Autore Topic: La Lazio chiude le porte: terzo clean sheet consecutivo e record eguagliato  (Letto 347 volte)

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“Non possiamo fare tre gol in trasferta e non vincere”. Era il 17 dicembre scorso e Luis Alberto commentava così il pareggio della Lazio a Bergamo. Una squadra che reagì con rabbia e qualità e rimontò l’Atalanta, concedendo però qualche sbavatura dietro. Del resto i numeri parlavano chiaro: 22 gol subiti non possono non rappresentare un campanello d’allarme per una squadra che, senza alcune decisioni arbitrali sfavorevoli, si giocherebbe il primato con Napoli e Juventus. Da quel giorno i biancocelesti hanno chiuso tutte le porte. Tre partite ufficiali, zero gol subiti e una crescita evidente, confermata dallo stesso Inzaghi nel post Lazio-Fiorentina. Tre indizi fanno una prova, per il girone di ritorno si prospetta una difesa più ermetica.

L’IMPORTANZA DELLA DIFESA - L’ultimo anno in cui la squadra Campione d’Italia non ha avuto la miglior difesa è stato il 2006-07. Quell’anno fu la Lazio di Delio Rossi (terza alla fine) a far registrare il numero più basso di reti subite, 33 una in meno di Inter e Roma (rispettivamente prima e seconda). Da allora Inter, Milan e Juventus in ben 10 stagioni hanno vinto i loro Scudetti sempre con la retroguardia meno perforata, prova evidente che in Serie A la difesa ha un’importanza smisurata. Dato ancora più emblematico se si analizzano le reti subite dalle squadre qualificate in Champions: mai un dato superiore ai 43 centri al passivo ha significato pass per l’Europa che conta. Inzaghi è un tecnico molto attento ai numeri, le ultime prestazioni stanno a significare che in quel di Formello l’analisi è ben chiara.

RECORD EGUAGLIATO - L’inversione di tendenza dopo Bergamo è evidente, soprattutto alla luce degli avversari incontrati. Se per il Crotone si poteva pensare ad un impegno morbido, già con la Fiorentina c’erano tutti i presupposti di una crescita: addirittura ai viola concessa una sola occasione su un tiro da fuori di Chiesa nell’arco dei 90 minuti. Dopo San Siro il tutto è balzato alla chiarezza della cronaca. Era dal derby d’andata di Coppa Italia del 1° marzo (finito 2-0, ndr) che la Lazio non serrava la sua porta contro una big. E per le statistiche sempre a quel periodo ci si deve riferire. Con il terzo clean sheet consecutivo i biancocelesti hanno fissato il record stagionale, eguagliando quello precedente della gestione Inzaghi: tra il 26 febbraio e il 5 marzo 2017 la Lazio vinse contro Udinese e Bologna in campionato e la Roma in Coppa Italia con zero gol al passivo in tre incontri. L’obiettivo per il match con la Spal è di allungare la serie di imbattibilità per Strakosha e fissare un ulteriore record, del resto Inzaghi ci ha preso gusto.

FORZE FRESCHE - Il 2017 si è chiuso al meglio, e il 2018 regalerà ad Inzaghi altre carte nel suo mazzo. Wallace è già rientrato a disposizione, anche se nelle prime uscite dopo l’infortunio è sembrato ancora in ritardo di condizione. Sfruttando la sosta del campionato il brasiliano potrà tornare al massimo, come ad inizio stagione quando insieme a de Vrij e Radu completava il terzetto dei titolari. La pausa inoltre porterà in dote anche una faccia nuova in quel di Formello. Martin Caceres è pronto, nella prima parte di stagione a Verona ha risolto quei problemi muscolari che ne hanno minato il rendimento. Sono ben 13 le presenze messe nelle gambe dall’uruguaiano, che ha mostrato anche una buona prolificità a livello offensivo con 3 gol all’attivo. Stesso numero di de Vrij e Bastos per un ribaltamento dei ruoli, il miglior attacco è la difesa.

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