno della calcolatrice.

Una volta se volevamo cercare una notizia, dovevamo pensare peima a come procirarsela: magari andando in unabiblioteca, o, da un altra parte.

Il processo della ricerca, faceva lavorare il nostro cervello a prescindere dall' informazione che volevamo.

Oggi, arriviamo direttamente alla soluzione andando su google.

La tecnologia ci ha reso pigri e il mondo consumista capitalista si e' giovato di questo fatto: mdntre la tecnologia se sfruttata in maniera positiva e' una grandissima risorsa.

Ecco, perche' secondo me noi tutti (me compreso), oggi fatichiamo a trovare delle soluzioni che a vte sono le piu' semplici come quella di sbloccare le porte anticendio per creare dei percorsi alternativi nei centri postali, oppure di scaglionare i mezzi pubblici diversificando gli orari di lavoro in maniera che non si crei la calca dalle 9.00 alle 10.00 che sono i classici orari di entrata a lavoro (almeno i piu' frequenti).

Servono idee anche semplici.





Offline jegue98

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Re:S.S.Lazio e Covid-19
« Risposta #12 : Martedì 27 Ottobre 2020, 19:32:34 »
Non so ragazzi, sarò strano io.
Mi sarei aspettato tre righe di comunicato in questa fase di transizione.
Non è che ci vuole tanto:
"Stiamo aspettando i risultati dei tamponi di tot. giocatori, per questo motivo non sono partiti, se saranno negativi prenderanno l'areo altrimenti rimarranno a Roma.".
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Offline chemist

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Re:S.S.Lazio e Covid-19
« Risposta #13 : Martedì 27 Ottobre 2020, 23:05:08 »
Una cosa non capisco. Vorrei capire la percentuale di giocatori di serie a contagiati sul totale. Perche' onestamente se nella popolazione si contagia solo lo 0.05% (500 persone ogni milione di abitanti) al giorno, sembra che in serie a si decimano le squadre. Ma sti giocatori dove lo prendono sto covid?

Offline Ataru

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Re:S.S.Lazio e Covid-19
« Risposta #14 : Martedì 27 Ottobre 2020, 23:08:33 »
Una cosa non capisco. Vorrei capire la percentuale di giocatori di serie a contagiati sul totale. Perche' onestamente se nella popolazione si contagia solo lo 0.05% (500 persone ogni milione di abitanti) al giorno, sembra che in serie a si decimano le squadre. Ma sti giocatori dove lo prendono sto covid?
si allenano insieme e giocano uno sport di contatto. Se uno si prende il covid, ci sta che lo attacca a mezza squadra
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Orazio Scala

Re:S.S.Lazio e Covid-19
« Risposta #15 : Martedì 27 Ottobre 2020, 23:08:40 »
Una cosa non capisco. Vorrei capire la percentuale di giocatori di serie a contagiati sul totale. Perche' onestamente se nella popolazione si contagia solo lo 0.05% (500 persone ogni milione di abitanti) al giorno, sembra che in serie a si decimano le squadre. Ma sti giocatori dove lo prendono sto covid?

Chimico, se il 13% di sottoposti a tampone è positivo, e tutti i calciatori fanno il tampone a differenza di noi comuni mortali, l'idea che il 13% dei calciatori sia/sia stato positivo non è così assurda.

 si allenano insieme e Giovanni uno sport di contatto. Se uno si prende il covid, ci sta che lo attacca a mezza squadra

Anche Ciro, ahinoi.




 ;D

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Re:S.S.Lazio e Covid-19
« Risposta #16 : Martedì 27 Ottobre 2020, 23:46:11 »
Boh, capisco che lo sport e' di contatto, ma sempre uno su 24 se lo deve prendere per primo, che e' sempre una percentuale molto elevata.
Rob, per rispondere a te, i tamponi di solito si fanno ai sintomatici, quindi in realta' sto 13 % e' fittizio..

Offline MCM

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Re:S.S.Lazio e Covid-19
« Risposta #17 : Mercoledì 28 Ottobre 2020, 08:25:18 »
Chiaramente l'incidenza del covid sulla popolazione é molto più alta di quella ufficiale.
In Lombardia girano, ad oggi, circa 50mila positivi(contano come nuove positivi anche tamponi doppi o tripli ergo sono un po' di meno ma teniamo buono il dato).
È lo 0,5% della popolazione.

Considerando il tasso di letalità lombardo attorno al 10% e quello reale della malattia tra lo 0,25 e il 2.5% a seconda delle interpretazioni, abbiamo un numero di positivi che è sottostimato da 4 a 20 volte.


ThomasDoll

Re:S.S.Lazio e Covid-19
« Risposta #18 : Mercoledì 28 Ottobre 2020, 08:44:37 »
Quelle che dovrebbero essere attuate anche nella vita di tutti noi: messa in sicurezza dei soggetti deboli/a rischio, malati a casa e libertà per tutti gli altri.
Nello specifico della Lazio, Leiva e Luis Felipe a casa e tutti gli altri in campo.

perfetto. Senza fermare campionati provocando danni che segnerebbero una cesura visibile da Marte.

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Re:S.S.Lazio e Covid-19
« Risposta #19 : Mercoledì 28 Ottobre 2020, 09:11:42 »
 si allenano insieme e giocano uno sport di contatto. Se uno si prende il covid, ci sta che lo attacca a mezza squadra
Su questo poi diciamo che si sono sbragati un po’ tutti. Alla ripresa dello scorso campionato non si potevano abbracciare, oggi si baciano addirittura (vedi Ciro e Acerbi).
Ovviamente non solo nella Lazio ma in tutte le squadre ho notato che le esultanze sono di nuovo come ai vecchi tempi.
Ma anche questo è un discorso assurdo se vogliamo. E’ chiaro che se io (facendo un esempio) durante un calcio d’angolo sto appiccicato all’attaccante avversario per non so quanti secondi, ci strattoniamo, ci spingiamo, se quello è positivo quanta percentuale ho di prenderlo anche io?
Capisco i protocolli fatti apposta per il calcio professionistico (tamponi prima di ogni gara) ma anche così, non se ne può venir fuori.
La soluzione sarebbe stata prendere ogni squadra professionista ed isolarla da tutti. Solo così forse la percentuale di contagi sarebbe rimasta bassissima.


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