Autore Topic: ESCLUSIVA Radiosei - Ledesma: "Il derby? Una bomba d’emozione. La Lazio deve crederci…"  (Letto 344 volte)

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                           La settimana più lunga dell’anno a Roma, quella che precede il derby. Uno che di derby se ne intende è Cristian Ledesma che, ai microfoni di Radiosei, ha parlato della stracittadina partendo dalla gioia provata dopo il gol all’esordio: “La mia esultanza è stata verso la Monte Mario perché c’era mia moglie, non era un gesto polemico. Era riferita a quell’emozione grande, segnare nel mio primo derby. Fin dal riscaldamento ho avuto una bomba d’emozione, che non finisce finchè non si torna a casa. Non mi nascondo, quel gol può essere stato lo spartiacque della mia esperienza alla Lazio. In quel periodo la squadra andava male, poi è chiaro che le critiche cadessero su di me che ero arrivato per sostituire un giocatore importante (Liverani, ndr)”.



LAZIO ATTUALE - “La Lazio attuale mi piace tanto, la vedo consapevole delle proprie forze. È una squadra forte, anche molto fisica e inoltre sanno tutti cosa si deve fare in ogni momento, secondo ciò che ha preparato l’allenatore. Da tifoso sono molto contento. La Lazio ci deve credere anche se non è giusto caricare la partita: non è decisiva, ce ne sono tante altre. Chiaramente è un derby che si vuole vincere in qualsiasi modo, ma non va presa come uno spartiacque. La squadra ha dimostrato di saper far bene al di là del risultato di sabato. Leiva e Biglia? Secondo me non sono così diversi, il ruolo è quello. L’esperienza del brasiliano al Liverpool e nel Brasile parla da sé. Qualcuno poteva pensare che alla Lazio non facesse bene perché nell’ultimo anno aveva giocato poco. Io lo conosco bene e credo che sia sempre stato un giocatore determinante che sa gestire sempre i momenti della partita. Poi è inutile fare paragoni, meglio pensare a chi è presente”.



INZAGHI E 26 MAGGIO - “Inzaghi conosce l’ambiente e può fare meglio rispetto ad altri. Non so come lavora, però i risultati sono dalla sua parte, merito suo è anche aver trasmesso alla squadra la giusta mentalità e consapevolezza. L’augurio è che nel derby si prosegui sulla scia delle vittorie della scorsa stagione. Il 26 maggio? È stato un momento bellissimo, forse il più bello della mia carriera. A me l’affetto della gente fa emozionare, anche a Lugano trovo tanti laziali. Il sentirmi chiamare capitano da tanta gente è una gioia per me, visto che è passato già qualche anno. Tornare alla Lazio è un mio desiderio e credo che ce la farò. Però il mio ritorno deve essere per fare qualcosa d’importante”.



ITALIA - “Sto per entrare a San Siro, sarà una gara importante ma difficile. A parte le solite cioè Germania e Spagna le altre hanno trovato tutte difficoltà, ormai non si vince più solo con il nome. La speranza è che l'Italia passi il turno e vada ai mondiali. Per me la Nazionale non è stato un boccone amaro, è stata un'esperienza ma o non piaci o non servo. Ho avuto la mia possibilità e me la sono giocata bene o male. Il mio rammarico è stato non tornare altre volte, mi sarebbe piaciuto, però nell’attesa del ritorno ho sempre detto che la mia nazionale era la Lazio”.



         

   



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