www.goal.com Meglio di
Tommaso Maestrelli e
Sven-Goran Eriksson, due che in casa
Lazio hanno lasciato un 'discreto' ricordo: basterebbe solo questo per eleggere
Simone Inzaghi tra i più grandi allenatori della storia del club laziale, ma l'ex attaccante non ha intenzione di fermarsi.
Dopo aver uguagliato questi due mostri sacri della lazialità insieme a
Delio Rossi con otto successi di fila in stagione, li ha addirittura superati dopo l'1-0 inflitto al Nizza in Europa League, tre punti che hanno permesso ai biancocelesti di raggiungere quota 12 punti nel girone e conquistare con ben due turni d'anticipo la qualificazione ai sedicesimi di finale.
L'Aquila però vuole continuare a volare: contro l'Udinese può arrivare la
decima affermazione di fila, migliorando ulteriormente un record che sembrava difficile da battere.
In realtà nella stagione 1913/14 le vittorie furono addirittura 14, ma parliamo di un calcio antichissimo e ben precedente dalla Serie A a girone unico che avrebbe fatto capolino solo nell'annata 1929/30.
Un primato impreziosito anche dal primato di reti segnate dopo undici partite (31), quasi alla stratosferica media di tre ad incontro, un'enormità. Merito anche e soprattutto di
Ciro Immobile, autore sin qui di 13 reti in Serie A: il bomber campano rischia però seriamente di non scendere in campo contro l'Udinese a causa di un affaticamento muscolare. Il suo posto potrebbe essere preso da
Nani, visto che anche Caicedo non sembra essere al meglio.