Autore Topic: Caso Salernitana: Lotito dice no al fondo e punta sul trust. Pronti nuovi vincoli  (Letto 279 volte)

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Entro il 25 giugno deve vendere:  Figc e Lega ora possono  porre altri limiti all'operazione

di Elisabetta Espostito

Il fondo australiano è uscito allo scoperto, parlando di un’”offerta congrua” per l’acquisto della Salernitana. Offerta a quanto pare ignorata da Claudio Lotito. Ieri, a due settimane dalla scadenza del 25 giugno fissata dalla Federcalcio come termine ultimo per la cessione di uno dei due club che fanno capo all’imprenditore romano (l’altro è ovviamente la Lazio), un comunicato da Melbourne ha dato una dettagliata versione dei fatti.

Botta e risposta—  Qualche voce sulla possibile cessione del club neopromosso in A era circolata, ma tutto era stato gestito sottotraccia, come conferma in una nota il rappresentante legale del fondo, Giuseppe “Joe” Abbriano: “Scaduto il termine per l’accettazione della formale offerta di acquisto della società U.S Salernitana 1919 formulata da un gruppo di imprenditori da me rappresentato in qualità di titolare dello studio F.S Spagnolo & Co mi dispiace dover prendere atto che la trattativa non ha avuto seguito.Trattativa che è avvenuta nei giorni scorsi in via riservata, nonché nella massima chiarezza e trasparenza avendo fornito ogni utile documento attestante la serietà e la capacità finanziaria del gruppo che rappresento”. Non hanno rivelato cifre (si  parla di circa 35 milioni), ma Abbriano sostiene che “la proposta avanzata per l’acquisto” fosse “congrua”, anche perché “formulata in base all’analisi della documentazione relativa ai conti economici e all’asset patrimoniale del club”. La notizia ha subito animato i sostenitori granata, tanto che il club è stato costretto a fare subito un controcomunicato in cui, senza fare  riferimento agli australiani, invita “la tifoseria tutta a non prestare adito a notizie false e tendenziose che circolano da giorni sulle varie piattaforme social e prive di qualsiasi fondamento”, aggiungendo poi che le “trattative sono pertanto coperte dal segreto professionale” e che “la proprietà si sta adoperando al fine di garantire la massima stabilità e continuità per il futuro della Salernitana”.

Nuove misure—  Al di là dell’offerta del fondo e del suo valore, l’impressione è che Lotito voglia portare avanti ad ogni costo la linea del trust, cioè la cessione temporanea del club a terzi obbligati a gestirlo in autonomia fino alla vendita definitiva a un altro gruppo. Una soluzione che permetterebbe  di non avere  fretta, ma che porta con sé diversi rischi, primo fra tutti quello che dietro il trust possano restare persone vicine all’attuale  proprietà. Del resto è evidente che i risultati economici e sportivi del nuovo gruppo andrebbero comunque a ricadere su Lotito, determinandone anche se in modo indiretto l’influenza. Per questo la soluzione trust, soprattutto se con scadenza lontana nel tempo, non è vista di buon occhio da Figc e Lega, tanto che sono allo studio nuovi vincoli,  più restrittivi, all’operazione. Ed è probabile pure che il 25 giugno la Figc proceda a un’attenta “valutazione” della documentazione fornita dal club per accertare che tra vecchia e nuova proprietà, così come prevede l’articolo 16 bis delle Noif, non ci sia alcun punto di contatto. Un’attenzione nel segno della trasparenza che ci sarà anche nel caso in cui si dovesse alla fine optare per  la cessione a un terzo soggetto del 50% delle quote di Enrico Lotito, figlio di Claudio, e di una  parte del 50% che possiede Marco Mezzaroma, il cognato. Una cosa è certa, a Salerno l’attuale staff è assolutamente operativo, tra scelta della sede del ritiro e mosse di mercato.

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