www.LaLazioSiamoNoi.it Il calcio è vivo: è apparso al
Bentegodi. Vestiva la casacca della
Lazio ed ha emozionato un popolo intero. Ha fatto capolino in uno stadio semivuoto, soffocato da un'insolita afa di fine agosto. È comparsa lì la traccia nascosta del sentimento che anima ancora questo sport.
Chievo-Lazio ha mostrato il lato umano della sfera a scacchi, in barba a moviole e cervelloni posti a bordo campo. Il cuore batte più forte del byte e della tecnologia tanto da intonare un sound che quasi non c'è più. Musica e spartito di una squadra che suda e lotta.
Emozioni forti di un successo esploso nella magia di un gesto tecnico. La
Lazio possiede ancora la sua arma segreta: Il gruppo. Più efficace dei calcoli matematici e delle millesimali valutazioni anche se apparentemente più anacronistico. Nell'era del digitale, delle mille inquadrature, del replay a comando e delle esultanze a tempo di
Var, l'abbraccio liberatorio di
Simone Inzaghi al gol di
Milinkovic, ci riconcilia con questo sport. Non si stimano i sentimenti. Non si misura la determinazione. La carica di un gruppo esplode e basta. Da un tiro che gonfia una rete. In una corsa che finisce in un abbraccio. In una mischia che sa di amore. Ieri a Verona c'era tutto questo. La sintesi del calcio raccolta nella
Lazio. Un valore unico che va preservato. L'alchimia scattata fra un tecnico giovane e la sua squadra è un qualcosa di speciale, che va aiutata. La
Lazio oggi è questo. Un gruppo saldo, un allenatore capace, un pubblico che non molla mai e tanta voglia di far bene. Il calcio, quello di una volta, è tutto qua. Pronto a vivere di sentimenti e di sfide, con il coraggio di vestire i panni di
Davide per battere ancora
Golia. Cuore e passione che vanno alimentati e difesi da un club che ha azzeccato la guida tecnica (anche se quasi per caso), ma che ora deve fornire innesti adeguati.
"Aspetto due giocatori che rimpiazzino i partenti (Hoedt e Keita, ndr)". Il
grido d'aiuto di Simone Inzaghi riecheggia nelle lande del mercato sino alle porte di Formello.
Al club la chance di raccoglierlo, affinché questa squadra continui ad emozionare con sentimenti sani e passioni forti. Il calcio è vivo la
Lazio ha voglia di difenderlo e di sognare.