Autore Topic: È morto Paolo Rossi  (Letto 3593 volte)

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Offline Karmilla

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È morto Paolo Rossi
« : Giovedì 10 Dicembre 2020, 07:23:06 »
Come da titolo, che anno di ...
Citazione da: franz_kappa
Karmilla non è donna di cultura, ahinoi ;-)

Offline Matita

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Re:È morto Paolo Rossi
« Risposta #1 : Giovedì 10 Dicembre 2020, 07:25:35 »
E dopo Diego, un altro pezzo della gioventù che se ne va.
Quella maglia col 20 in mezzo a tutte quelle verdeoro rimarrà colorata per sempre.

Ciao Pablito.



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Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline Breizh

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Re:È morto Paolo Rossi
« Risposta #2 : Giovedì 10 Dicembre 2020, 08:15:16 »
E dopo Diego, un altro pezzo della gioventù che se ne va.
:(

Offline jegue98

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Re:È morto Paolo Rossi
« Risposta #3 : Giovedì 10 Dicembre 2020, 10:39:07 »
Pablito, ci fece sognare.
Protagonista contro il miglior Brasile di sempre.
Ma al di là di questo, adoravo i suoi modi gentili e pacati, sembrava essere una brava persona.
Che riposi in pace anche lui.

Come da titolo, che anno di ...

Che disastro..
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Online Davide

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Re:È morto Paolo Rossi
« Risposta #4 : Giovedì 10 Dicembre 2020, 10:40:49 »
Avevo 7 anni, sono corso sul balcone gridando ai miei amici del vicinato che avevamo vinto il mondiale grazie a Paolo Rossi...grazie di tutto, rip.

Online MCM

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Re:È morto Paolo Rossi
« Risposta #5 : Giovedì 10 Dicembre 2020, 10:40:56 »
Un tumore bastardo.
Che piaga infame.

Un abbraccio alla famiglia ma anche a tutto il popolo italiano.

Paolo Rossi é Storia

geddy

Re:È morto Paolo Rossi
« Risposta #6 : Giovedì 10 Dicembre 2020, 10:57:45 »
L'ho detestato ai tempi del Lanerossi, manco fosse stato il centravanti della roma. Era il rivale di Bruno e non riuscivo ad apprezzarlo. L'ho visto contro di noi con il Vicenza all'Olimpico. Vinsero loro credo 3 a1 e per noi segno' Garlaschelli. Era educato e gentile ed anche dotato di tecnica e agilita' fuori dal comune ed aveva il fiuto del goal. Ricordo alla Juve il goal al rientro dopo le scommesse, forse con l'Udinese. Bellissimo.



Offline Fabio70rm

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Re:È morto Paolo Rossi
« Risposta #7 : Giovedì 10 Dicembre 2020, 11:38:21 »
Che brutto anno!!!

Un altro pezzo di gioventù che se ne va!!

R.I.P.

 :(
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Gasco luis veron

Re:È morto Paolo Rossi
« Risposta #8 : Giovedì 10 Dicembre 2020, 12:54:20 »
IL GRANDE PABLITO: GRAZIE DI TUTTO!


Offline fish_mark

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Re:È morto Paolo Rossi
« Risposta #9 : Giovedì 10 Dicembre 2020, 12:58:06 »
Paolo Rossi è stato un grande, un grandissimo, uno dei più famosi calciatori del mondo del suo tempo. Una carriera prima martoriata dagli infortuni ma che poi si riscatta, soprattutto con diverse fiammate.
Memorabile fu la sua stagione del 1977.78 dove vince la classifica cannonieri con la c.d. squadra rivelazione del Lane Rossi Vicenza che conclude seconda. Poi è protagonista ai mondiali del 1978 con quella Italia giovane che avrebbe meritato di più.
La carriera prosegue al Perugia, uomo mercato e vera star del calciomercato, ma si interrompe con il suo coinvolgimento nel calcioscommesse.
Si fa due anni di squalifica che conclude un mese prima del termine del campionato 1981-82, quello della vigilia dei mondiali. Gioca un paio di partite alla Juventus e poi parte per il ritiro di Alassio, convocato da Bearzot, che lascia a casa Pruzzo, il capocannoniere giallorotto tra un trionfo di fegati spappolati dei nostri cari cugini.
La spedizione parte male che più male non si può. La nazionale è circondata da polemiche e scetticismo, nessuno crede che la nostra squadra sarà buona a far nulla e nel caso specifico non manca chi grida allo scandalo per la presenza di un giocatore come Paolo Rossi che non sembra degno almeno in quel momento di ricoprire quel ruolo. Per dire il clima della vigilia, Bearzot deve fronteggiare una contestazione a Roma di fronte all'hotel, con una ragazza che gli urla un insulto e lui che non ce la fa proprio più e gli rifila un ceffone.
Va bene andiamo in Spagna sicuri di incontrare il disastro, il fallimento di una squadra su cui nessuno crede. Nessuno, tranne Bearzot che fa giocare Rossi sempre e comunque anche nel girone dove concludiamo secondi con tre pareggi, dietro la Polonia.
Ci toccano Argentina e Brasile e sapete tutti la storia, ma qui è il caso di vedere cosa fa Rossi da questo momento. Intanto, si parte dalla vittoria l'Argentina di Maradona che battiamo ma senza il suo apporto.
E poi arriva quel pomeriggio del 5 luglio, collegamento TV alle 17,25, da uno stadio piccolo come il Flaminio (e che oggi non c'è più). E’ l’ora della corrida, pronti al massacro, perché sicuri della disfatta contro i brasiliani. Insomma, la discussione verteva su quanti ne avremmo presi. 3 oppure 4? Boh, chissà! L'importante è uscire a testa alta.
Ed è la stessa testa alta, appena alta, che ci mette dopo 5 minuti lui, proprio lui, Paolo Rossi, che incorna in corsa un cross perfetto e teso di Cabrini. E' il vantaggio! No, dai non ci credo, stiamo avanti sui brasiliani. Che poi dopo 12 minuti pareggiano con Socrates. Allora, lo vedi, la "logica" viene ripristinata, quando al 25° i difensori brasiliani si giocano la palla dietro come si fa all'oratorio in un pomeriggio assolato – tra colpi di tacco e plastiche finte - e in quell'istante, come una gazza ladra, interviene Rossi che ruba palla, brucia in velocità, un difensore, entra in area e infila Waldir Peres con un tiro che sembra scoccato da una fiocina.
Saltiamo tutti in piedi, con la gioia di una magia a cui non si riesce a credere ma avviene davanti ai nostri occhi. E continuiamo e resistiamo con grandi difficoltà, quando nel secondo tempo arriva il pareggio dei verde oro a 20 minuti dal termine E chi segna? PauloRobertoFalcao, correndo verso la panchina inquadrato in primo piano dalle telecamere mentre urla con le tonsille di fuori la rabbia di chi sta ricacciando indietro una macumba.
E no, non è possibile, ci stanno rompendo il giocattolo, non è accettabile tutto questo. E allora proviamo a insistere ma poi come fare? Allora, basta un calcio d'angolo, una mischia in area, un pallone buttato lì, un po' così, vediamo che succede, da Tardelli e ... sbuca dal cilindro ancora lui, Paolo Rossi che la rimette dentro con la stessa naturalezza con cui si rimette a posto un posacenere spostato. I brasiliani sono impietriti, di fronte alla loro festa annunciata che si sta rovinando così, inaspettatamente. E caricano ancora, mentre noi segniamo ma l’israeliano Abraham Klein, imbeccato dal guardalinee Chan-Tam Sum, ci nega il goal di Antognoni, del tutto regolare. Per inciso, su quell'arbitro ci si potrebbe scrivere un libro o girare un film a parte. Arbitrò Inghilterra Brasile del 1970 e in quel momento, in quel pomeriggio di luglio del 1982, aveva ben altro a cui pensare: un figlio in guerra.
Ma torniamo in campo, resistiamo nel finale quando San Zoff blocca una palla sulla linea fermando per un attimo il battito cardiaco di 60 milioni di italiani. Poi ancora qualche minuto e la festa inizia. Il mondiale l'avevamo vinto in quel momento, Polonia e Germania soltanto per la regolarità del torneo, ma la vittoria si era già manifestata in quel pomeriggio.

Tutto questo per cosa? Per la tripletta di Paolo Rossi, che di triplette ne aveva già fatte in precedenza (una a noi a Roma nel 1978), ma questa era quella più importante. Anche per il paese, per l'Italia che quel pomeriggio si metteva definitivamente dietro gli anni di piombo e faceva iniziare gli anni 80, un periodo diverso, più spensierato, più leggero, dove finalmente prendemmo coscienza che potevamo farcela anche noi, visto che eravamo "campioni del mondo" come ci disse ben 3 volte Nando Martellini.

Di tutto questo dobbiamo renderne grazie a un giocatore gracilino, non dotato di grandissima tecnica, ma che aveva un dannato fiuto del goal, specie di rapina, e quel giorno serviva quello e bastava quello. Anche perché il calcio è dei giocatori, non degli allenatori.

Grazie Paolo.
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Offline aquilavecchia

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Re:È morto Paolo Rossi
« Risposta #10 : Giovedì 10 Dicembre 2020, 12:59:48 »
Grazie Paolo per la gioia che ci hai dato in uell'estate 1982 e grazie per la tua signorilità e il tuo stile.
R.I.P.
Meglio non cercare troppo: si potrebbe trovare quello che si cerca e potrebbe non piacere.

geddy

Re:È morto Paolo Rossi
« Risposta #11 : Giovedì 10 Dicembre 2020, 13:08:59 »
Se Paolo Rossi, capace di stoppare qualsiasi palla e immediatamente calciarla con precisione e letalita' rare era dotato di poca tecnica, Graziani che mestiere faceva?

Offline fish_mark

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Re:È morto Paolo Rossi
« Risposta #12 : Giovedì 10 Dicembre 2020, 13:17:46 »
Se Paolo Rossi, capace di stoppare qualsiasi palla e immediatamente calciarla con precisione e letalita' rare era dotato di poca tecnica, Graziani che mestiere faceva?

Tecnicamente era inferiore a gente come Giordano. Ma il mito è intoccabile.
Ha vissuto di alcuni periodi fortunati. Il Vicenza i due mondiali, poi un paio di anni con la Juventus fino al 1985.
Poi va al Milan e dopo al Verona, ma siamo ai saluti finali.
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Re:È morto Paolo Rossi
« Risposta #13 : Giovedì 10 Dicembre 2020, 13:29:46 »
Avevo 9 anni, è il mio primo, e tuttora più nitido ed affascinante, ricordo della mia passione calcistica, l'ho seguito con sacrale, ingenua e genuina attenzione.
Quelli per me rimangono I MONDIALI DI  CALCIO, e di quei Mondiali Paolo Rossi fu l'Eroe Italico per eccellenza, Davide che sconfisse Golia, incubo eterno per i Brasiliani, un Brasile tuttora ritenuto il più forte di tutti i tempi, anche se non vinse il mondiale, e non lo vinse per la tripletta di Paolo Rossi.
Pablito diede inizio alla rincorsa che ci portò alla vittoria del Mundial, dopo il 3-2 sul Brasile tutta Italia capì che quella Nazionale, tanto criticata fino ad allora, avrebbe vinto la Coppa del Mondo.
Mondiali pieni di talento, quando il calcio in TV non era inflazionato, poter ammirare così tante partite, squadre e campioni, mi sembrava un sogno, Paolo Rossi il nostro idolo, e dopo quelle vittorie tutte le strade d'Italia si riempivano di bandiere e caroselli d'auto e persone festanti.
Una bellissima favola, come solo il Calcio può regalare....e quella frase di Nando Martellini..."...e sono tre..."....il goal che ci consegnò forse la coppa....ma quella finale potemmo vincerla perchè Paolo Rossi fece questa tripletta al Brasile, goals che lo resero Eterno nell'Olimpo del Calcio.
Le Famiglie riunite a vedere le partite, amici nel cortile dopo la partita....insomma Emozioni bellissime....Ciao Pablito, Eroe di un Mundial indimenticabile.


Offline jegue98

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Re:È morto Paolo Rossi
« Risposta #14 : Giovedì 10 Dicembre 2020, 17:17:07 »

https://youtu.be/y6aOofUlgIg

In Brasile una pubblicità con lui protagonista.
Lo adoravano.
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Re:È morto Paolo Rossi
« Risposta #15 : Giovedì 10 Dicembre 2020, 18:06:37 »
 :(
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Orazio Scala

Re:È morto Paolo Rossi
« Risposta #16 : Giovedì 10 Dicembre 2020, 22:43:18 »
Tecnicamente era inferiore a gente come Giordano.

Come ogni abitante del pianeta passato, presente e futuro.

Panzabianca

Re:È morto Paolo Rossi
« Risposta #17 : Venerdì 11 Dicembre 2020, 10:06:28 »
E dopo Diego, un altro pezzo della gioventù che se ne va.
Quella maglia col 20 in mezzo a tutte quelle verdeoro rimarrà colorata per sempre.

Ciao Pablito.



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mi associo. Ciao Pa.

(che poi sti caxxo de cinquant'anni sono periodo della vita in cui ste notizie le soffri dannatamente)

ThomasDoll

Re:È morto Paolo Rossi
« Risposta #18 : Venerdì 11 Dicembre 2020, 13:33:57 »
Rossi era un attaccante particolare. Non credo di averlo mei visto tirare da lontano, per esempio. Aveva questo passo tutto suo, potrebbe sembrare forse povero tecnicamente o in deficit di potenza o di qualità acrobatiche rispetto ad altri centravanti del passato, ma era il suo istinto a fare la differenza e il suo sguardo guizzante, sveglio, unito a quel sorriso sempre presente, anche in campo, lo spiegava anche come calciatore. Basta guardare i gol di quei mondiali per rendersene conto: esecuzioni semplici che traducono in gol intuizioni fulminanti. Il secondo col Brasile è un esempio perfetto. La gracilità e gli infortuni gli hanno accorciato la carriera, ma quello che ha fatto gli è valso un sacrosanto pallone d'oro e senza di lui non avremmo mai vinto quel mondiale. Anche se Giordano probabilmente era più forte, come calciatore, ma non conta solo la tecnica.

Offline fish_mark

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Re:È morto Paolo Rossi
« Risposta #19 : Venerdì 11 Dicembre 2020, 14:06:00 »
Rossi era un attaccante particolare. Non credo di averlo mei visto tirare da lontano, per esempio. Aveva questo passo tutto suo, potrebbe sembrare forse povero tecnicamente o in deficit di potenza o di qualità acrobatiche rispetto ad altri centravanti del passato, ma era il suo istinto a fare la differenza e il suo sguardo guizzante, sveglio, unito a quel sorriso sempre presente, anche in campo, lo spiegava anche come calciatore. Basta guardare i gol di quei mondiali per rendersene conto: esecuzioni semplici che traducono in gol intuizioni fulminanti. Il secondo col Brasile è un esempio perfetto. La gracilità e gli infortuni gli hanno accorciato la carriera, ma quello che ha fatto gli è valso un sacrosanto pallone d'oro e senza di lui non avremmo mai vinto quel mondiale. Anche se Giordano probabilmente era più forte, come calciatore, ma non conta solo la tecnica.

Perfetto. Un post che non poteva essere più eloquente di quanto volevo dire.

Paolo Rossi non mi dava l'idea di avere dei piedi raffinati, posto che di tecnica ne aveva per andare a quei livelli. Per sua stessa ammissione era un tipo che fece di necessità la sua virtù, ossia sapeva di non poter competere con i difensori nel gioco aereo - non era piccolino ma era piuttosto leggero - , così come nel duello fisico di quando si prova il dribbling e allora cambiò la sua strategia in campo cercando di sfruttare sempre le opportunità che si presentano in area, così come di mettersi nella traiettoria giusta del lancio (il "tracciante" secondo il lessico oggi in voga) del suo compagno.

ThomasDoll cita il secondo goal con il Brasile, dove sfrutta l'atmosfera da coffée break che per un attimo si appropria della linea difensiva brasiliana, ma anche il terzo non scherza mica. Il mio ricordo va anche a quel Vicenza del 1977-78 e in particolare a quel Lazio-Vicenza dove ero allo stadio e soffrì un mondo a vedere trafitta la nostra porta per tre volte e per tre volte da PaoloRossi. Quella squadra aveva gente che - oltre a Galli-Lelj-Marangon e alla chiusura dell'11 con Faloppa-Filippi -  presentava c'era un certo Cerilli, un biondo che giocava a destra, lavorava palloni su palloni che poi scodellava al centro dove, puntuale, arrivava Paolo Rossi ed era goal, matematico.
Ne fece 24 in 30 partite, il doppio del nostro Bruno Giordano, 1 di meno dello scudettato Giorgio Chinaglia di qualche anno prima. Lo score da record gli vale i mondiali del 1978. Un risultato notevole, anzi enorme, visto che all'epoca vigeva la monocoltura juventina con più della metà dei nazionali provenienti dalla squadra di Boniperti e Agnelli. Un'epoca dove per andare in nazionale, specie se stavi fuori dal circuito delle strisciate del nord, dovevi vincere il pallone d'oro, non come oggi dove se fai bene anche dalla panchina del Pescara hai chances di convocazione.
Per restare in casa Lazio, avevamo tre giocatori giovani e talentuosi, ma di questi soltanto Manfredonia va ai mondiali, perché gradito a Bearzot (sul quale andrebbe aperto un topic, dove ovviamente si scateneranno i ragazzotti degli anni 70).
Giordano e D'Amico non pervenuti. Soltanto il secondo avrà qualche chances dopo i mondiali, ma niente di più. Poi arriva il calcioscommesse e addio. Ma erano tre giocatori che in termini di puro talento potevano giocare benissimo nelle tre strisciate e in quelle condizioni arrivare in nazionale.


In grande sintesi, Rossi è stato uno Schillaci molto più fortunato, perché ebbe momenti d'oro in due o tre istanti della sua carriera, che però non fu molto lunga. Il Paolo ROssi del Milane e poi del Verona è qualcosa da dimenticare a parte qualche fiammata.
Lo stesso Schillaci è stato un giocatore a dir poco fortunato, visto che in un anno è passato dal Messina a vincere la classifica dei marcatori del mondiale di calcio. Roba che se te lo dice un cartomante di piazza navona gli ridi in faccia! Eppure è successo proprio questo, ma già dall'anno dopo Schillaci comincia il suo declino come cannoniere. Era passato l'attimo, ma di lui rimaneva il mito.

Il calcio è fatto di storie, non solo di piedi buoni e Paolo Rossi ha rappresentato un storia fantastica.
L'ho visto ieri sera su Rai1 in techetechete un ragazzo sempre sorridente, molto grazioso, lontano, anni luce dai boriosi "campioni" di oggi. Un uomo famoso in tutto il mondo. Potevi stare in Patagonia come in Svezia quando si parlava di calcio e dicevi di essere italiano, ti dicevano "paolorossi!".
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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