Autore Topic: Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.  (Letto 5624 volte)

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Offline Frusta

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Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.
« : Lunedì 16 Agosto 2021, 22:28:09 »
Vero, come no? ;D Pure Tyson ha cambiato i connotati di Trevor Berbick, per dire.

Dedicato a Leo, che quando gli ho detto che Sacchi è stato un bluff ha storto la bocca in un ghigno di disaccordo e poi ha scosso la testa in senso di assoluto diniego cui non ha fatto seguire altro che una perentoria forchettata d' amatriciana(*),  come se con quella volesse mettere un punto fermo ed incontrovertibile alla fine della discussione.

E invece no, caro il mio Meddix(**), siccome ritengo il debunking l' impeto primigenio che ha spinto l' homo erectus prima a trasformarsi in sapiens e poi a spiccare il volo verso lo status di sapiens-sapiens, vado a dimostrarti che il tanto decantato Profeta  di Fusignano non solo è stato un bluff, ma è stato un bluff pompato ad elio.
Proprio come quei palloncini che reclamizzano l' apertura del supermarket con la denominazione del medesimo serigrafata sopra.

Del resto a quei tempi proprio quella era l' operazione che il buon Berlusca stava facendo col Biscione, no?
E da bravo palloncino di elio che passa agli occhi del bimbo che lo tiene per il filo per qualcosa di più strabiliante di quello che è, pure il nostro Profeta “è passato per”.

“E’ passato per”  Profeta del calcio offensivo, per esempio, ma il suo Milan NON HA MAI avuto l'attacco migliore del campionato. Un gioco basato sul pressing asfissiante in cui venivano cinicamente logorati sia gli scarpari che i creativi, sul fallo tattico sistematico e su un fuorigioco  più indotto dall’ alzata di braccio di Baresi che decretato dall’ arbitro più che un calcio offensivo per me è un’ offesa al gioco del calcio.
E infatti il calcio si è difeso adottando sacrosante contromisure adottando nuove regole:  immagina quante alzate di braccio di Baresi sarebbero risultate inutili con la regola del giocatore in linea o con l’ esame del var. O quante partite il Milan avrebbe terminato in 11 con le regole di adesso.
“E passato per" uno che pur avendo vinto un solo scudetto (in realtà sarebbe più giusto dire che ne ha persi tre su quattro malgrado avesse a disposizione uno squadrone mostruoso costruito con cifre che fino a quel momento nel calcio non si erano mai spese) “ha vinto in Europa”.
Ahà :D diciamo che ha avuto il culo di vincere in un’ epoca in cui imbroccando quattro partite andavi in finale ed in un periodo in cui, assenti gli inglesi, vinsero anche squadre che la cempignons l’ avevano vista solo in cartolina, come i rumeni, gli slavi e i franzosi, o i portoghesi che non la vincevano dai tempi di Eusebio o gli Olandesi da quelli di Cruiff.

Sacchi ha concentrato il suo boom in un paio d’ anni sfruttando uno squadrone stratosferico ed una serie di congiunzioni astrali favorevoli, poi il niente.

Chiunque sia in grado di apprezzare il divertimento capace di suscitare il gioco del calcio non può, davanti allo spettacolo osceno offerto durante mondiale americano, non aver demolito a capocciate ogni spigolo delle pareti di casa sua. Durante la finale mi sono letteralmente vergognato: un catenaccio pavido, vigliacco e tremebondo come quello non l’ avevo mai visto prima e non l’ ho più visto dopo.

Signori, l’attaccante più prolifico di quel momento e il rigorista per eccellenza, fatto fuori per due motivi, uno più idiota dell’ altro:
1) perché con Baggio formava una coppia di attaccanti “troppo bassi”( mentre dall’altra parte se mettevi uno sull’ altro Romario e Bebeto havoja nd’ arivavi!).
2) perché uno che vince per tre volte il titolo di cannoniere ha la faccia tosta di  nutrire qualche lieve dubbio sulla sanità mentale di chi vorrebbe che forzatamente s’adattasse al ruolo di terzino.

Stenderei poi un velo caritatevole di pietà cristana sul “O io o lui!” riferito a Marco van Basten sul quale l' ottimo Berlusca ancora sta a ride mò. E ne stenderei uno doppio sul Milan ormai logoro e da rifondare con cui Capello vinse la qualunque.
Poi se ne vogliamo stendere uno triplo sulla sua esperienza all’ Atletico o quadruplo sul suo ritorno al Parma chi mai potrebbe impedircelo?
Ma il vedo danno, quello che ha brutalmente azzoppato il significato di revertere ed ancora con ottusa pervicacia ne rallenta l' azione, Sacchi lo ha fatto col sacchismo, e su questo credo siano d' accordo tutti. :D Perfino lui :D.








Amatriciana(*) Mò che ci ripenso quella magnata è stata una vera e propria di salva di botti di capodanno a scoppio anticipato.
Tocca rifalla, tocca. :P

Meddix(**) Era costui presso i frentani l' inappellabile judex (quantus tremor est futurus, quando Judex est venturus, cuncta stricte discussurus... Altro dhe Dies Irae!)"stendeva perentoriamente il finis su ogni quaestio.  8) Murandola in aeternum.
Capito mò perché scelse hodesto nick quel desso?



Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Orazio Scala

Re:Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.
« Risposta #1 : Martedì 17 Agosto 2021, 10:20:06 »
Le tue considerazioni sono rispettabili e in parte condivisibili.

Resta il fatto, incontrovertibile, che nel calcio esistano un Prima di Sacchi e un Dopo Sacchi.

Offline superaquila

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Re:Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.
« Risposta #2 : Martedì 17 Agosto 2021, 10:31:22 »
E' bastato un "capello" per annientarlo.
"L'ignoranza è una patologia che colpisce molte persone. 
 I sintomi sono: la cattiveria, la presunzione, l'invidia e la cattiva educazione.
 (Antonio De Curtis, alias Totò)

Nel calcio non contano i soldi, contano le idee. (Lotito)

geddy

Re:Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.
« Risposta #3 : Martedì 17 Agosto 2021, 11:34:12 »
Personaggio odioso e detestabile. Ha cambiato il calcio,innegabile.

geddy

Re:Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.
« Risposta #4 : Martedì 17 Agosto 2021, 11:39:42 »
Io non tifo per la nazionale. Pero' se putacaso la Lazio va in finale di Champions e la gioca come l'Italia in USA contro il Brasile certamente non mi vergognerei.

Offline leomeddix

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Re:Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.
« Risposta #5 : Martedì 17 Agosto 2021, 11:41:17 »
Vero, come no? ;D Pure Tyson ha cambiato i connotati di Trevor Berbick, per dire.

Dedicato a Leo, che quando gli ho detto che Sacchi è stato un bluff ha storto la bocca in un ghigno di disaccordo e poi ha scosso la testa in senso di assoluto diniego cui non ha fatto seguire altro che una perentoria forchettata d' amatriciana(*),  come se con quella volesse mettere un punto fermo ed incontrovertibile alla fine della discussione.

E invece no, caro il mio Meddix(**), siccome ritengo il debunking l' impeto primigenio che ha spinto l' homo erectus prima a trasformarsi in sapiens e poi a spiccare il volo verso lo status di sapiens-sapiens, vado a dimostrarti che il tanto decantato Profeta  di Fusignano non solo è stato un bluff, ma è stato un bluff pompato ad elio.

Caro Frusta, a te Curzio Malaparte te spiccia casa. Sei tu il vero Arcitaliano, custode di una antica identità conservatrice dietro pirotecniche apparenze ribellistiche. Del resto, a noi italiani le rivoluzioni sono antipatiche, fin dai tempi remoti: basti pensare che anche la fondazione della civiltà romana fu il frutto non di un patricidio (come in tutte le grandi trasformazioni rivoluzionarie) ma di un banale fratricidio.
La tua posizione su Sacchi, quindi, è coerente con la nostra tradizione culturale, ma io continuo a pensarla come Orazio Scala:
Resta il fatto, incontrovertibile, che nel calcio esistano un Prima di Sacchi e un Dopo Sacchi.

P.s.
Complimenti per la tua ricerca storica sul termine 'Meddix'. Lo vedi che se ti applichi dici cose interessanti?  :sciarpaD:
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Offline Karmilla

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Re:Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.
« Risposta #6 : Martedì 17 Agosto 2021, 13:39:07 »
Le tue considerazioni sono rispettabili e in parte condivisibili.

Resta il fatto, incontrovertibile, che nel calcio esistano un Prima di Sacchi e un Dopo Sacchi.

Potreste elaborare a beneficio di noi nati nel dopo Sacchi in cosa siano consistite le sue innovazioni? Nessuna polemica, sono solo curiosa di capire novità che magari do per scontate.
Citazione da: franz_kappa
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Offline WombyZoof

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Re:Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.
« Risposta #7 : Martedì 17 Agosto 2021, 15:11:24 »
Serie B. Lazio Parma 0-0.

Difesa in linea altissima, squadra cortissima in 30 metri,  sembravano mossi dall'alto con fili invisibili,  i nostri costantemente in fuorigioco.


Come ha dettob Orazio, c'è un prima e un dopo, al di là dei risultati dei meriti dell'antipatia.

Mai vista prima una squadra italiana affrontare le grandi d'europa a testa alta e con l'intenzione di dominarle 90 minuti.
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Offline superaquila

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Re:Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.
« Risposta #8 : Martedì 17 Agosto 2021, 15:16:59 »
La vera rivoluzione fu fatta dal buon Tommaso Maestrelli con il gioco all'olandese dal 1972/1973, Sacchi aggiunse solo il fuorigioco ed il marcamento a zona ma visti i risultati scadenti, pur disponendo di un vero squadrone, non si può dire che abbia gestito bene le sue idee.
"L'ignoranza è una patologia che colpisce molte persone. 
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Orazio Scala

Re:Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.
« Risposta #9 : Martedì 17 Agosto 2021, 15:31:34 »
Potreste elaborare a beneficio di noi nati nel dopo Sacchi in cosa siano consistite le sue innovazioni? Nessuna polemica, sono solo curiosa di capire novità che magari do per scontate.

Archiviazione definitiva del gioco a uomo, del battitore libero e dell'asimmetria tattica.

Aumento della velocità di gioco a livelli simili a quelli odierni. Tra le partite di metà '80 e quelle di primi '90 corre un abisso.

Concetto di "squadra corta" e pressing

Sfruttamento del fuorigioco a livelli tali da dover costringere a cambiare le regole

----

Intendiamoci: parliamo di un sistema difensivista fino all'esasperazione. Quattro mastini dietro, due interni, due esterni forti soprattutto in interdizione, un fantasista e una mezzapunta: questo lo schieramento di Pasadena nel '94. Il tanto disprezzato gioco all'italiana Bearzot vedeva due centravanti, un libero fluidificante, un terzino-ala, un "dieci" e un tornante sulla destra, e sostanzialmente solo quattro calciatori votati alla difesa pura.

Sacchi può repellere ma ha cambiato il calcio per sempre. A livello mondiale.


Offline Frusta

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Re:Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.
« Risposta #10 : Martedì 17 Agosto 2021, 16:51:04 »
Sacchi può repellere ma ha cambiato il calcio per sempre. A livello mondiale.
Non è stato Sacchi a cambiare il calcio, ma è stato il calcio a dover cambiare se stesso per difendersi dalle aberrazioni del sacchismo. 
Del rsto l' ho detto che con le nuove regole quel Milan avrebbe avuto tre espulsi a partita.
L' innovatore è tale se apre nuovi orizzonti e permette ai suoi epigoni di ripeterne i successi; con Sacchi ogni ripetizione è stato un fallimento. Lo è stato perfino quando a ripetersi ci provò lui stesso, vedi l' esperienza all' Atletico.

Mai vista prima una squadra italiana affrontare le grandi d'europa a testa alta e con l'intenzione di dominarle 90 minuti.
Si ma le grandi d' Europa di allora, quelle che in 9 anni avevano giocato 8 finali vincendone 7, nel biennio delle vittorie di Sacchi stavano fuori dall' Europa per i fatti dell' Heysel. A quelle affrontate "a testa alta" in quel momento di grande gli era rimasto solo il nome.
E non furono strapazzate solo da Sacchi, ma anche dai rumeni, dagli slavi e dai francesi che fino a quel momento non avevano mai vinto nulla.

Caro Frusta, a te Curzio Malaparte te spiccia casa...
 8) mica solo lui.
Tu mò però me devi di' quel che non dicesti, e cioè in cosa sarebbe migliorato il calcio in virtù della revolution del sor Righetto.
Perché dire che dopo di lui il calcio non è stato più lo stesso è come dire che Dresda non è stata più la stessa dopo il 15 febbraio del 45.





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Re:Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.
« Risposta #11 : Martedì 17 Agosto 2021, 17:43:41 »
Tu mò però me devi di' quel che non dicesti, e cioè in cosa sarebbe migliorato il calcio in virtù della revolution del sor Righetto.

E' una domanda mal posta, è come chiedere se -astraendoci dal contesto storico- sia 'migliore' la civiltà contadina o quella moderna. Il calcio di Sacchi rappresentò proprio il passaggio dal calcio 'contadino' (catenaccio, marcature a uomo e tutto quello già scritto da Orazio Scala) al calcio dell'epoca industriale-finanziaria (velocità, aggressività, pressing, organizzazione di gioco portata a livelli altissimi).
E forse non è un caso che da noi il calcio 'moderno' di Sacchi si sia affermato proprio a Milano, capitale finanziaria del nostro Paese.
Possiamo rimpiangere pasolinianamente il "piccolo mondo antico" della civiltà contadina, ma la storia non si può fermare, e -come direbbe Marx- ad ogni struttura economica corrispondono proprie sovrastrutture (tra cui anche quella calcistica).
A mio parere la rivoluzione calcistica in italia ebbe la sua consacrazione nell'aprile 1989 (a due secoli esatti dalla Rivoluzione francese  :risa:) quando il Milan sconfisse il Real Madrid per 5 a 0. Dopo aver visto quella partita incredibile, ebbi l'impressione che nulla sarebbe stato come prima.
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Re:Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.
« Risposta #12 : Martedì 17 Agosto 2021, 18:03:35 »
A livello mondiale non direi, c’era già stato l’Ajax ed anche il Feyenord, per non tornare indietro fino al Real di Puskas, Di stefano e Gento.
E poi nel nostro piccolo chi ha portato il calcio moderno in Italia e stato Tommaso Marstrelli e la sua Lazio seguendo la scia degli olandesi.
Sacchi, secondo me, come si dice a Roma ha avuto più culo che anima di trovarsi in squadra gente come Maldini Baresi I tre olandesi ed una classe arbitrale che lasciava arbitrare Baresi, visto che come alzava il braccio fischiavano offside.


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Re:Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.
« Risposta #13 : Martedì 17 Agosto 2021, 21:28:04 »
Archiviazione definitiva del gioco a uomo, del battitore libero e dell'asimmetria tattica.

Aumento della velocità di gioco a livelli simili a quelli odierni. Tra le partite di metà '80 e quelle di primi '90 corre un abisso.

Concetto di "squadra corta" e pressing

Sfruttamento del fuorigioco a livelli tali da dover costringere a cambiare le regole

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Sacchi può repellere ma ha cambiato il calcio per sempre. A livello mondiale.

Grazie!
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geddy

Re:Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.
« Risposta #14 : Mercoledì 18 Agosto 2021, 09:25:58 »
Il Milan di Sacchi e l'Italia di Sacchi sono comunque due squadre differenti, anche come filosofia. Il Milan del primo scudetto, vinto grazie a un formidabile girone di ritorno, era una schiacciasassi. Sembrava impossibile giocarci contro. Io ricordo il Milan Napoli del 1988 quello a San Siro, come un autentico spartiacque, il Napoli venne preso letteralmente a pallonate, per la prima volta sembrarono invincibili. Spettacoli simili si videro in coppa campioni. Eccezioni mirabili rappresentano un le due partite, quasi tre, con la Stella Rossa. Stojkovic, Prosinesky e Savicevic regalarono calcio di livello inaudito, ma finirono per uscire ai rigori. Il resto della competizione fu una marcia trionfale. Ricordo Hagi in finale vagare sconsolato per il.campo.
L'Italia del 94 invece era molto più italiana che sacchiana. Non dominava, lottava su ogni palla e si affidava a Baggio per risolverla, anche troppo.

geddy

Re:Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.
« Risposta #15 : Mercoledì 18 Agosto 2021, 12:25:26 »
Passano comunque quasi 20 anni tra l'Olanda di Crujff e il Milan di Sacchi. Sono due fenomeni distinti. Gli olandesi, grazie anche a una memorabile fioritura di talenti, semplicemente cominciarono a coinvolgere tutta la squadra nelle trame offensive agevolati da una supremazia atletica notevole. La Lazio di Maestrelli francamente aveva poco di olandese, forse l'atletismo di Martini e Re Cecconi. Per il resto c'entrava il giusto. Pare correva mo come mai si era visto prima.

Offline Frusta

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Re:Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.
« Risposta #16 : Mercoledì 18 Agosto 2021, 13:33:29 »
Il Milan di Sacchi e l'Italia di Sacchi sono comunque due squadre differenti, anche come filosofia...
Praticamente stai dicendo che il famoso metodo Sacchi che avrebbe segnato uno spartiacque nella storia del calcio non esiste.
Nel senso che è esistito si, ma solo come fenomeno, perché come metodo non è mai esistito.
Non è esistito come metodo nemmeno quando a ripeterlo ci ha provato lo stesso Sacchi con l' Atletico, e meno ancora con la nazionale dove, da quel che dici, manco ci ha provato.
Quindi si può parlare del fenomeno Sacchi solo per smentire che sia stato tale; e per questo in fondo bastano due cose: la prima è che quel Milan in quel momento era la squadra più forte del mondo, ed in virtù di questo avrebbe vinto (come ha poi dimostrato con Capello) comunque.
La seconda, ed è quella che mi fa pensare al fenomeno Sacchi come ad un palloncino gonfiato ad elio, è che se con quello squadrone in Itala ha vinto un campionato perdendone tre mentre ha spadroneggiato in Europa, vuol dire che la concorrenza europea (con le inglesi che avevano vinto sette coppe dei campioni su otto tenute fuori per i motivi che sappiamo) era inesistente, mentre la vera concorrenza, il Napoli di Maradona, l’Inter di Trapattoni e la Sampdoria di Boskov ce l' aveva in Italia.
Pure i cambiamenti a cui ri riferisce Orazio Scala di sacchiano puro, se diamo un' occhiata ai precedenti rappresentati dai vari Heriberto, Liedholm, o anche Viciani, per non parlare del fenomeno Olanda eccetera non hanno poi chissà cosa: diciamo che ha costretto una squadra di fuoriclasse a spremersi come limoni in un gioco superdispiendioso vincendo si ma vincendo meno (teste Capello) di quello che avrebbero potuto vincere se lasciati pascolare per i cazzi loro.
Ulteriore dimostrazione del fatto che Sacchi non fu un maestro sta nell' esperienza fallimentare dei suoi epigoni, se Maifredi è rimasto nella storia è solo per le cappellate di gol che rimediava, per non parlare di Orrico.
L' unico che potrebbe aver ricevuto qualcosa dall' insegnamento di Sacchi, ma che NON E' uno che ne ha continuata la strada è stato Zeman, il cui gioco in quando ad estetica può essere stato in taluni casi appagante, ma in quanto a risultati concreti lassamo perde.

E poi il fatto che il sacchismo sia relagato ormai al passato e che sia stato preso in considerazione solo per difendersene con nuove regole non basta per valutarlo come merita?

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Re:Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.
« Risposta #17 : Mercoledì 18 Agosto 2021, 13:36:01 »
Passano comunque quasi 20 anni tra l'Olanda di Crujff e il Milan di Sacchi. Sono due fenomeni distinti. Gli olandesi, grazie anche a una memorabile fioritura di talenti, semplicemente cominciarono a coinvolgere tutta la squadra nelle trame offensive agevolati da una supremazia atletica notevole. La Lazio di Maestrelli francamente aveva poco di olandese, forse l'atletismo di Martini e Re Cecconi. Per il resto c'entrava il giusto. Pare correva mo come mai si era visto prima.
Ricordo benissimo le due squadre, in comune avevano molto di piu, a parer mio, di quanto to esponi.
Il possesso palla, la Lazio come l'Olanda lo praticava, l'allargamento del campo con i due terzini entrambi fluidificanti, coperti da Nanni che lo paragonerei al Leiva di oggi, come posizione tattica.
Cecco che non ha caso lo chimavamo Neskens, per il suo atleticismo.
D'amico libero di fare quello che voleva nel campo, godeva di una liberta' che nella grande Olanda Re Giovannino la Peste poteva vantare.
Due squadre che si muovevano nello spazio di 30 metri in modo armonico.
E p;oi fu lo stesso MAestro a dire che si ispirava a quel tipo di gioco, ed infatti la Lazio nel triennio 72-75 ebbe vita facile contro squadre che ancora praticavano un calcio statico, solo il Toro di Redice nel '76-77 fece come noi.

Per quanto riguarda il ventennio intercorso tra lOlanda e Sacchi, non si puo dire che Sacchi abbia stravolto il calcio, se ha ripreso schemi e modulo da chi li aveva praticati 20 anni prima, diciamo che Sacchi, come i giapponesi, ha saputo copiare bene, ma non ha inventato niente e ci ha fatto perdere il mondiale, pewr le sue idiosincrasie, contro il peggior Brasile di sempre.
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Re:Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.
« Risposta #18 : Mercoledì 18 Agosto 2021, 13:54:32 »
Frusta il Milan di Capello schierava gente come Savicevic, Papin, Massaro, Desailly etc Oltre ai reduci di Sacchi. NON VINCERE ERA DIFFICILE. A Sacchi invece riuscì di creare un armata apparentemente invincibile in tre mesi, partendo certamente da una base notevole.
Il problema e' che Sacchi ha avuto la fortuna di sintetizzare quanto di nuovo si era visto in Europa nei 5 6 anni precedenti, partendo dal Belgio del 1980 passando per il Benfica di Svennis etc etc
Arrivare in finale nel 94, gestendo alla grande le risorse disponibili, aggiunge e certamente non toglie alla statura del personaggio. Che personalmente ho detestato.

geddy

Re:Sacchi ha cambiato il calcio italiano, dice.
« Risposta #19 : Mercoledì 18 Agosto 2021, 14:04:31 »
Comunque la Lazio del 1974 aveva molto in comune con l'Italia del 1978 piuttosto che con l'Olanda del 1974.