Autore Topic: Laziomania: pur di non pensarci  (Letto 393 volte)

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Laziomania: pur di non pensarci
« : Lunedì 11 Gennaio 2021, 17:01:41 »
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di Luca Capriotti

Convinzioni che crescono (non cambiano, nonostante i Tiromancino): la Lazio si impone a Parma nelle prove generali del Derby di Roma (l'ho detto, oddio l'ho detto) dopo aver visto i giallorossi giocare alla pari contro l'Inter. Prima di tutto dobbiamo dirlo: il Parma è una specie di cantiere, D'Aversa avrà da lavorare parecchio perché i suoi difendono male e attaccano peggio. Al netto di questo, il primo tempo dei ducali è stato buono, intenso, con un paio di sortite molto pericolose (e un'ottima parata di Reina, che è il titolarissimo, casomai qualcuno volesse discuterne). Stop: il resto doveva farlo la Lazio. Partiamo dalla base: la squadra di Inzaghi ha ripreso a fare intanto il suo dovere. Vince quando deve vincere, rimette insieme un piccolo periodo positivo, cresce in alcune convinzioni. E di questi tempi, non è scontato, non è poco. Riparte dai suoi singoli migliori: Immobile in insolita versione assistman, Milinkovic che si sta riprendendo la scena, Luis Alberto che sorprende non abbia ancora fatto nemmeno un assist, vista quanta roba sforna da quel piedino e da quella suola. E sempre più Caicedo: forse è la sua migliore stagione di sempre, voglio ribadirlo, cederlo ora o anche solo pensarci è follia totale.

PUR DI NON PENSARCI - Pur di non pensarci. Partiamo dalle convinzioni di questa squadra: sa fraseggiare benissimo in fase centrale, ma se chiusa bene deve affidarsi agli esterni. Manca qualche idea, secondo me. Pur di non pensarci. Monumentale Lazzari, se ha un po' di campo è una furia, non è andato male neppure Marusic, ma resto fermamente convinto - stavolta io - che con un VERO giocatore a sinistra di livello alto la Lazio avrebbe tante possibilità in più di segnare, chiudere le azioni, rendersi pericolosa. Pur di non pensarci. La squadra cerca sempre il giro palla ossessivo e veloce  - almeno nelle intenzioni - per attaccare il lato debole. E Marusic così, molto atletico, potente, ma con qualche scelta sbagliata di troppo negli ultimi metri - può andare bene con il Parma, ma se il livello si alza la vedo dura. E il livello nelle prossime gare si alzerà eccome. Ci attendono Roma, Sassuolo e Atalanta: manca un po' per il ritorno di Fares, data indefinita per Lulic, è davvero un peccato. Pur di non pensarci. Detto ciò, io non sono un fan assoluto del gioco espresso dalla Lazio quest'anno. A volte è un po' pericoloso in uscita, continuiamo a sbagliare palloni che possono diventare decisivi, e bisogna accelerarlo notevolmente. Altrimenti diventa un po' sterile, e si fa faticoso innescare le punte. 

QUALCHE COSA DA REGISTRARE - Non credo che siamo nel momento migliore di Ciro Immobile, che segna sempre ma a ritmi più ragionevoli ed umani, bisogna salire di livello tutto intorno. Sarebbe stato bello vedere Muriqi, anche perché tutti gli altri crescono. Caicedo lo sta facendo, Milinkovic anche, Luis Alberto ci prova, un po' meno Leiva, che mi sembra un po' indietro rispetto agli altri (al netto di una colossale esperienza. Chiudo con una parola sulla difesa: mi sta piacendo tantissimo Luiz Felipe, sta tornando ad alti livelli, ci serve come il pane. Anche perché bisogna sopperire all'atavica assenza di un centrale difensivo  di livello assoluto, che ci porteremo dietro tipo le catene del fantasma del Natale passato in "Racconto di Natale". Un po' fuori tempo come esempio, ma d'altra parte mi sento un po' scoordinato anche a parlare di mercato in una sessione che promette di essere avara. Penso sia giusto dirlo: sarà un test molto importante per l'abilità di Igli Tare, che a Roma mettiamo in discussione (molto più noi, che gli altri), ma dovrà cavare qualcosa di buono da questa complicata sessione di calciomercato. Sto parlando da tante battute, per evitare di pensare al derby. Pur di non pensarci. Scusatemi, sono un po' infantile: ho un groppo in gola latenta da una settimana. Quella sensazione un pochino opprimente, la testa che vuole pensare ad altro, l'ennesima conferma che il calcio, se vissuto in un certo modo, ha un suo potere. Nel mio caso, di darmi ansia. Spero nel vostro sia qualcosa di più piacevole. Pur di non pensarci, non so che darei. Pur di esserci con voi, anche.

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