Autore Topic: Lazio-Sassuolo 6-1, biancocelesti che spettacolo, neroverdi umiliati  (Letto 327 volte)

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Berardi su rigore apre le marcature, poi è show di Luis Alberto, sempre più uomo-chiave, doppietta anche per Parolo. Bene De Vrij e Immobile



di Stefano Agresti

La Lazio è diventata un fenomeno da studiare, non solo perché continua a vincere e a tenere il ritmo delle grandi superando ogni ostacolo (gli infortuni, gli impegni europei, lo sbandamento procurato da un gol di svantaggio in casa). Va studiata, questa squadra, perché valorizza giocatori sconosciuti, uno dopo l’altro, trasformandoli in mostri di rendimento. L’ultimo esempio è Luis Alberto, ormai un calciatore totale: è lui ad acciuffare il Sassuolo allo scadere del primo tempo con una punizione di precisione straordinaria, è lui a chiudere la contesa con la rete del 3-1 aprendo la grandinata di gol biancocelesti (alla fine Consigli ne prenderà sei e almeno altri due li eviterà con interventi decisivi).

Com’è possibile che questo spagnolo arrivato per pochi soldi dal Liverpool e rimasto in panchina per tutta la scorsa stagione sia diventato improvvisamente uno dei trascinatori della squadra quarta in classifica? Contro il Sassuolo, peraltro, brilla anche Marusic, esterno destro montenegrino dalla splendida corsa pescato in Belgio. Così, con queste nuove scoperte, Inzaghi fa fronte alle cessioni estive e alimenta i sogni: qual è il limite di questa Lazio?

E pensare che la partita con il Sassuolo si era messa male, perché gli emiliani sono riusciti a imbrigliare la Lazio per tutto il primo tempo: difesa attenta, centrocampo folto, davanti le due punte a infastidire. Fino al gol, nato grazie a un rigore che Matri cerca, De Vrij gli concede e Berardi trasforma. È in quel momento che la Lazio rischia di crollare, tanto che Strakosha deve salvarla due volte. Poi accade che il Sassuolo perda due difensori centrali (prima Letschert, poi il suo sostituto Peluso) e Bucchi debba cambiare modulo, passando alla difesa a quattro. Anche per questo, ma soprattutto per merito della Lazio e di Luis Alberto, la partita cambia volto, tanto che nella ripresa — dopo il pareggio dello spagnolo — l’area emiliana diventa terra di conquista per gli avanti di Inzaghi. Segnano De Vrij di testa, ancora Luis Alberto, due volte Parolo, Immobile su rigore.

Quasi un’umiliazione, per il Sassuolo. Certamente una festa, per la Lazio. Peccato che una parte dei tifosi della curva Nord indirizzi più volte ululati razzisti all’indirizzo di Duncan e Adjapong (il resto dello stadio fischia). Deve intervenire lo speaker, che minaccia la sospensione della partita. Evidentemente a qualcuno non basta che la Lazio abbia giocato a porte chiuse giovedì in Europa League per lo stesso motivo.

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