Autore Topic: Lazio, che Luis Alberto: da oggetto misterioso a protagonista assoluto  (Letto 390 volte)

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 Uno sguardo alle statistiche della scorsa stagione è d'obbligo: fino a gennaio, Luis Alberto aveva messo assieme appena un quarto d'ora contro il Milan e poi un altro contro il Bologna. Un vero e proprio oggetto misterioso, nonostante un passato illustre che l'aveva visto indossare pure la maglia del Liverpool.

Lo spagnolo è infine rimasto alla Lazio nonostante la corte proveniente da qualche club spagnolo, ed è una scelta che lo ha premiato: proprio lui, oggi, è uno degli insostituibili di un'Aquila che vola altissima nelle zone più nobili della classifica.

Contro il Sassuolo, Luis Alberto ha sciorinato una delle migliori prestazioni della carriera contribuendo a togliere le castagne dal fuoco a una squadra spenta per quasi un tempo intero: sua la splendida punizione all'incrocio dell'1-1, suo il calcio d'angolo che ha generato il vantaggio di de Vrij, suo anche il tris dopo aver scartato Consigli.

E pensare che l'ex Liverpool, come confidato qualche tempo fa, aveva addirittura pensato di mollare tutto: "A febbraio ho pensato anche di lasciare il calcio, ma ho lavorato sulla mia testa ed ho capito come andare avanti e migliorare. Ho lavorato tanto con il mio mental coach e adesso non mi voglio fermare più".

Oggi la realtà è ben diversa, come ammesso dallo stesso Luis Alberto dopo la gara col Sassuolo: "Ho fiducia nelle mie capacità, sapevo che avrei segnato quella punizione". Quella fiducia che, solo un anno fa, era scomparsa dalla sua testa.

Terza rete in campionato per Luis Alberto dopo quella al Milan, ma sono le prestazioni continue a sorprendere: lo spagnolo è stato tra i migliori contro i rossoneri, ma anche contro la Juventus in Supercoppa e contro il Napoli, nonostante l'1-4 finale.

"In questo momento non posso farne a meno", ammette Simone Inzaghi, incantato dalla capacità di Luis Alberto di non dare punti di riferimento in campo: lo trovi a centrocampo, sulla trequarti, in attacco, centralmente ed esternamente. Se poi segna punizioni come quella dell'1-1, la metamorfosi rispetto allo scorso anno è completa.    

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