Autore Topic: Lazio Women, il punto sulle infortunate: la Morace segue i recuperi in Isokinetic - FT  (Letto 365 volte)

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La Lazio Women è nel momento clou della propria stagione e sta cercando di scalare la classifica per raggiungere la tanto ambita promozione in Serie A. Al momento, però, Carolina Morace non ha a disposizione Lipman, Colini e Pezzotti che sono alle prese con il recupero dagli infortuni presso l'Isokinetic. L'allentrice, insieme ai membri dell'area marketing e al portavoce della Lazio Roberto Rao, si è recata presso il centro medico capitolino per fare il punto sulla situazione delle sue giocatrici. Seguentemente ha incontrato anche il direttore della struttura Giammaria D'Orsi. La coach biancoceleste ha parlato poi ai cronisti presenti: "L’umore è positivo, ci sono state 4 partite da quando sono tornata, abbiamo ottenuto 3 pareggi e 1 vittoria, forse potevamo fare qualcosina di più. Voglio risolvere i problemi che ci sono: non creiamo ancora molte occasioni da gol, al contrario di quanto fatto di solito dalle mie squadre". 



GAP ATLETICO CON L'ESTERO - "Le straniere non hanno tre gambe, per questo va ridotto almeno il gap fisico. Ci alleniamo tutti i giorni, anche la domenica c’è una seduta per le ragazze che non giocano il giorno prima. Quando sono arrivata alla Lazio ho trovato un gruppo ben allenato, ma io chiedo un'intensità diversa. Un paio di settimane fa ho ringraziato la rosa, si è messa subito a completa disposizione per seguirmi nel lavoro". 



GIRELLI A SANREMO - "Va bene il grande palcoscenico, poi però servono i progetti per far crescere il calcio femminile, devono partire dalla federazione. Per esempio la federazione tedesca dà 700mila alle squadre femminili che non hanno alle spalle il club maschile, 300 mila invece a chi lo ha. Sono cifre importanti, credo che anche con somme inferiore si potrebbe percorrere una strada simile". 



IL DIRETTORE D'ORSI - Subito dopo anche il direttore della struttura è intervenuto sul movimento femminile: "Il calcio femminile è un fenomeno in espansione, ormai ha raggiunto una grande popolarità. Noi con la nostra struttura cerchiamo di considerare anche il fenomeno degli infortuni delle calciatrici, una ricerca ha rivelato che le donne sono 3 volte più predisposte a un infortunio al legamento crociato anteriore rispetto agli uomini. È un tema che cerca di porsi chi si occupa di calcio, noi come riabilitatori noi e naturalmente anche gli staff tecnici e medici delle squadre. Si propongono programmi di prevenzione. Cerchiamo di fare attenzione al recupero muscolare, alla simmetria tra i gruppi muscolari. Le atlete, come avviene per il calcio maschile, vanno valutate con dei sistemi di analisi dei movimenti, che mettono in evidenza i pattern a rischio, successivamente con dei corretti programmi neuromotori personalizzati si può ridurre il rischio degli infortuni. L’applicazione costante di questi protocolli riduce del 66% gli infortuni, esistono dei programmi di prevenzione specifici”.

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