Autore Topic: Lazio, caso tamponi: 150 mila euro di multa al club, 7 mesi di inibizione a Lotito  (Letto 401 volte)

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La sentenza pronunciata dal Tribunale federale nazionale sui casi di violazione dei protocolli Covid. Nessun punto di penalizzazione, il presidente non decade dalla carica di consigliere federale

di Giulio Cardone

ROMA - Nessun punto di penalizzazione alla Lazio, ma solo una multa di 150mila euro; sette mesi di inibizione al presidente Lotito, che così non decade dalla carica di consigliere federale in quota Lega (sarebbe successo in caso di condanna di 10 mesi); 12 mesi ai medici sociali Pulcini e Rodia. È la sentenza soft del Tribunale federale, alla fine del processo tamponi che si è svolto oggi da remoto: già la richiesta del procuratore Chiné non aveva previsto penalizzazioni nei confronti della Lazio, ma 13 mesi e 10 giorni per Lotito, richiesta quindi solo parzialmente accolta dal collegio presieduto dal giudice Mastrocola. Per i medici, la richiesta era di 16 mesi, l'inibizione è di 12. La Lazio ha annunciato che ricorrerà in appello, lo stesso ha fatto la Procura Figc.

Norma protocollo mai approvata dal Coni
Sei erano i capi di imputazione ai danni della Lazio per presunte violazioni del protocollo Figc anti Covid. Decisivo, per la sentenza soft, il fatto che la norma sanzionatoria del protocollo stesso, che modificava il codice di giustizia sportiva, non è mai stata approvato dal Coni. Sicuramente importante anche il parere del professor Pregliasco, le cui conclusioni - presenti nella memoria difensiva depositata dal legale biancoceleste, Gian Michele Gentile - escludevano "manchevolezze ascrivibili alla Lazio" sui fatti contestati.

No alla richiesta del Torino
Già all'inizio del processo, alle 11, era stata respinta la richiesta del Torino di essere ammesso come parte interessata (in relazione alla presenza di Immobile nella partita con la Lazio del 1° novembre). Poi il dibattimento e la sentenza, con sospiro di sollievo per la squadra di Inzaghi, impegnata nella corsa Champions, e la tifoseria laziale, preoccupata dalle previsioni allarmistiche lette e sentite da mesi un po' ovunque. Ora si attendono le motivazioni da parte del Tribunale federale, ma la decisione finale ha sorpreso chi si aspettava una sanzione severa nei confronti dei deferiti.

Avvocato Lazio: "Poteva andare peggio"
"Sono soddisfatto per la Lazio, perché abbiamo evitato sanzioni più severe che erano nell'aria. Per Lotito e i medici speravo meglio, speravamo di arrivare a una assoluzione" ha detto all'Ansa Gian Michele Gentile, legale della Lazio. "Il problema esiste, è serio e non riguarda solo la Lazio. Riguarda in genere l'applicazione del sistema legislativo della vicenda Covid. Vediamo se la questione deve essere governata dal privato o dal pubblico", aggiunge Gentile, anticipando che la volontà della Lazio è quella di andare fino in fondo nei restanti due gradi di giudizio: "Vediamo prima le motivazioni, siamo orientati a ricorrere in appello perché siamo convinti delle nostre ragioni. Se le motivazioni della sentenza ci convinceranno del contrario allora eviteremo".

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