Autore Topic: Colpo grosso della Lazio, Juve ko in casa  (Letto 487 volte)

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Colpo grosso della Lazio, Juve ko in casa
« : Sabato 14 Ottobre 2017, 21:10:19 »
www.lastampa.it 



Bianconeri in vantaggio, poi una doppietta di Immobile ribalta la partita. Dybala al 97 sbaglia il calcio di rigore del possibile pareggio



di MASSIMILIANO NEROZZI

La Lazio ha vinto al Superenalotto, se nessuno batteva in casa la Juve da 57 partite, in tutte le competizioni: c’è riuscita lei, con merito, rimontando lo svantaggio (gol di Douglas Costa) e salvando nel recupero del recupero, quando Strakosha ha parato il rigore a Dybala. Che a Bergamo, casa Atalanta, sempre dal dischetto aveva sbagliato il match-point. Fantastico Immobile, che a gol segnati sta facendo meglio di Messi, Aubameyang e Lewandowski: e che ha schienato i bianconeri, come già aveva fatto in Supercoppa. È successo di tutto, e occorre moviolone finale, con le Aquile avanti 2-1, e 4 minuti di recupero. Sugli sgoccioli, Patric fa un’entrata folle, per violenza e pericolosità, su Bernardeschi, che Mazzoleni farebbe pure correre. Ma c’è la Var: rigore. Inutile, con un Dybala così, e chissà quanto abbacchiato dalla scelta di Allegri di lasciarlo in panca per oltre un’ora, nonostante con l’Argentina fosse rimasto a guardare: «S’è fatto 15 giorni di vacanza», aveva detto l’allenatore bianconero. E allora, perché non farlo giocare? Mistero. Come pure misteriosa e fumosa è stata la gestione tattica della Juve, schierata con un 4-3-3 che aveva sempre mal funzionato: dal Chievo (3-0, ma svegliata da Dybala) al Barcellona (0-3).


DISATTENZIONI BIANCONERE 

Brutti scricchiolii della Juve, insomma, che ha mostrato troppi ex giocatori, per un certo livello s’intende (Lichtsteiner, Asamoah, a tratti, pure Barzagli), e che s’è fatta infilare come non le capitava mai. La ricetta di Inzaghi, ancora una volta bravissimo, è stata la solita di tutti quelli che vogliono mettere in difficoltà i campioni: centrocampo imbottito, e ripartenze a razzo. La Juve, infatti, non ha avuto regia (male Bentancur), poca corsa, e pochissimo attacco. Volenteroso ma impreciso Higuain, che s’è divorato la palla del controsorpasso: 37 palloni toccati, ma al tiro una sola volta, e con il 57 per cento di duelli vinti. Dall’altra parte, ancora una volta, ha pesato la fisicità di Milinkovic-Savic, il giocatore che ha recuperato più palloni (10).

IMMOBILE IMPLACABILE
Quando inizia la ripresa, più che al Var, la Juve è rimasta al bar: transizione della Lazio, difesa bianconera sistemata malissimo e bucata da un bel uno-due tra Luis Alberto e Immobile, che infila l’angolino. Neppure un minuto e i campioni avrebbero l’occasione per sorpassare ancora, ma Higuain, solo davanti a Strakosha, gli tira il piattone addosso. Non sbaglia invece Immobile, sempre lui: prima sguscia tra Chiellini e Barzagli (malissimo) e si fa abbattere da Buffon, poi segna il calcio di rigore. Allegri leva Douglas Costa per Bernardeschi e, dieci minuti più tardi, Khedira per Dybala. E si torna al 4-2-3-1. Ma l’unica occasione è il palo interno di Dybala, con colpo secco da fuori, al primo minuto di recupero. Dopodiché, Buffon evita il 3-1, su Caicedo. Mica finita, perché c’è il moviolone finale, ma che alla Juve non basta per impattare. Detto ciò, in fondo ha ragione Allegri, quando ripete che il calcio è un gioco semplice, visto che la sua Juve ha subito sette gol in otto giornate: troppi.

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