Autore Topic: Lazio, Immobile e Strakosha rinnovano fino al 2022. Inzaghi: ''Squadra ha tante certezze''  (Letto 365 volte)

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L'attaccante arriverà a guadagnare 3 milioni, cifra più alta della gestione Lotito. Corposo aumento (fino ad un milioni) anche per il portiere. Dopo Juve e Nizza i biancocelesti cercano il tris contro il Cagliari: ''Partita delicata, loro hanno appena cambiato allenatore e non dobbiamo guardare indietro. Bisogna vivere alla giornata''
ROMA - La Lazio ci stava lavorando da qualche settimane, ora è arrivata l'ufficialità. Ciro Immobile e Thomas Strakosha hanno rinnovato i rispettivi contratti, entrambi fino al 2022. 



IMMOBILE E STRAKOSHA RINNOVANO FINO AL 2022 - L'attaccante azzurro è stato premiato per l'impressionante rendimento di questo avvio di stagione, con un ulteriore anno di contratto e, soprattutto, l'adeguamento dello stipendio, che porta la base da 2 a 2,5, che con i bonus salirà fino a 3, cioè la cifra più alta mai data dal presidente Lotito nel corso della sua gestione. Soddisfatto pure Thomas Strakosha, che fino a poche settimane fa era ancora in scadenza a giugno 2019, con lo stipendio da appena 100mila euro a stagione. La Lazio lo ha blindato, premiandolo, con un contratto vicino al milione annuale per i prossimi tre campionati. Il modo migliore per avvicinarsi alla prossima partita di campionato contro il Cagliari, che Inzaghi ha presentato nella conferenza stampa della vigilia.



INZAGHI: "L'OBIETTIVO È VIVERE ALLA GIORNATA" - Dopo Juventus e Nizza, ora la Lazio vuole chiudere in bellezza una settimana fin qui perfetta. Contro i sardi all'Olimpico avrà l'occasione di completare il tris, ma Inzaghi non vuole correre il rischio di sottovalutare l'avversario: "Affrontiamo una squadra che ha appena cambiato allenatore e che quindi avrà ancora più stimoli. Noi veniamo da due ottime partite, l'obiettivo però ora è il Cagliari e non dobbiamo guardare indietro. Dobbiamo fare una partita da vera Lazio". Quella stessa Lazio che si sta sempre più confermando come sorpresa di questo campionato: "Adesso se ne parla tanto come è giusto che sia. Questi ragazzi hanno fatto due mesi e mezzo magnifici. Ma il difficile viene adesso, la squadra è stata molto brava: pure quando abbiamo cambiato diversi giocatori non ci siamo snaturati. Ho avuto certezze anche da chi gioca meno". Per quanto riguarda gli obiettivi, però, Inzaghi preferisce volare basso: "Dobbiamo vivere alla giornata, continuare a dare intensità alle nostre partite per rimanere nelle posizioni importanti di classifica. Sono passate 8 giornate, non siamo nemmeno a un quarto del campionato".



"LO SPOGLIATOIO È UNITO, TUTTI SI AIUTANO TRA DI LORO" - Sarà dura però stemperare l'entusiasmo dei tifosi: "Di quello sono contento. Tantissima gente ci ha seguito finora, i giocatori lo percepiscono. Sono apprezzati per quello che fanno: dovremo cercare di continuare a essere intensi e giocare molto bene a calcio come stiamo facendo". La strada per ora è quella giusta: "La squadra ha preso certezze, è più consapevole. I risultati ci stanno aiutando. Stiamo attuando dal 4 luglio a oggi lo stesso sistema di gioco, abbiamo acquisito i meccanismi e questo ha portato al miglioramento di tantissimi giocatori che hanno fatto quel passo in più". E che hanno reso ancora più unito il gruppo: "Tutti si aiutano l'uno con l'altro. Normale che vadano fatte delle scelte, ma ho una squadra matura che le accetta. Da quando sono arrivato ho dimostrato che c'è spazio per tutti". Poi sull'anticipo di stasera tra Napoli e Inter: "Sono le prime forze del campionato, per adesso hanno avuto il rendimento migliore. Con il Napoli ce la siamo giocata alla pari. Con l'Inter aspetto dicembre per pormi il problema: loro rispetto a noi, la Roma e il Milan, non avendo la partita infrasettimanale, hanno un vantaggio in più". Per la partita con l'Inter, probabilmente ci sarà anche un Felipe Anderson in più: "Sta aumentando i carichi di lavoro, non è ancora in gruppo ma manca poco. Purtroppo aveva cominciato la preparazione nel migliore dei modi, poi un brutto infortunio lo ha fermato. Non vede l'ora di darci una mano".

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