Autore Topic: Lazio, carcere e Maradona Esce la biografia di Giordano  (Letto 655 volte)

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Lazio, carcere e Maradona Esce la biografia di Giordano
« : Mercoledì 4 Ottobre 2017, 20:06:28 »
www.gazzetta.it



Giancarlo Governi racconta alla Gazzetta dello Sport com'è nata l'autobiografia dell'attaccante ex Lazio e Napoli. Il libro sarà presentato giovedì 5 ottobre in Galleria Colonna a Roma


Giovedì 5 ottobre alle 18, alla Feltrinelli di Galleria Colonna a Roma, Giancarlo Governi e Bruno Giordano presentano l'autobiografia dell'ex attaccante della Lazio, "Bruno Giordano. Una vita sulle montagne russe". L'autore Giancarlo Governi, che ha raccolto i ricordi e le storie di Giordano, ci racconta com'è nato questo libro.



La telefonata di Bruno mi arriva inaspettata. Ci siamo incontrati qualche volta, abbiamo simpatizzato e ci siamo scambiati i numeri di telefono, che abbiamo usato soltanto per gli auguri di Natale. Bruno mi dice che da anni resiste alle richieste di scrittori e giornalisti che vorrebbero scrivere la sua biografia. “Non posso rifiutarmi all’infinito” dice e poi aggiunge: “Ieri stavamo guardando un tuo programma in televisione e mia moglie mi ha detto: ecco con chi devi scrivere la tua biografia”.  La cosa mi lusinga e un po’ mi sorprende perché mai avrei pensato di scrivere la biografia di un calciatore. Ho scritto di grandi personaggi dello spettacolo come Anna Magnani, Alberto Sordi, Totò. Ho scritto anche di Bartali e di Coppi ma mi sono avvicinato a loro perché mi davano la possibilità di raccontare momenti fondamentali della storia d’Italia. Ma un calciatore no, non ci avevo mai pensato. Di Bruno conosco tante cose, non solo le sue imprese sportive (sono laziale di lungo corso e ammiratore del popolo napoletano), so anche che ha avuto una vita privata movimentata, quasi romanzesca, che farebbe gola a ogni biografo. Inizio i miei lunghi incontri con Bruno che mi racconta tutto e io scopro che le nostre vite diametralmente opposte affondano le radici in un humus comune. Siamo nati e cresciuti a Trastevere in epoche diverse ma quando il quartiere più famoso di Roma aveva conservato tutte le sue caratteristiche e soprattutto la sua umanità. Trastevere subirà la sua profonda trasformazione negli anni Novanta, quando io l’ho lasciato da tanti anni e Bruno ha smesso di essere un calciatore. Siamo andati nella stessa scuola elementare, abbiamo giocato in mezzo alla strada e poi siamo passati all’oratorio della parrocchia. Poi le nostre vite hanno preso strade diverse ma ci siamo formati negli stessi territori, abbiamo respirato la stessa aria, abbiamo frequentato gli stessi luoghi, abbiamo conosciuto le stesse icone: il Gianicolo con i luoghi garibaldini, piazza Trilussa e piazza Giuseppe Gioacchino Belli, con i monumenti ai poeti, abbiamo fatto il bagno nel Fontanone e dal Ciriola a Ponte Sant’Angelo. Lui giocava a Piazza Santa Maria di fronte alla Basilica che conserva le pitture del Cavallini e io a Via Orti D’Albert alle pendici del Gianicolo dove si respira l’aria del carcere di Regina Coeli. Bruno mi ha raccontato la sua storia, con i suoi trionfi, le sue gioie ma anche le tragedie e le umiliazioni. Questo altalenarsi di fatti e di momenti positivi con i momenti negativi, di salite gloriose e di disarmanti discese hanno suggerito il titolo del libro. E Bruno questa sua vita “sulle montagne russe” me l’ha trasmessa così bene che ho deciso di raccontarla in questo libro in prima persona prestandogli la mia capacità narrativa insieme alla mia cultura e alla mia sensibilità. Flaubert disse “Madame Bovary c’est moi”, posso dire che Bruno Giordano sono stato io, il tempo della stesura di questo libro.

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