Autore Topic: Da Pescara con furore: Immobile e Insigne raccontano  (Letto 538 volte)

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Da Pescara con furore: Immobile e Insigne raccontano
« : Lunedì 16 Ottobre 2017, 15:26:22 »
http://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2509969.html

Ciro Immobile e Lorenzo Insigne sono i giocatori del momento in Serie A. Entrambi napoletani veraci, sono però saliti alla ribalta nel Pescara, insieme a Marco Verratti. Ecco come hanno raccontato quell'esperienza a UEFA.com.



Entrambi napoletani veraci, ma soprattutto uniti da un passato comune. Ciro Immobile e Lorenzo Insigne sono i giocatori del momento in Serie A e stanno letteralmente mettendo a ferro e fuoco il campionato.

Il primo ha realizzato 11 gol nelle prime otto gare del torneo e sabato, con una doppietta d'autore, ha regalato alla Lazio un successo sul campo della Juventus che mancava da 15 anni. Il secondo ha deciso con un guizzo la sfida tra Roma e Napoli e ha lanciato il Napoli in vetta alla classifica a punteggio pieno e a +5 dai Bianconeri.

Forse è stato il destino a collocare i due scugnizzi al centro della scena proprio nello stesso finesettimana, ma Immobile e Insigne sono abituati a stare uno accanto all'altro: furono loro infatti, insieme a Marco Verratti, a fare le fortune del Pescara di Zdeněk Zeman nella stagione 2011/12.

Trascinato dai loro gol e dalle loro prodezze, il club abruzzese trionfò nel campionato di Serie B mostrando un gioco spettacolare e iper-offensivo, marchio di fabbrica del tecnico boemo. Ma quel Pescara fu anche il trampolino di lancio di quelle che allora erano stelline e che oggi brillano a pieno titolo nel firmamento calcistico, Verratti a Parigi, Immobile a Roma, sponda Lazio, e Insigne - profeta in patria - nella sua Napoli.

E sono gli stessi protagonisti di quell'avventura a ricordare come l'esperienza abruzzese rappresentò uno snodo fondamentale per la loro crescita calcistica. "Per me è stata una stagione incredibile - ha spiegato Immobile a UEFA.com -. Mi ha permesso realmente di entrare nel mondo dei professionisti".

Un mondo in cui l'attaccante si è fatto largo a suon di gol fin da subito: "All'epoca sono riuscito a giocare quasi tutte le partite, segnando con continuità e tanto. Il merito è stato soprattutto di mister Zeman, che ci faceva giocare alla grande".

Anche Insigne riconosce in Zeman il suo primo mentore calcistico: "Lui mi aveva voluto a tutti i costi già a Foggia e io avevo accettato al volo la sua chiamata, perché sapevo come lavorava con i giovani. Quell'anno ho fatto benissimo, segnando 18 gol".

"Poi sono rientrato a Napoli [dal prestito al Foggia] e Zeman non sapeva ancora dove avrebbe allenato nella stagione successiva. Io ero vicinissimo al Crotone, ma quando lui ha scelto Pescara mi ha chiamato perché mi voleva ancora ai suoi ordini accanto a Immobile e Verratti. E così abbiamo vinto il campionato".

Da allora sono passati cinque anni e le strade dei moschettieri d'Abruzzo si sono divise, anche se il successo ha continuato a baciarli. "Ne abbiamo passate di tutti i colori a Pescara, è stato un anno fantastico - racconta Insigne -. Sono orgoglioso di aver giocato con loro perchè sono due grandi campioni e lo stanno dimostrando. Verratti nel suo ruolo è un fenomeno, ce ne sono pochi al mondo come lui".

"Ritrovarsi tutti in nazionale significa che abbiamo continuato a fare bene dopo Pescara - continua Insigne-. Abbiamo dimostrato tutti di potercela giocare con campioni già affermati anche quando eravamo molto giovani e venivamo dalla Serie B. In nazionale siamo sempre insieme, seduti vicini negli spogliatoi, siamo grandi amici. Con Immobile parlo spesso napoletano, è la nostra lingua... Sono sempre contento di rivederli, perchè dopo Pescara ci siamo divisi, ci vediamo poco, ma la nazionale è il nostro punto di incontro. Ci raccontamo cosa facciamo con i nostri club e mi fa sempre piacere rivederli".

Ma quell'esperienza a Pescara rimarrà probabilmente irripetibile, anche per quanto riguarda ciò che accadeva fuori dal campo. E' lo stesso Immobile a raccontare un gustoso aneddoto: "Mi ricordo di quella volta in cui, Con Lorenzo [Insigne] e Verratti, rimandarono a causa della neve una partita che avremmo dovuto giocare in casa. La decisione però arrivò quando noi eravamo già in ritiro. Una volta saputa la notizia non siamo andati a casa. Siamo rimasti in hotel a giocare a nascondino con tutta la squadra". Adesso sono i difensori a nascondersi, quando li vedono...

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