Autore Topic: Lazio, Cataldi torna titolare dopo 6 mesi  (Letto 308 volte)

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Lazio, Cataldi torna titolare dopo 6 mesi
« : Martedì 11 Maggio 2021, 17:03:17 »
www.gazzetta.it

Era scomparso dai radar, ma con le assenze di Leiva (squalificato) ed Escalante (infortunato), Danilo  contro il Parma ha la chance per convincere Inzaghi a puntare nuovamente su di lui per questo finale di stagione
 Domani contro il Parma tornerà titolare a quasi sei mesi dall’ultima apparizione dal primo minuto. E sarà appena la sua terza presenza stagionale nell’undici di partenza. È vero che prima della fine del campionato ci sono ancora quattro gare da giocare (la Lazio deve recuperare il match con il Torino), ma il bilancio stagionale di Danilo Cataldi può essere comunque già tracciato ed è molto lontano da quelle che erano le aspettative nutrite nei suoi confronti. Un continuo saliscendi  —  

      Un’annata deludente che segna una nuova battuta d’arresto nella sua carriera fatta di continui alti e bassi. Stagioni promettenti, a volte anche esaltanti, alle quali hanno poi fatto puntualmente seguito altre di segno opposto. Nella passata stagione, pur non rientrando nel novero dei titolari, era stato uno dei protagonisti della cavalcata compiuta dalla Lazio fino al lockdown. Cataldi era stato una sorta di 12esimo titolare, capace sempre di dare una mano importante. Sia nel gioco sia nei gol. Sua la rete che a dicembre aveva chiuso i conti nella finale di Supercoppa con la Juve e regalato il trofeo ai biancocelesti. Sua anche la prodezza, risultata poi decisiva, nel successo ottenuto dalla squadra di Inzaghi a Marassi col Genoa, quando la parola scudetto era già stata sdoganata per la Lazio e a Formello si sognava ad occhi aperti. Nel campionato post-lockdown Cataldi ha avuto tutto un altro rendimento, come l’intera Lazio. Ma nel suo caso l’infortunio subito nella prima partita dopo la sospensione (quella con l’Atalanta), giustificava ampiamente la flessione. È stato quest’anno che Cataldi ha invece deluso senza particolari attenuanti. Inzaghi faceva molto affidamento su di lui, ma poi dopo averlo schierato titolare a novembre contro Juve e Udinese non l’ha più preso in considerazione, se non per brevi spezzoni di gara.  Incognita ruolo  —  

      Come già nelle precedenti battute d’arresto della sua carriera, a pesare sui destini del centrocampista romano è stata soprattutto l’incognita legata al suo ruolo. In Primavera (di cui era capitano) Cataldi giocava trequartista, poi una volta approdato nella Lazio dei grandi si è trasformato in interno. Prima Pioli, poi Inzaghi hanno provato ad arretrarne ulteriormente il raggio di azione, reimpostandolo da centrale basso. L’operazione era inizialmente fallita quando c’era ancora Pioli, tanto che Cataldi fu successivamente ceduto in prestito prima al Genoa (per sei mesi), quindi al Benevento (per un anno). Rientrato alla base (dove sarebbe dovuto rimanere solo il tempo necessario a trovargli una nuova sistemazione) ha mostrato segni di maturità tecnica e agonistica. Al punto da convincere Inzaghi a cambiare idea sul suo conto. Sembrava l’inizio di una fase ascendente senza più ritorni indietro. E invece quest’anno Cataldi si è nuovamente fermato. Ora c’è questo finale di campionato che può parzialmente cambiare le cose. Cataldi ha già abituato a colpi di scena inattesi. Chissà che non sfrutti questa chance che il destino gli offre contro il Parma grazie alle assenze di Leiva (squalificato) ed Escalante (infortunato). Anche perché la partita successiva è il derby che per un romano come lui non è mai una gara qualsiasi. Alla stracittadina è legato tra l’altro uno dei suoi ricordi più belli: nella sfida di ritorno con la Roma di due anni fa Cataldi realizzò infatti il gol del definitivo 3-0 per la Lazio.

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