www.LaLazioSiamoNoi.it Oggi alle 18 la Lazio sfiderà la
Juventus a Torino. La partita più difficile dopo la pausa.
Inzaghi ha chiesto ai suoi uomini di dare più del 100% in campo, d’altronde per tentare di battere i bianconeri in campionato sarà necessario gettare il cuore oltre l’ostacolo. Mentre il 14 ottobre del 2000 una Lazio con lo scudetto sul petto ne faceva tre al Perugia.
LAZIO-PERUGIA- Questa era la
Lazio campione d’Italia, una formazione stellare che ha fatto sognare i tifosi laziali e li ha condotti a godersi le massime soddisfazioni sportive. Il 14 ottobre del 2000 i capitolini giocarono contro il
Perugia, che solo cinque mesi prima aveva svolto il ruolo di protagonista per la conquista del secondo titolo del club romano. Dunque applausi, ma poi in campo fu un’altra storia.
Zebina segnò o forse no, il suo intervento in porta fu allontanato da
Peruzzi. Il dubbio sul gol fantasma rimase, ma ancora non esisteva la Goal-line tecnology, dunque la rete non fu ritenuta valida. Nonostante qualche acciaccato e questo brivido i capitolini passarono in vantaggio nel finale di tempo con
Crespo (primo gol in campionato con la Lazio). La ripresa vide i biancocelesti spingere e, al 68’, raddoppiare.
Nedved fu atterrato in area e l’arbitro concesse il rigore: dal dischetto
Mihajlovic superò il portiere. Infine trovò gloria anche
Simone Inzaghi, che al 78’ calò il definitivo tris laziale sulla partita.
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