www.LaLazioSiamoNoi.it AGGIORNAMENTO ORE 18.35 - Contro il Bari i primi gol in Serie B.
Alessandro Rossi si è preso la Salernitana. Dopo la partita dell'Arechi anche
Claudio Lotito a
Telecolore ha voluto elogiare l'ex attaccante della Primavera: "
L'ho portato perché lo ritenevo un valore aggiunto. Ha orgoglio, tecnica e agonismo e dà carisma perché combatte fino all'ultimo e trascina anche gli altri compagni".
La Lazio continua a vincere e la Salernitana è vicina alla vetta della Serie B. Un momento molto felice per il presidente
Lotito, che oggi sarà presente all’Arechi per il big match tra i granata e il Bari, come confermato sulle pagine de La Città:
“Ci vediamo allo stadio, ci sarò. La Salernitana è pronta e darà soddisfazioni. Fa piacere che questa sfida di cartello nasca in un contesto di ritrovata armonia e composta partecipazione. La squadra ha bisogno della spinta dei tifosi perché lo stadio pieno responsabilizza, esalta e può aiutare i calciatori nelle difficoltà. Il Bari è forte ma la Salernitana è un gruppo coeso: cinica, volitiva, determinata, questa squadra non molla”.
GLI INFORTUNI - “Noto similitudini con la Lazio, perché ci sono tanti infortuni e tutti nel reparto dei difensori centrali. Il mercato riapre a gennaio, adesso in giro ci sono gli svincolati e gli infortuni non durano in eterno. Non è una questione di budget né di busta paga. Ho dato un'occhiata alia lista degli infortunati e al tempo che occorre per rimetterli in sesto. Se mettiamo dentro altra gente, ci vuole una ratio: se aggiungiamo e tutti rientrano, poi non possiamo mica fare la collezione delle figurine”.
MERCATO DI GENNAIO - “Milanovic? Chi l'ha detto che non viene? Vediamo: qual è il problema? Qualcosa dalla Lazio magari in seguito, se ne parla a gennaio. Abbiamo costruito una squadra che può giocarsela con tutti. Con umiltà e spirito di sacrificio, la Salernitana ottiene risultati: può lottare per le zone nobili, per i playoff. Quando la squadra gira e dimostra sul campo di possedere al proprio interno risorse che le consentono anche di venir fuori dall’emergenza a testa alta e palla al piede, la riflessione è d’obbligo perché vuol dire che si sono create alchimia e coesione che non vanno squilibrate”.
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