Autore Topic: Anastasi: "Lazio da Scudetto, ricorda quella di Maestrelli. Milinkovic? La convocazione mi preoccupa"  (Letto 307 volte)

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                           Tredici vittorie in quindici partite stagionali. Era difficile immaginarsi una partenza migliore per la Lazio di Simone Inzaghi. Intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio 89.3, il giornalista Filippo Anastasi ha elogiato i biancocelesti. Prima uno sguardo all’appuntamento contro il Nizza: “A chi diceva che la rosa è limitata questa è la risposta migliore. Chi entra è il ricambio di super titolari che giocherebbero in tutte le squadre europee. Nani ad esempio ha fatto cose meravigliose. La squadra è rodata al punto giusto e non vorrei tanti cambi contro il Nizza. Ballano 860 mila euro: 360 per la vittoria e 500 di bonus per il primo posto nel girone. Equivale all’incasso di uno stadio pieno. Il ricambio dev’essere ragionato con Nani, Lukaku e Caicedo. Farei giocare a Leiva il primo tempo, è fondamentale per gli equilibri".



CONVOCAZIONE DI MILINKOVIC E SCUDETTO - “In campionato la Lazio incontrerà poi tutte squadre di seconda fascia, Roma compresa. Mi preoccupa per la sosta la chiamata di Milinkovic che precede una partita fondamentale come il derby. Giocherà due amichevoli in Cina e in Corea con fuso orario, diverse condizioni ambientali e campi in brutte condizioni. Avrei preferito che il nuovo ct non lo convocasse. Tornerà a due giorni dal derby, sono preoccupato. Anche le altre sono partite decisive: speriamo che possano tornare tutti sani”. La Lazio può puntare in alto: Questa è una squadra da Scudetto, ha tutto per competere: una società quadrata, una rosa compatta e la testa dell’allenatore. Mi ricorda la Lazio del primo Scudetto di Maestrelli. Inzaghi è un fratello maggiore che fa sentire tutti importanti e mette i giocatori nella posizione giusta. Senza la disgraziata partita col Napoli, parleremmo apertamente di altre prospettive. Bastava un pareggio per trovarsi a pari punti. Per arrivare in alto bisogna fare comunque bene sia in casa che in trasferta. In alcune occasioni c’è un esagerato rispetto nei confronti dell’avversario: si abbassa la tensione e si riaprono partite che sembrano chiuse”.



LUIS ALBERTO - Con il rientro di Felipe Anderson sarà difficile togliere Luis Alberto: “Finché regge farei giocare Luis Alberto. Lo vediamo come veterano, ma ha 25 anni. Si trova in un momento magico e non lo toglierei. Garantisce un equilibrio in entrambe le fasi che nessun altro può garantire. Durante la sosta potrà riposarsi”.



         

   



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